
Quando la Banca lamentò che la valutazione dei suoi progetti risente di un “problema di fiducia” (subito rilanciata dal “sindacato di GEP”: “Chi vede … una minaccia alla propria professionalità non ha un problema di comprensione, ma ha un problema di fiducia. Un grande problema di fiducia”), ebbene Martiello & la Cisl hanno ragione. C’è un problema di fiducia. Per quanto bassa sia la fiducia riposta in
questa Amministrazione, è spesso troppa.
questa Amministrazione, è spesso troppa.

Come sapete, se seguite il SIBC, i Vertici della Banca hanno tagliato la crescita stipendiale di Consiglieri ed Esperti a partire dal 2023: molti colleghi - secondo stime ragionevoli un centinaio fra i primi e una cinquantina fra i secondi – finiranno al famigerato “terzo anno” e si accorgeranno del regalo che CIDA-CISL-DASBI fecero alla Banca nel 2016!!!
Quando nei mesi scorsi i Vertici – lautamente stipendiati e mai sfiorati da manovre del genere – presentarono questa imposizione che sarà alla base di una perdita durevole per i colleghi, affermarono che avrebbero compensato con le gratifiche o bonus: “in particolare, per
Esperti e Consiglieri è stato aumentato il budget e portato da 4 a 6 il numero massimo di bonus erogabili pro capite” ci dissero.
Quando nei mesi scorsi i Vertici – lautamente stipendiati e mai sfiorati da manovre del genere – presentarono questa imposizione che sarà alla base di una perdita durevole per i colleghi, affermarono che avrebbero compensato con le gratifiche o bonus: “in particolare, per
Esperti e Consiglieri è stato aumentato il budget e portato da 4 a 6 il numero massimo di bonus erogabili pro capite” ci dissero.

Alcune categorie del personale operativo hanno ricevuto, nei giorni scorsi, volantini con una regolare intestazione sindacale (è quella in voga a GEP, per capirci) ma che in realtà sono scritti da ChatGPT, il software di intelligenza artificiale al quale chiunque può chiedere un testo su qualsivoglia argomento, e nel 99% dei casi ottiene velocissimamente un testo sensato e redatto in buon italiano.

In Italia, la Giornata internazionale dei diritti della donna ricorre quest'anno in un contesto del tutto nuovo rispetto a quello che appariva immodificabile, nell’incontrastato predominio maschile nella società italiana.
Dallo scorso mese di ottobre, per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, il Governo è presieduto da una donna. E oggi, al vertice dei due principali partiti politici, ci sono due donne.
Novità assolute che non significano la fine di decenni di discriminazioni e diritti diseguali, ma rappresentano un segnale e un'opportunità di enorme portata.
Dallo scorso mese di ottobre, per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, il Governo è presieduto da una donna. E oggi, al vertice dei due principali partiti politici, ci sono due donne.
Novità assolute che non significano la fine di decenni di discriminazioni e diritti diseguali, ma rappresentano un segnale e un'opportunità di enorme portata.

Esistono due modi di concepire la comunicazione. Il primo è farne una leva di condivisione tra colleghi, uno stimolo per l’interazione, garanzia di trasparenza e presupposto per proficue innovazioni.
Il secondo è intenderla come vetrina per il Direttorio, una voce calata dall’alto, l’esibizione di un modello unidirezionale che non disdegna la delegittimazione delle opinioni difformi.
Il primo è una grande opportunità di sviluppo per tutti. Il secondo è una grande occasione persa.
Il secondo è intenderla come vetrina per il Direttorio, una voce calata dall’alto, l’esibizione di un modello unidirezionale che non disdegna la delegittimazione delle opinioni difformi.
Il primo è una grande opportunità di sviluppo per tutti. Il secondo è una grande occasione persa.

Verrebbe da dire "chi di anonimo ferisce, di anonimo perisce"... Dopo l'imbarazzante anonimo autodifensivo sul modello ibrido, compare oggi nella intranet un nuovo "anonimo ufficiale", ossia un documento dattiloscritto coraggiosamente firmato da nessuno dei pur tanti altissimi dirigenti del Dipartimento Risorse Umane, ma sponsorizzato con banner ufficiale nella home page.

Non vorremmo che chi gestisce le trattative sindacali, a furia di leggere i volantini del sindacato amico, si convincesse davvero che l’unico problema della riforma sin qui proposta (“sin qui”, perché quattro mesi non sono stati sufficienti a completare l'articolata l'esposizione, manco fosse la formula della relatività) sia l’utilizzo di qualche parola più o meno infelice.
La realtà è che i colleghi giustamente rumoreggiano davanti a una proposta che - allo stato - appare molto lontana dalle aspettative dei più, incapace di parlare a chi da anni lavora con serietà e dedizione, priva di garanzie e vuota di prospettive professionali per tutti, in particolare per i più giovani.
La realtà è che i colleghi giustamente rumoreggiano davanti a una proposta che - allo stato - appare molto lontana dalle aspettative dei più, incapace di parlare a chi da anni lavora con serietà e dedizione, priva di garanzie e vuota di prospettive professionali per tutti, in particolare per i più giovani.

Una delle conseguenze peggiori del modo in cui si negozia in Banca d’Italia è che qualunque progetto di riforma che incida nel profondo rischia di essere considerato velleitario, utopistico, un pour parler, insomma.
Con l’eccezione del modello ibrido - che senza la pandemia non sarebbe mai stato nemmeno considerato - basti guardare al negoziato sulla riforma delle carriere: un tema così complesso, affrontato a cadenza bimestrale, o mensile (quando proprio “si accelera”) diventa più un simposio sul sesso degli angeli che un reale confronto su retribuzioni (sì, retribuzioni!! Ne riusciremo a parlare il 28, o l’agenda della Delegazione aziendale e quella Cisl sono la stessa?), e su come riconoscere e valorizzare esperienze, professionalità, competenze dei colleghi che oggi sono in Banca.
Con l’eccezione del modello ibrido - che senza la pandemia non sarebbe mai stato nemmeno considerato - basti guardare al negoziato sulla riforma delle carriere: un tema così complesso, affrontato a cadenza bimestrale, o mensile (quando proprio “si accelera”) diventa più un simposio sul sesso degli angeli che un reale confronto su retribuzioni (sì, retribuzioni!! Ne riusciremo a parlare il 28, o l’agenda della Delegazione aziendale e quella Cisl sono la stessa?), e su come riconoscere e valorizzare esperienze, professionalità, competenze dei colleghi che oggi sono in Banca.