Integrazione IVASS dove siamo

Sindacato Indipendente Banca Centrale
Per ricevere i nostri volantini in tempo reale sul tuo smartphone o tablet,  scarica dal Play Store (se hai android) o dall'Apple Store (se hai un IPhone) una qualunqua applicazione che comporti lo scarico di notizie tramite Feed RSS.
Nell'applicazione scaricata devi indicare come URL : www.sibc.it/NEWS/blog/x5feed.php   e ricevereai con una notifica il nostro volantino, oltre alla possibilità di scaricarli tutti.


Per ricevere i nostri volantini in tempo reale sul tuo smartphone o tablet,  scarica dal Play Store (se hai android) o dall'Apple Store (se hai un IPhone) una qualunqua applicazione che comporti lo scarico di notizie tramite Feed RSS. Nell'applicazione scaricata devi indicare come URL : www.sibc.it/NEWS/blog/x5feed.php   e ricevereai con una notifica il nostro volantino, oltre alla possibilità di scaricarli tutti.
Scarica un Feed Reader per ricevere in tempo reale le nostre notizie sul tuo smartphone utilizzando la URL:
www.sibc.it/NEWS/blog/x5feed.php
Sindacato Indipendente Banca Centrale
Vai ai contenuti

Integrazione IVASS dove siamo

sibc_raccolta comunicazioni
Pubblicato in IVASS · Lunedì 13 Gen 2025 ·  4:30
Integrazione IVASS dove siamo
Le legittime perplessità di merito e di metodo

   1. Integrazione con IVASS: niente di fatto nella legge di Bilancio    

Secondo i piani del Vertice della Banca e dei sindacati dell’IVASS (evidentemente molto informati nei dettagli, a differenza di quelli Bankitalia che però, tranne il SIBC... sono esattamente gli stessi), nella legge di Bilancio appena approvata doveva essere infilata la norma per incorporare l’IVASS nel nostro Istituto.
Il progetto, al momento, non si è invece realizzato.

   2. Le perplessità (interne ed esterne)sul merito dell'integrazione    

Proprio nei giorni di approvazione della manovra in Parlamento, sono emersi anche su organi di stampa (Milano Finanza) seri dubbi sulla  sensatezza   dell’operazione,  considerata un   intervento avulso da una generale revisione della disciplina delle Authority, in specie di quelle con competenza nel campo del credito e del risparmio”.
Un blitz senza una visione di contesto generale, insomma, privo “di una base organica, alimentata da una visione non ristretta soltanto allo stesso istituto, su cui la riforma deve poggiare”.

Queste valutazioni di ordine generale e di sistema si sommano a quelle che - sul piano dell’ordinamento interno - avevamo avanzato sul merito della questione rispetto all’integrazione con un personale che ha gradi similari ai nostri, ma caratteristiche molto diverse: per requisiti (diversi, più lievi) richiesti nei concorsi di assunzione, per le diverse modalità di avanzamento interno (da cui la curiosa composizione del personale: all’IVASS il 60% del personale ha come minimo il grado di Consigliere!), per il diverso contratto e stipendio tabellare (all’IVASS la retribuzione è più bassa, a parità di grado).

   3. Il metodo dell'opacità per un'integrazione mal pensata, mai spiegata, da approvare in silenzio    

Ora che, oltre al Sindacato Indipendente, oltre ai commentatori esterni, anche il Governo ha ritenuto che il progetto non fosse adeguato, sarebbe il caso di farsi qualche domanda, prima di ricominciare a premere per un obiettivo fallace.

Domande di merito, ma anche di metodo.
Ad esempio, per quale ragione un progetto di tale rilievo non è mai stato oggetto di riflessione e discussione pubblica?
Per quale ragione al personale della Banca d’Italia tutto è stato tenuto nascosto fino all’ultimo, quando si pensava di avere in tasca l’obiettivo?
Perché non si è dato un minimo di informazione preventiva sui risvolti operativi, strategici e di inquadramento?

E' lo stesso metodo opaco e privo di ogni trasparenza che ha generato, lo scorso settembre, il progetto di riorganizzazione della rete territoriale della Banca, progetto dal quale proprio la rete territoriale era stata esclusa, impedendole di contribuire con idee, proposte, alternative.

E’ il metodo esattamente opposto al “metodo Ciampi”, basato sul confronto, sull’approfondimento e sull’ascolto di tutte le parti interessate. Un metodo vincente, che ha plasmato per decenni la Banca d’Italia e i suoi dipendenti.

Un metodo che oggi viene rinnegato, non solo per scelta verticistica di non far conoscere informazioni rilevanti a chi ne avrebbe diritto, ma anche per l’effetto diabolico di un sistema di inquadramenti nel quale il personale direttivo è interamente soggetto, per le promozioni e persino per la retribuzione, al gradimento dei Capi diretti.
Quanto questo si ripercuota nella mancanza di filtro, nella minore capacità della "macchina" di correggere e smontare idee sbagliate, anche se altolocate, o basate su finalità estranee a quelle della Banca e della comunità nazionale, è sotto gli occhi di tutti.

   4. Occhio alle prossime mosse: (ri)tentar può nuocere parecchio    

Bisogna ora vedere cosa succederà.
Non ci illudiamo: una norma per l’integrazione tra Banca e IVASS può essere infilata in qualsivoglia testo legislativo, non essendoci bisogno della “legge di Bilancio” per contenerla. D’altro canto, è improbabile che chi in Banca si è messo in testa questa cosa, smetta di premere in tal senso.

Tanto più sulla scorta delle pressioni, che leggiamo sul Sole 24 Ore, de “le principali sigle sindacali dell’IVASS” (graziosamente innominate, per non metterle in difficoltà con i dipendenti della Banca d’Italia, che hanno le stesse sigle!), che solo ora chiedono chiarezza e trasparenza (benvenuti a bordo, ndr).
Queste organizzazioni sindacali, quando hanno il cappello IVASS, arrivano pure a pretendere la “fine ai distacchi in IVASS di personale dalla Banca d'Italia (o ci fanno entrare, o ve ne andate: mica male come cortocircuito per sindacati che hanno significative rappresentanze in Banca d’Italia!).

   5. Invito a una riflessione trasparente e di alto livello    

Ribadiamo, dal canto nostro, tutte le nostre perplessità sul merito e sul metodo.
Fermarsi a ragionare non sarebbe un segno di debolezza, ma di intelligenza.
Ragionare pubblicamente - anche in chiave europea - su quale sia una corretta evoluzione della vigilanza e del controllo sul credito e sul risparmio. E ragionare internamente su come rispettare i diritti di tutto il personale della Banca d’Italia, comprese le posizioni e le aspirazioni di avanzamento gerarchico.

Sono in ballo cose più importanti dei soliti organigrammi, cariche, appannaggi, integrazioni, poltrone… e tessere sindacali.
Solo a valle di un serio e aperto ragionamento, bussare alla porta del governo. Tutti insieme.


Sindacato Indipendente Banca Centrale
siamo in Via Panisperna, 32 - 00184 Roma

telefono 0647923071

mail - segreteria@sibc.it
PEC - segreteria.sibc@actaliscertymail.it
Torna ai contenuti