Nell'’incontro di venerdì scorso sulla riforma dell’Area Operativa, la Banca ha riproposto una struttura basata su due segmenti (Addetti di processo, segmento inferiore, nel quale confluirebbero tutti i gradi da Vice Assistente a Primo Assistente, e Specialisti di processo, segmento superiore, dove confluirebbero Coadiutori e Coadiutori principali).
Di tali segmenti, ha esplicitato un assetto mansionistico: non dissimile, per il segmento superiore, a quello degli odierni Coadiutori, e un mix indifferenziato delle attuali mansioni di tutti gli altri gradi, per il segmento inferiore, con marcata prevalenza di quelle a più basso contenuto professionale.
Di tali segmenti, ha esplicitato un assetto mansionistico: non dissimile, per il segmento superiore, a quello degli odierni Coadiutori, e un mix indifferenziato delle attuali mansioni di tutti gli altri gradi, per il segmento inferiore, con marcata prevalenza di quelle a più basso contenuto professionale.
Per venerdì 25 la Banca ha convocato un incontro negoziale sulla riforma dell’Area Operativa (e noi abbiamo programmato un webinar aperto a tutti, dalle 13 sempre venerdì prossimo).
Dopo che l’ultima tornata di incontri ha registrato dissensi importanti rispetto al modello prospettato dalla Banca (il nostro, per lo meno), sorge legittimamente il dubbio che sia una convocazione fatta apposta per rimandare il calice amaro del riconoscimento dell’IPCA, baluardo finale di tutela delle prospettive retributive del personale, e quindi nemico giurato di questa Amministrazione.
Resta però il fatto che l’incontro sull’Area Operativa è quanto mai necessario, per evitare che il filo esile del negoziato si spezzi definitivamente.
Dopo che l’ultima tornata di incontri ha registrato dissensi importanti rispetto al modello prospettato dalla Banca (il nostro, per lo meno), sorge legittimamente il dubbio che sia una convocazione fatta apposta per rimandare il calice amaro del riconoscimento dell’IPCA, baluardo finale di tutela delle prospettive retributive del personale, e quindi nemico giurato di questa Amministrazione.
Resta però il fatto che l’incontro sull’Area Operativa è quanto mai necessario, per evitare che il filo esile del negoziato si spezzi definitivamente.
Come sta il negoziato sulla carriera operativa? Diciamo che non se la passa benissimo.
Perché parliamo di questa riforma da decenni?
Per poche, semplici ragioni.
Perché il personale operativo non è più quello che entrava con la terza media negli anni Ottanta, ma entra ormai solo con la laurea, e imporre a questo personale gli stessi tempi di percorrenza dei loro avi è fuori dal mondo.
Perché il personale operativo non svolge quasi più lavori di tipo esecutivo, ma multiformi e sofisticate attività di analisi di elevato contenuto concettuale: la possibilità di crescita con il contagocce sono anch’esse fuori dal mondo.
Perché la forbice retributiva all’interno dell’Istituto si è allargata, in piena contraddizione con il progressivo livellamento delle competenze, dei titoli di studio e persino dei compiti assegnati.
Perché parliamo di questa riforma da decenni?
Per poche, semplici ragioni.
Perché il personale operativo non è più quello che entrava con la terza media negli anni Ottanta, ma entra ormai solo con la laurea, e imporre a questo personale gli stessi tempi di percorrenza dei loro avi è fuori dal mondo.
Perché il personale operativo non svolge quasi più lavori di tipo esecutivo, ma multiformi e sofisticate attività di analisi di elevato contenuto concettuale: la possibilità di crescita con il contagocce sono anch’esse fuori dal mondo.
Perché la forbice retributiva all’interno dell’Istituto si è allargata, in piena contraddizione con il progressivo livellamento delle competenze, dei titoli di studio e persino dei compiti assegnati.
L’incontro tenuto ieri è stato, in effetti, una resa dei conti.
Resa dei conti utile, anche se il suo esito è stato negativo, almeno a giudizio del SIBC.
Quando la Banca ha definito “volere la luna” le modifiche sindacali apportate insieme alla FALBI alla sua proposta sulle carriere, modifiche che - come i colleghi che si sono espressi durante l'estate - il SIBC riteneva il minimo indispensabile per proseguire il negoziato, ha chiarito un punto fondamentale: lo schema di inquadramento del personale da cui muove la Banca non rende possibile alcuna soluzione.
Va quindi cambiata urgentemente l’impostazione, partendo dal doveroso riconoscimento di capacità, professionalità e qualificazioni di ogni categoria del personale operativo.
Resa dei conti utile, anche se il suo esito è stato negativo, almeno a giudizio del SIBC.
Quando la Banca ha definito “volere la luna” le modifiche sindacali apportate insieme alla FALBI alla sua proposta sulle carriere, modifiche che - come i colleghi che si sono espressi durante l'estate - il SIBC riteneva il minimo indispensabile per proseguire il negoziato, ha chiarito un punto fondamentale: lo schema di inquadramento del personale da cui muove la Banca non rende possibile alcuna soluzione.
Va quindi cambiata urgentemente l’impostazione, partendo dal doveroso riconoscimento di capacità, professionalità e qualificazioni di ogni categoria del personale operativo.
Domani, finalmente, a distanza di tre mesi, sapremo cosa pensa la Banca delle proposte sindacali basate sul progetto che la Banca aveva precedentemente presentato.
Proposte certo non minimali, ma nemmeno rivoluzionarie, essendo incardinate all’interno della piattaforma che la Banca aveva elaborato.
Siamo molto curiosi di vedere cosa risponderà la Banca a una “proposta” che parla il suo linguaggio.
Il tempo trascorso non è stato tempo morto, per noi: tanti colleghi che durante l’estate hanno letto le proposte, hanno riflettuto, hanno partecipato ai nostri webinar per ogni grado dell’Area Operativa, hanno espresso idee. Sia in senso positivo che negativo, idee che meritano considerazione e rispetto.
Proposte certo non minimali, ma nemmeno rivoluzionarie, essendo incardinate all’interno della piattaforma che la Banca aveva elaborato.
Siamo molto curiosi di vedere cosa risponderà la Banca a una “proposta” che parla il suo linguaggio.
Il tempo trascorso non è stato tempo morto, per noi: tanti colleghi che durante l’estate hanno letto le proposte, hanno riflettuto, hanno partecipato ai nostri webinar per ogni grado dell’Area Operativa, hanno espresso idee. Sia in senso positivo che negativo, idee che meritano considerazione e rispetto.
Quarta analisi dal SIBC: confronto, per Vice Assistenti, tra la situazione attuale, senza riforma, e quanto è stato proposto da SIBC e FALBI
Seconda analisi dal SIBC: confronto, per gli Assistenti, tra la situazione attuale, senza riforma, e quanto è stato proposto da SIBC e FALBI
Seconda analisi dal SIBC: confronto, per Assistenti Superiori e Primi Assistenti, tra la situazione attuale, senza riforma, e quanto è stato proposto da SIBC e FALBI