Quando recentemente abbiamo denunciato per primi e pubblicamente il fatto che l’imminente assorbimento dell’IVASS determinerà impatti non trascurabili sul personale dell’Area Operativa e su quello dell’Area Manageriale, si è rotto il silenzio su argomento sul quale, fino a quel giorno, vigeva un omertoso riserbo.
Sollecitare una pubblica discussione su scelte gestite nelle segrete stanze dei piani alti della Banca serve a rendere i colleghi più consapevoli dei termini in cui vengono trattate certe questioni determinanti per la loro vita professionale. Siamo ben felici di continuare su questa operazione-trasparenza, che chiaramente disturba alcuni, ma che continueremo a svolgere in modo sempre più incisivo e al servizio dei colleghi.
Dell’IVASS ha parlato lo stesso Governatore, sostenendo che per svolgere le funzioni dell’IVASS non avremmo bisogno di assorbire l’IVASS, dato che in gran parte le svolgiamo già: basterebbe un “memorandum of understanding”. Salvo poi ribadire che il problema che poniamo non esiste (ma onestamente non abbiamo capito perché), basta quella premessa per azzerare la retorica di certi Sindacati secondo cui la confluenza “serve alla Banca” per avere nuova visibilità, per salvare le Filiali, forse anche per combattere la fame nel mondo e metter fine alle guerre.
Interrogarsi sulla reale portata dell’ entrata dell’IVASS in Banca d’Italia è invece un dovere.
Sollecitare una pubblica discussione su scelte gestite nelle segrete stanze dei piani alti della Banca serve a rendere i colleghi più consapevoli dei termini in cui vengono trattate certe questioni determinanti per la loro vita professionale. Siamo ben felici di continuare su questa operazione-trasparenza, che chiaramente disturba alcuni, ma che continueremo a svolgere in modo sempre più incisivo e al servizio dei colleghi.
Dell’IVASS ha parlato lo stesso Governatore, sostenendo che per svolgere le funzioni dell’IVASS non avremmo bisogno di assorbire l’IVASS, dato che in gran parte le svolgiamo già: basterebbe un “memorandum of understanding”. Salvo poi ribadire che il problema che poniamo non esiste (ma onestamente non abbiamo capito perché), basta quella premessa per azzerare la retorica di certi Sindacati secondo cui la confluenza “serve alla Banca” per avere nuova visibilità, per salvare le Filiali, forse anche per combattere la fame nel mondo e metter fine alle guerre.
Interrogarsi sulla reale portata dell’ entrata dell’IVASS in Banca d’Italia è invece un dovere.
L’altro giorno, durante l’incontro sulla polizza sanitaria, il Segretario Generale della Banca d’Italia ha testualmente affermato che ci sono “ragionamenti in stato avanzato per la confluenza dell’IVASS in Banca d’Italia”, compresi naturalmente i suoi 367 (tendenziali 400) dipendenti.
I dipendenti dell’IVASS diventerebbero quindi dipendenti della Banca d’Italia.
Una premessa è d’obbligo, visto che - per il solo fatto di aver noi accennato al tema in un volantino e in un webinar - altra Organizzazione ha sentito il bisogno di scendere frettolosamente in campo per sponsorizzare anche questa comunicazione della Banca.
I dipendenti dell’IVASS diventerebbero quindi dipendenti della Banca d’Italia.
Una premessa è d’obbligo, visto che - per il solo fatto di aver noi accennato al tema in un volantino e in un webinar - altra Organizzazione ha sentito il bisogno di scendere frettolosamente in campo per sponsorizzare anche questa comunicazione della Banca.