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Sindacato Indipendente Banca Centrale
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Quando ad agosto abbiamo fatto una riflessione sul “potenziamento della disorganizzazione”, evidenziammo l’anomalia di una Banca che in nome del sacro dogma dell’efficienza si arroga il diritto di spostare colleghi come trasferelli, ma che non si accorge che un’intera filiale è senza linea di comando, a conferma che certe cariche sono un mero premio economico, non correlate a reali esigenze soddisfatte, invece, da Operativi, Esperti e Consiglieri. Sul punto, la Banca non ha fatto un fiato, come pure sull’altra questione da noi posta, ossia l’insostenibile disparità di opportunità tra colleghi neoassunti, di pari grado, pari servizio e pari ambito lavorativo. Quelli nati con la camicia in questa Banca hanno francamente stufato, e la cara Funzione delle Risorse Umane dovrebbe monitorare e impedire simili indecenze, invece di perfezionare l’arte dello struzzo e - domani - sostenere che il collega e la collega X e Y meritano la promozione prima di altri perché più
Il tema della doppiezza è affascinante. Non è un caso che ne siano scaturite opere letterarie e cinematografiche memorabili, per dire. Sul posto di lavoro, tuttavia, è difficile che la doppiezza trasmette in genere solo una sensazione di debole moralità, in nome di un’apparenza che tutto dovrebbe coprire e far dimenticare. Ha fatto notizia sul Sole 24 Ore, e persino al TgUno, la pubblicazione avvenuta - tra i paper della Banca d'Italia - dell'eccellente studio di alcuni colleghi sul tema dello smart working (in Banca però lo chiamiamo lavoro da remoto, causa lacune nell’inglese o nell’essere smart). Evidenzia, lo studio, che il lavoro da remoto non è stato solo una risposta emergenziale alla pandemia, ma rappresenta ancora oggi un fattore strutturale capace di ampliare la partecipazione al mercato del lavoro.
Il dibattito sindacale degli ultimi mesi, e le reazioni registrate su temi “strutturali”, ma di diretta incidenza nella vita dei singoli, ci inducono a svolgere una riflessione sulla possibilità di condurre un negoziato serio sulla riforma delle carriere. Si tratta di un obiettivo fondamentale per il personale e soprattutto per la Banca, se non vuole trasformarsi in un carrozzone ministeriale in cui le persone, prima o poi, decideranno di fare "il loro", quanto gli spetta da mansioni e nulla più, in attesa dello stipendio il 25 del mese. Ma - decenni di negoziati insegnano - è un obiettivo quanto mai fragile, che può appassire con estrema facilità, come una bella orchidea, per responsabilità della Banca ma non solo. Basta immaginare alcuni scenari familiari. Ipotesi “La Replica”. Alla ripresa negoziale, quando sarà, la Banca si ripresenta con la solita proposta che spaccia da 6 anni, sempre uguale, a parte qualche sapiente camuffamento: discrezionalità retributiva, completa omogeneizzazione delle mansioni del personale operativo, qualche soldino in più all’inizio e poi tutti sotto ricatto del capo, compresi i futuri assunti sottopagati. Risultato: fine del negoziato.
Il comunicato del “duo meravigliao” CISL-CGIL - che interviene sempre e solo contro i sindacati di maggioranza - è importante perché fa due affermazioni importanti: che della loro “piattaforma meravigliao”, più simile al libro dei sogni che a una seria rivendicazione, non hanno ottenuto nulla, perché di quelle richieste “fantasia” buone solo per ingannare i colleghi creduloni la Banca ha già chiarito da tempo che non ne è percorribile alcuna; affermando che la trattativa la stanno facendo solo FALBI e SIBC, confermano che quanto ottenuto rispetto alla proposta della Banca del 2 luglio (l’unica posizione formale della Banca, altro che le chiacchiere al vento delle visite pastorali) è tutto e solo merito della resistenza e della capacità negoziale del primo tavolo. Ergo: telelavoro esteso a 5 anni rinnovabile ed anche per chi ha figli minori; più diarie nei trasferimenti; più giornate di delocalizzato; più anni di validità delle misure di conciliazione vita-lavoro; misure (inesistenti nella proposta Banca) per i colleghi delle monodivisionali e per i colleghi cui viene soppressa la Divisione di Vigilanza ecc., sono tutte migliorie che non hanno ottenuto loro. Sufficienti? Nemmeno per idea!, molto ci sarà ancora da negoziare. Ma è la dimostrazione plastica che il primo tavolo non sta “consegnando il futuro dei colleghi alla Banca” ma sta contrastando con proposte serie, percorribili quanto l’Istituto ha proposto.
“Col favore della canicola”, e puntando sulle meritate ferie dei colleghi, la Banca ha emanato in pieno agosto il 5° aggiornamento alla Circolare 104, quella che disciplina la procedura per la determinazione degli organici dell’Istituto. Con buona pace di quelli che cianciavano di fughe, di ombrelloni e di vacanze, e infatti sono fuggiti in vacanza sotto l’ombrellone, ritenendo assolti i loro doveri verso i colleghi con lo “spiegone” annuale, il SIBC continua a monitorare e denunciare quel che fa la Banca, anche (e soprattutto!) se, in un periodo in cui normalmente va in letargo, decide di aggiornare la Circolare in discorso, a 18 anni di distanza dal precedente aggiornamento (!).
Negli ultimi giorni - a leggere le cronache - fuori dalla Banca si sono consumati altri 62 strappi tra la CISL e il “mondo” CGIL: dal ponte sullo Stretto alla strage di Bologna, dalla Commissione nazionale permanente del CNEL per la partecipazione dei lavoratori – aderisce la CISL, non aderisce la CGIL – ai continui contrasti su numerose crisi aziendali che tengono banco nelle sedi competenti. La realtà interna della Banca d’Italia mostra un’immagine completamente diversa, dato il rapporto gelatinoso tra CGIL e CISL, con l’una che ha ormai assunto un ruolo ancillare rispetto all’altra. E’ una cosa buona, a prima vista: di conflitti sindacali ce ne sono sempre troppi. E ci aspetta una stagione molto complessa sul piano negoziale: dalla storia infinita del riassetto territoriale, a quella “infinita al cubo” della riforma dell’Area Operativa, dalla verifica mai realizzata dell’Area Manageriale (e dell’accordo sul lavoro da remoto) a numerose tematiche previdenziali. Se davanti a questa impresa titanica si riduces
Offriamo a tutti i nostri iscritti e ai loro familiari, assitenza fiscale completa per la dichiarazione dei redditi, per ISEE, compilazione moduli tributi etc. Si può accedere ai nostri servizi in presenza o da remoto.
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Siamo presenti in strutture esterne alla Banca d'Italia quali lo SCECBU, composto dalle Organizzazioni Sindacali e dalle Associazioni del Personale che rappresentano il Personale delle Banche Centrali Nazionali Europee e della Banca Centrale Europea. Aderiamo poi alla CISAL, confederazione sindacale nazionale che comprende lavoratori dei comparti produttivi nazionali.
Il SIBC è presente poi nelle authority nazionali quali Consob, AGCM, Garante Privacy,  e altre e ha costituito la FISAV, la federazione che le comprende, partecipando ai negoziati contrattuali di questi enti e offrendo tutele e servizi ai suoi lavoratori.
Il SIBC ha oltre 30 anni di attività e ci siamo fermati spesso per analizzare il nostro impegno, integrando le specifictà col contesto esterrno, per valorizzare ed accrescere le nostre competenze, dando un servizio agli iscritti e a tutti i colleghi. Ci siamo cimentati nella organizzazione di seminari e convegni oltre ad aver pubblicato per diversi anni una testata (Nuova Solidarietà) sulla quale tutti potevano esprimere i loro pensieri relativamente alla vita aziendale. Tante sono le campagne di sensibilizzazione che abbiamo intrapreso per migliorare continuamente la vita lavorativa e culturale di tutti noi. Nella pagina che abbiamo rpedisposto si può trovare un riepilogo degli eventi, dei congressi, delle nostre pubblicazioni e delle campagne attivate.









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