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Sindacato Indipendente Banca Centrale
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L’incontro di oggi, mirato a definire il negoziato sul riassetto della rete territoriale, ha evidenziato l’esigenza di accelerare la soluzione di nodi che impediscono la chiusura rapida che tutti auspichiamo, anche per dare certezze ai colleghi e tempi certi agli atti gestionali conseguenti. Permangono distanze connesse alla stabilità della rete e alle condizioni di lavoro dei colleghi: la continuità professionale dei compiti svolti dal personale, la compensazione per il disagio del personale addetto in strutture tuttora escluse dalla fruizione del lavoro da remoto, la stabilità della rete non solo in termini di chiusure ulteriori ma anche di eventuali nuove rimodulazioni nei prossimi anni, sono temi di rilevanza oggettiva rispetto ai quali l'Amministrazione si è impegnata a dare una risposta nei primissimi giorni della prossima settimana.
Le statistiche a volte mentono, a volte ci prendono, talvolta non servono. Che la Banca d’Italia stia vivendo un declino di immagine e di capacità di dare piena soddisfazione al suo personale, lo sappiamo e lo denunciamo da tempo. Ora lo dice anche una statistica sui “migliori datori di lavoro in Italia” pubblicata ieri dal Corriere della Sera, che ci vede al 159° posto. Il fenomeno è legato sia a fattori stranoti e di interesse generale (il sistema di inquadramento dell’Area Operativa risale al 1980, quello dell’Area Manageriale è privo di trasparenza e fonte di potenziali ricatti, l’esclusione gestionale di una parte del personale dalla fruizione del lavoro da remoto, le riorganizzazioni cervellotiche di questi anni), sia ad altri elementi poco considerati nella pubblicistica sindacale. Ad esempio lo stato di “detenzione” che vivono diversi colleghi di alcune strutture della Banca, ai quali la mobilità in uscita è nei fatti impedita dai Direttori locali, con meccanismi che ricordano il trattenimento di ostaggi.
Il progetto di riassetto territoriale della Banca vide la luce un anno fa, dopo una minimale interlocuzione con i Direttori e i colleghi che lavorano nella rete periferica, dopo nessuna consultazione con le forze sindacali. Un progetto che in tanti hanno reputato privo di un’adeguata visione strategica, e rispetto al quale, per tutelare i colleghi e il ruolo della Banca Centrale italiana presso la comunità nazionale, FALBI e SIBC hanno ritenuto necessario chiedere modifiche, integrazioni, miglioramenti. Sarebbe stato bello poter contare sulla collaborazione di tutte le forze sindacali, ma troppe e blasonate sono state le defezioni, gli attacchi ai sindacati che realizzavano lo sciopero più partecipato degli ultimi anni in Banca, i rilanci di pura demagogia rispetto ai puntuali emendamenti proposti da FALBI e SIBC al testo proposto dalla Banca.
In questi mesi, e negli anni più recenti, la Banca d’Italia ha assunto tante colleghe e tanti colleghi: persone che portano con sé storie, percorsi, aspettative ognuna diversa dall’altra, e ognuna degna di nota. Persone che in genere, appena arrivate in Banca, vivono un primo periodo "magico": uno stipendio che valorizza anni di sacrifici, di studio e di esperienze maturate; un ambiente di lavoro gradevole; tante opportunità di crescita professionale; un corpus normativo pieno di regole e regolette ma anche di certezze e opportunità per conciliare il lavoro con la propria vita.
Dopo aver ripetutamente denunciato l’immobilismo della Banca nel corso della trattativa, la Delegazione aziendale ha convocato per domani, obtorto collo, un incontro negoziale sulle Filiali. Cosa ci aspettiamo noi del SIBC da questo incontro? Cosa si aspettano i colleghi? I colleghi interessati dallo scellerato piano di sotto-sviluppo, sentono il bisogno di poche cose ma essenziali per continuare a credere in questa Banca: - certezza sul futuro; - rispetto della professionalità acquisita - uguaglianza di trattamento tra lavoratori Che cosa ci attendiamo noi del SIBC per la tutela dei colleghi:
Settimane fa abbiamo osato analizzare il comune destino dei leader dei maggiori sindacati confederali in Italia, constatando la curiosa coincidenza tra la fine del mandato sindacale e l’inizio di una carriera politica, tipicamente come parlamentare della Repubblica. Qualcuno si è risentito, ma anche se la verità fa male, resta la verità. Ma i sindacalisti non sono mica gli unici che hanno bisogno di un dopolavoro ben pagato. Pensiamo ai membri del Direttorio della Banca d’Italia, che dopo anni di stipendi pari a 15-20 vice assistenti, continuano a macinare incarichi. Anch’essi in politica (l’establishment sa di chi può fidarsi) ma anche con qualche guizzo alternativo. L’ultimo caso è quello ex Vice Direttrice Perrazzelli, dopo un’esperienza in Banca che verrà ricordata soprattutto per le famose frasi rivolte a un collega e riportate da una trasmissione televisiva (anche “di fronte a delle cose spaventose” consigliava di comportarsi “come una statua di marmo” per lasciarsi scivolare tutto addosso e, magari, fare carriera). Vicenda conclusa salomonicamente con il licenziamento del collega che le aveva lasciate divulgare (la verità fa male, ma resta la verità, cit) e la permanenza in Banca della medesima Vice Direttrice, per l’appunto ai vertici della carriera, fino allo switch attuale nella posizione di membro del Consiglio di amministrazione TIM.
Conosci le donne egli uomini che compongono la nostra Organizzazione e la nostra presenza negli enti collatorali e nelle organizzazioni esterne.
Leggi il nostro Statuto e le regole di funzionamento del Sindacato, testimonianza di come tutti gli iscritti possono esprimere la loro opinione.
per i nostri iscritti e i loro familiari offriamo una serie di servizi e consulenze, assicurazioni e convenzioni in molteplici campi, dall'assistenza fiscale a quella legale, oltre a corsi di formazione e counseling lavorativa.
Offriamo corsi di preparazione ai concorsi in Banca d'Italia, sia interni che esterni, tenuti da docenti di elevata professionalità nel nostro Istituto e da docenti universitari.  Seguici per conoscere tempi e programmi.
Per gli iscritti abbiamo stipulato una polizza per la responsabilità civile della famiglia.
Tale polizza, offerta gratuitamente, copre i danni che l'iscritto e i componenti della propria famiglia possono causare a terzi nella vita di tutti i giorni, dentro casa e fuori.
Siamo presenti in strutture esterne alla Banca d'Italia quali lo SCECBU, composto dalle Organizzazioni Sindacali e dalle Associazioni del Personale che rappresentano il Personale delle Banche Centrali Nazionali Europee e della Banca Centrale Europea. Aderiamo poi alla CISAL, confederazione sindacale nazionale che comprende lavoratori dei comparti produttivi nazionali.
Il SIBC è presente poi nelle authority nazionali quali Consob, AGCM, Garante Privacy,  e altre e ha costituito la FISAV, la federazione che le comprende, partecipando ai negoziati contrattuali di questi enti e offrendo tutele e servizi ai suoi lavoratori.
Il SIBC ha oltre 30 anni di attività e ci siamo fermati spesso per analizzare il nostro impegno, integrando le specifictà col contesto esterrno, per valorizzare ed accrescere le nostre competenze, dando un servizio agli iscritti e a tutti i colleghi. Ci siamo cimentati nella organizzazione di seminari e convegni oltre ad aver pubblicato per diversi anni una testata (Nuova Solidarietà) sulla quale tutti potevano esprimere i loro pensieri relativamente alla vita aziendale. Tante sono le campagne di sensibilizzazione che abbiamo intrapreso per migliorare continuamente la vita lavorativa e culturale di tutti noi. Nella pagina che abbiamo rpedisposto si può trovare un riepilogo degli eventi, dei congressi, delle nostre pubblicazioni e delle campagne attivate.









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