"Questa Banca non è un juke-box"...ma nemmeno sa ascoltare
Pubblicato in negoziati · Giovedì 16 Gen 2025 · 6:45
"Questa Banca non è un juke-box"...ma nemmeno sa ascoltare
Incontro di raffreddamento su IPCA, Carriere, Filiali, scuole ecc
"La Banca non è un juke-box" è la frase che rappresenta plasticamente la posizione dell'Amministrazione su tutti i temi posti in discussione dal SIBC, nella procedura di raffreddamento avviata per denunciare il costante slittamento al ribasso delle condizioni di lavoro del personale, che si manifesta su una pluralità di temi, negoziali e non.
Con l’espediente retorico secondo cui la Banca non è tenuta ad accogliere le proposte sindacali su questo o quell’argomento, viene quindi giustificata una sostanziale mancanza di ascolto dell’Amministrazione rispetto alle osservazioni del Sindacato, Amministrazione che infatti suona sempre la stessa musica salvo modesti “aggiustamenti al margine”, esibiti a imperitura testimonianza della buona volontà nella ricerca di un accordo.
IPCA ED EFFICIENZA AZIENDALE
Scavallato l’anno senza aver pagato l’IPCA, e quindi dopo essersi “trattenuta” oltre mezzo milione di euro di interessi su somme mai corrisposte ai colleghi, la Banca non sembra più voler vincolare il riconoscimento dell’IPCA 2024 all’accettazione sindacale dell'efficienza aziendale zero (più virgola2).
Tuttavia, nemmeno sembra disponibile a rinunciare all’efficienza zero, rispetto alla quale abbiamo ribadito che il sistema di calcolo dell’efficienza è da considerarsi superato, non essendo soggetto a verifica da parte sindacale, e quindi completamente unilaterale.
Per superare l’impasse, abbiamo ribadito numerose proposte di carattere non solo economico ma anche normativo fatte già nei primi (e unici) momenti negoziali:
- incremento di almeno 500 euro dei benefit per il welfare aziendale 2025,
- incremento del coefficiente di trasformazione per il calcolo della lump sum, come già previsto da una dichiarazione a verbale in calce a un accordi di diversi anni fa;
- automatismo nel riconoscimento dell’IPCA annuale positiva all’interno delle buste paga, all’atto della definizione da parte dell’ISTAT, senza bisogno di negoziati.
Su tali proposte, l’Amministrazione ha dichiarato di voler riflettere, in vista dell’incontro negoziale ora convocato per il 21 gennaio sui temi economici.
Va da sé che una chiusura negoziale può avvenire solo su basi di concretezza, e non certo su promesse di futuribili negoziati su questo o quell'argomento.
RIFORMA DELLA CARRIERA OPERATIVA
Il nostro Sindacato ha messo in evidenza l’inverosimile comportamento dell’Amministrazione, che pur in assenza di una convergenza maggioritaria sul progetto da essa presentato, ha continuato per mesi e mesi a esporre la medesima proposta, con aggiustamenti al margine che MAI hanno toccato i temi essenziali:
- posizione all’atto del reinquadramento, quale riconoscimento per i concorsi di ingresso, per i percorsi di carriera compiuti, per le mansioni già nella pratica svolte;
- crescita retributiva pari a quella registrata dall’Area Manageriale nel 2016;
- definizione di percentuali di avanzamento all’interno dell’Area e verso l’Area Manageriale
- norme di salvaguardia per il caso di integrazione con altre Autorità con diverse caratteristiche (requisiti di accesso, crescita interna, ecc) e diverso contratto.
Pur di non ascoltare questi punti essenziali, l’Amministrazione ha messo il negoziato in stand by, senza intendere modificare il suo l’approccio alla questione.
Ha persino affermato che l’integrazione con l’IVASS potrebbe essere un’occasione per riprendere il discorso, come se non fosse - al contrario - il momento in cui si certifica che una struttura degli inquadramenti NON moderna e NON rispettosa della realtà professionale dei colleghi, di cui NON è più in grado di tutelare aspettative di crescita porta alla penalizzazione formale e sostanziale di tutto il personale.
FILIALI
Anche su questo punto, alla luce delle proposte avanzate dal SIBC nelle scorse settimane, la Banca ha suonato la stessa "messa cantata autoassolutoria", enfatizzando il rilievo dell’incontro con il Governatore, della bontà di fornire dati (che contraddicono clamorosamente gli obiettivi dichiarati, ndr), dell’essersi seduta ad ascoltare le proposte sindacali, rispetto alle quali lunedì 20 prossimo renderà conto delle riflessioni eventualmente compiute.
Abbiamo ribadito che - anche su questo argomento - il SIBC non intende prendere in giro i colleghi, scambiando per un successo qualche “toppa a colori” che non modifica la sostanza di un progetto che:
X chiude due delle Filiali più virtuose in Banca;
X pone altri duecento colleghi nella scelta se trasferirsi o perdere la possibilità di svolgere il lavoro che compivano con massima professionalità;
X crea i presupposti per altre chiusure nel giro di pochi anni (5, verosimilmente, se questa è la massima garanzia che la Banca è disposta a dare).
SCUOLA DELL’INFANZIA
Dopo l’improvvisa diffusione di notizie sulla chiusura della scuola d’infanzia, per "problemi irrisolvibii" dell’Opera Montessori, la Banca aveva assunto l’impegno - con tutte le Organizzazioni sindacali di:
- assumere ogni iniziativa utile a garantire la continuità del servizio anche per il prossimo anno, per il quale sono imminenti i termini per le iscrizioni;
- preparare un bando di gara per un nuovo contratto dal 2026;
- fornire notizie e aggiornamenti nel continuo.
Anche su questo argomento, la litania è rimasta la stessa di un mese fa: che “la Banca è incolpevole”, perché “le notizie sulla Montessori sono arrivate all’improvviso”, che “i colleghi di LOS stanno provando a superare vincoli amministrativi, tecnici e legali” per cercare di concludere un “contratto ponte” come richiesto da tutti i sindacati ma “sembra una mission impossible” e quindi i colleghi fruitori delle strutture pedagogiche “siano preparati allo scenario negativo, per non restare senza paracadute”.
Un quadro francamente inverosimile di imprevidenza, tanto più conoscendo la tentazione della Banca di liberarsi di ogni fonte di possibile problema sul piano reputazionale esterno, a dispetto della bontà sociale di un’istituzione fondamentale come ad es. la scuola d’infanzia.
LAVORO IBRIDO
La Banca ha espresso con chiarezza che non ritiene di voler modificare l’accordo del 2021 sul modello ibrido di lavoro perché “è passato troppo poco tempo” , e comunque certo NON lo modificherebbe in una prospettiva evolutiva, visto che “è il più avanzato accordo all’interno delle pubbliche amministrazioni”.
E’ avvilente la sordità dell’Amministrazione che non si accorge che anche un accordo complessivamente molto buono come quello del 2021, che ha dato un volto nuovo alla Banca e salvaguardato l’attrattività verso l’esterno, potrebbe trovare degli utili miglioramenti, senza bisogno di alcuno stravolgimento, se soltante ci fosse disponibilità all’ascolto di problemi reali verificatisi in questi anni.
Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
POLIZZA SANITARIA
Sulla polizza sanitaria, tema sul quale i sindacati erano stati convocati improvvisamente mesi fa perché era saltata la proroga del contratto con Generali e quindi bisognava preparare al più presto una nuova gara d’appalto, è poi calato un inspiegabile silenzio.
Da quanto espresso a mezza bocca, la Banca starebbe cercando una soluzione meno traumatica di una chiusura anticipata del contratto alla fine del 2025.
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Come evidente dal complesso delle risposte fornite dall’Amministrazione, se è evidente che la Banca non è un juke box, è altrettanto evidente che non è però neppure capace di ascoltare le riflessioni di più alto livello che provengono da chi rappresenta i lavoratori e le lavoratrici dell'Istituto.
Nei prossimi giorni avremo già risposte sostanziali su due questioni cruciali come il piano sulle Filiali, e la questione retributiva (IPCA ed efficienza).
Ma non vi è dubbio che la stasi sulle carriere, l’indeterminatezza sulle scuole d’infanzia, l’opposizione a una revisione evolutiva del modello ibrido di lavoro da remoto costituiscono un segnale estremamente negativo per tutto il personale della Banca.
La procedura di raffreddamento resta pertanto aperta, con determinazioni che saranno assunte alla luce degli esiti del confronto che emergeranno in tempi brevi.