Tanti volantini sindacali portano a non leggerli, ma fermiamoci un attimo a riflettere: che qualcosa stia succedendo in Banca, lo capiscono pure i muri.
Sul fronte retributivo, in una nota inviata a Cgil-Cisl-Uil, il Segretario Generale afferma che il riconoscimento dell’IPCA non costituisce il “mero recepimento di un dato percentuale” ma va negoziato.
Ribadisce che per riconoscere l’IPCA la Banca pretende di “concludere contestualmente l’accordo” sull’efficienza aziendale, altrimenti proseguirebbe lo “stallo”.
Sul fronte della riforma dell’Area Operativa, la Banca ha avanzato una proposta “pro domo sua”, particolarmente penalizzante per l’intero personale, del quale non vengono riconosciute competenze e percorsi professionali.
Sul fronte retributivo, in una nota inviata a Cgil-Cisl-Uil, il Segretario Generale afferma che il riconoscimento dell’IPCA non costituisce il “mero recepimento di un dato percentuale” ma va negoziato.
Ribadisce che per riconoscere l’IPCA la Banca pretende di “concludere contestualmente l’accordo” sull’efficienza aziendale, altrimenti proseguirebbe lo “stallo”.
Sul fronte della riforma dell’Area Operativa, la Banca ha avanzato una proposta “pro domo sua”, particolarmente penalizzante per l’intero personale, del quale non vengono riconosciute competenze e percorsi professionali.
AL SEGRETARIO GENERALE DELLA BANCA D'ITALIA
Il Sindacato Indipendente ritiene doveroso richiamare l’attenzione dell’Amministrazione sulla situazione critica della tempistica relativa alla liquidazione dei trattamenti su missioni effettuate.
Il tema - che riguarda in modo particolarmente forte l’attività ispettiva - tocca numerosi Dipartimenti dell'Amministrazione Centrale, ma anche diverse realtà territoriali.
La situazione di difficoltà, già più volte rappresentata dalla scrivente Organizzazione, è testimoniata dalle numerose segnalazioni di colleghi per ritardi nella liquidazione di missioni che – già oggetto di consistenti tagli per numero, partecipanti, durata e costo – subiscono adesso anche il rinvio “a quando possibile” della loro liquidazione. A fronte del richiamo alla puntualità nella presentazione delle note spese, si registrano infatti ritardi di mesi nel riconoscimento di quanto dovuto.
Il Sindacato Indipendente ritiene doveroso richiamare l’attenzione dell’Amministrazione sulla situazione critica della tempistica relativa alla liquidazione dei trattamenti su missioni effettuate.
Il tema - che riguarda in modo particolarmente forte l’attività ispettiva - tocca numerosi Dipartimenti dell'Amministrazione Centrale, ma anche diverse realtà territoriali.
La situazione di difficoltà, già più volte rappresentata dalla scrivente Organizzazione, è testimoniata dalle numerose segnalazioni di colleghi per ritardi nella liquidazione di missioni che – già oggetto di consistenti tagli per numero, partecipanti, durata e costo – subiscono adesso anche il rinvio “a quando possibile” della loro liquidazione. A fronte del richiamo alla puntualità nella presentazione delle note spese, si registrano infatti ritardi di mesi nel riconoscimento di quanto dovuto.
Nell’incontro odierno abbiamo definito l’accordo sull’IPCA 2023, che comporterà un adeguamento dello stipendio e di tutte le voci retributive pari al 6,6%, per cui con lo stipendio di novembre saranno liquidati gli arretrati a partire dal 1° gennaio 2023.
FALBI e SIBC, per superare le pregiudiziali frapposte dalla Banca e che avevano provocato il blocco della contrattazione nel periodo antecedente la pausa estiva, si erano assunti la responsabilità di proporre un percorso che riguardasse tutte le questioni di natura economica rimaste in sospeso.
FALBI e SIBC, per superare le pregiudiziali frapposte dalla Banca e che avevano provocato il blocco della contrattazione nel periodo antecedente la pausa estiva, si erano assunti la responsabilità di proporre un percorso che riguardasse tutte le questioni di natura economica rimaste in sospeso.
Con l’incontro odierno sono stati definiti i contenuti del primo accordo sul trattamento economico dei Dipendenti, relativo all’efficienza aziendale 2022 e 2023, e che sarà seguito da quello sull’IPCA. L’accordo prevede:
--efficienza 2022 pari al 1.9%: in via straordinaria, il contributo dei Dipendenti alla Lump Sum viene ridotto allo 0.1%, riconoscendo così in busta paga di ottobre l’1,8% del monte salari.
--efficienza 2023 pari all’1.4%: in via straordinaria, il contributo dei Dipendenti alla Lump Sum viene ridotto allo 0.1%, riconoscendo così in busta paga di novembre l’1,3% del monte salari (rivalutati con l’IPCA 2023 nel frattempo firmata).
--efficienza 2022 pari al 1.9%: in via straordinaria, il contributo dei Dipendenti alla Lump Sum viene ridotto allo 0.1%, riconoscendo così in busta paga di ottobre l’1,8% del monte salari.
--efficienza 2023 pari all’1.4%: in via straordinaria, il contributo dei Dipendenti alla Lump Sum viene ridotto allo 0.1%, riconoscendo così in busta paga di novembre l’1,3% del monte salari (rivalutati con l’IPCA 2023 nel frattempo firmata).