
Riceviamo e (molto) volentieri pubblichiamo.
Caro Sindacato,
in un mondo dove la parità di genere - e con essa tante altre parità - dovrebbe essere la norma, mi trovo costretta a scriverti una lettera che, purtroppo, sembra concepita in un tempo remoto. Eppure siamo nel 2024, e storie come quella della mia collega, che chiameremo "Supermamma" per rispettare la sua privacy (e per aggiungere un pizzico di ironia a questa narrazione già di per sé assurda), continuano a essere all'ordine del giorno.
Caro Sindacato,
in un mondo dove la parità di genere - e con essa tante altre parità - dovrebbe essere la norma, mi trovo costretta a scriverti una lettera che, purtroppo, sembra concepita in un tempo remoto. Eppure siamo nel 2024, e storie come quella della mia collega, che chiameremo "Supermamma" per rispettare la sua privacy (e per aggiungere un pizzico di ironia a questa narrazione già di per sé assurda), continuano a essere all'ordine del giorno.