Alcune affermazioni contenute nelle prime Considerazioni finali del nuovo Governatore Panetta ci trovano pienamente d'accordo.
Ne citiamo alcune:
Il capitale umano ha un ruolo decisivo.
Competenze e conoscenze, da nutrire e rivitalizzare lungo tutto l’arco della vita, sono il cardine non solo del progresso economico, ma anche e soprattutto di quello civile.
Non riesco a credere che un Paese con la nostra storia, le nostre risorse, le nostre potenzialità, che insieme agli altri Stati membri ha saputo creare una comunità
Ne citiamo alcune:
Il capitale umano ha un ruolo decisivo.
Competenze e conoscenze, da nutrire e rivitalizzare lungo tutto l’arco della vita, sono il cardine non solo del progresso economico, ma anche e soprattutto di quello civile.
Non riesco a credere che un Paese con la nostra storia, le nostre risorse, le nostre potenzialità, che insieme agli altri Stati membri ha saputo creare una comunità
Il 28 maggio si è svolto a Francoforte l’incontro per il 14° Banknotes Social Dialogue con la partecipazione dei membri di SCECBU, EPSU, UNI Europa e Banche Centrali Nazionali alla presenza di Doris Schneeberger (Director Banknotes) e Martin Novak (Principal Banknotes Communication Expert) in rappresentanza della Banca Centrale Europea.
La BCE ha presentato il documento “Developments & Trends in the area of Euro Banknotes” illustrandone in dettaglio il contenuto e le implicazioni. I punti focali trattati da Doris Schneeberger sono stati i seguenti:
La circolazione delle banconote
La strategia per supportare l’utilizzo del contante
La produzione di banconote nei prossimi anni
Le nuove banconote
Nel seguito si riportano le linee principali degli argomenti affrontati. In corsivo sono gli interventi dei nostri esponenti.
La BCE ha presentato il documento “Developments & Trends in the area of Euro Banknotes” illustrandone in dettaglio il contenuto e le implicazioni. I punti focali trattati da Doris Schneeberger sono stati i seguenti:
La circolazione delle banconote
La strategia per supportare l’utilizzo del contante
La produzione di banconote nei prossimi anni
Le nuove banconote
Nel seguito si riportano le linee principali degli argomenti affrontati. In corsivo sono gli interventi dei nostri esponenti.
Ieri si è tenuto un incontro né negoziale, né informativo, bensì … “conoscitivo” sulla policy che la Banca si è data in tema di “smart office”, ossia di riorganizzazione degli uffici nel mondo del lavoro ibrido.
Il sistema immaginato dalla Banca per i luoghi di lavoro nel mondo del lavoro ibrido denota la volontà di tenere insieme bei concetti, il teorico benessere del lavoratore, smanie di risparmio, tic presenzialisti: mica facile, onestamente (guardare le slides per credere)
In sintesi, prendendola a ridere (e nessuno si offenda): tutto va prenotato. Il diritto alla stanza stabile (e singola) è solo per Capi Divisione e posizioni superiori, il vice Capo Divisione si arrangi nella stanze comuni, dove si sistemeranno tutti previa prenotazione, districandosi tra le varie stanze da 2/3/4 posti o nelle stanze di co-working, tutti ambienti dove meglio non fare riunioni in videocall per evitare di disturbare gli altri. Certo, ci sarebbero i pannelli fonoassorbenti, peccato che i colleghi siano costretti a rimuoverli perché oltre al fono assorbono pure la luce e sulle scrivanie è notte pure a mezzogiorno. Se quindi non vuoi disturbare gli altri, potrai rifugiarti in “cabine acustiche” per brevi chiamate e video-call, oppure sfruttare stanze “silent room” per momenti (brevi, servono anche ad altri!) di elevata concentrazione. Se però le riunioni coinvolgono più persone, si va tutti insieme in sale riunioni ibride (per 6/8 persone massimo) oppure nelle sale riunioni tradizionali.
Il sistema immaginato dalla Banca per i luoghi di lavoro nel mondo del lavoro ibrido denota la volontà di tenere insieme bei concetti, il teorico benessere del lavoratore, smanie di risparmio, tic presenzialisti: mica facile, onestamente (guardare le slides per credere)
In sintesi, prendendola a ridere (e nessuno si offenda): tutto va prenotato. Il diritto alla stanza stabile (e singola) è solo per Capi Divisione e posizioni superiori, il vice Capo Divisione si arrangi nella stanze comuni, dove si sistemeranno tutti previa prenotazione, districandosi tra le varie stanze da 2/3/4 posti o nelle stanze di co-working, tutti ambienti dove meglio non fare riunioni in videocall per evitare di disturbare gli altri. Certo, ci sarebbero i pannelli fonoassorbenti, peccato che i colleghi siano costretti a rimuoverli perché oltre al fono assorbono pure la luce e sulle scrivanie è notte pure a mezzogiorno. Se quindi non vuoi disturbare gli altri, potrai rifugiarti in “cabine acustiche” per brevi chiamate e video-call, oppure sfruttare stanze “silent room” per momenti (brevi, servono anche ad altri!) di elevata concentrazione. Se però le riunioni coinvolgono più persone, si va tutti insieme in sale riunioni ibride (per 6/8 persone massimo) oppure nelle sale riunioni tradizionali.
Si fa presto a dire “entro l’estate”. L’obiettivo dichiarato dalla Delegazione aziendale di concludere un accordo quadro per la riforma dell’Area Operativa entro l’estate rischia di infrangersi su un ostacolo imprevisto e insormontabile: la Delegazione aziendale stessa, che convocando incontri molto diradati rende materialmente impossibile che in tempi rapidi si possa svolgere un confronto approfondito per saggiare le disponibilità delle parti.
Un altro aspetto problematico del tempo che passa è che se non emergono significative prospettive migliorative per i colleghi, si alimentano solo sentimenti negativi. Spieghiamo perché.
Un altro aspetto problematico del tempo che passa è che se non emergono significative prospettive migliorative per i colleghi, si alimentano solo sentimenti negativi. Spieghiamo perché.
Noi ce la mettiamo tutta per non polemizzare, anzi per invitare a collaborare - dalle rispettive posizioni di responsabilità - anche i sindacati di minoranza.
Non vorremmo dover concludere che si tratta di tempo sprecato.
Ci viene riferito che nel corso del webinar organizzato da Cisl-Cgil-Uil (dopo una settimana dall’incontro negoziale) una collega abbia preso la parola per affermare di avere “fonti certe” che il “primo tavolo” si starebbe opponendo al reinquadramento dei Coadiutori nell’Area Manageriale, senza che alcuno degli organizzatori si peritasse di correggere un'affermazione tanto grave e falsa.
Non vorremmo dover concludere che si tratta di tempo sprecato.
Ci viene riferito che nel corso del webinar organizzato da Cisl-Cgil-Uil (dopo una settimana dall’incontro negoziale) una collega abbia preso la parola per affermare di avere “fonti certe” che il “primo tavolo” si starebbe opponendo al reinquadramento dei Coadiutori nell’Area Manageriale, senza che alcuno degli organizzatori si peritasse di correggere un'affermazione tanto grave e falsa.
AL SEGRETARIO GENERALE DELLA BANCA D'ITALIA
Il Sindacato Indipendente ritiene doveroso richiamare l’attenzione dell’Amministrazione sulla situazione critica della tempistica relativa alla liquidazione dei trattamenti su missioni effettuate.
Il tema - che riguarda in modo particolarmente forte l’attività ispettiva - tocca numerosi Dipartimenti dell'Amministrazione Centrale, ma anche diverse realtà territoriali.
La situazione di difficoltà, già più volte rappresentata dalla scrivente Organizzazione, è testimoniata dalle numerose segnalazioni di colleghi per ritardi nella liquidazione di missioni che – già oggetto di consistenti tagli per numero, partecipanti, durata e costo – subiscono adesso anche il rinvio “a quando possibile” della loro liquidazione. A fronte del richiamo alla puntualità nella presentazione delle note spese, si registrano infatti ritardi di mesi nel riconoscimento di quanto dovuto.
Il Sindacato Indipendente ritiene doveroso richiamare l’attenzione dell’Amministrazione sulla situazione critica della tempistica relativa alla liquidazione dei trattamenti su missioni effettuate.
Il tema - che riguarda in modo particolarmente forte l’attività ispettiva - tocca numerosi Dipartimenti dell'Amministrazione Centrale, ma anche diverse realtà territoriali.
La situazione di difficoltà, già più volte rappresentata dalla scrivente Organizzazione, è testimoniata dalle numerose segnalazioni di colleghi per ritardi nella liquidazione di missioni che – già oggetto di consistenti tagli per numero, partecipanti, durata e costo – subiscono adesso anche il rinvio “a quando possibile” della loro liquidazione. A fronte del richiamo alla puntualità nella presentazione delle note spese, si registrano infatti ritardi di mesi nel riconoscimento di quanto dovuto.
Dopo altre 2 ore di negoziato con la Banca e dopo altre 5 ore di confronto in diretta con centinaia di colleghi, abbiamo maturato idee precise su cosa serve per una riforma che concili le aspettative della Banca con quelle del personale e per trasparenza le mettiamo in condivisione con tutti, sperando che non vengano interpretate come un ostacolo alla riforma ma, al contrario, un contributo indispensabile affinché la riforma veda la luce: serve il consenso del personale.
Le offriamo anche al tavolo di minoranza, il cui approccio per una volta non sembra il solito disco rotto “va tutto male, è tutta colpa del tavolo di maggioranza”. Bene. Se possiamo permetterci, le osservazioni formulate rispetto al progetto della Banca, che condividiamo, sono ancora generiche.
E’ già ora per tutti di intervenire nel dibattito e in modo molto concreto.
Le offriamo anche al tavolo di minoranza, il cui approccio per una volta non sembra il solito disco rotto “va tutto male, è tutta colpa del tavolo di maggioranza”. Bene. Se possiamo permetterci, le osservazioni formulate rispetto al progetto della Banca, che condividiamo, sono ancora generiche.
E’ già ora per tutti di intervenire nel dibattito e in modo molto concreto.
Di ricette su come fare la riforma delle carriere, ne esistono almeno una per ogni collega interessato. Ma di ricette per farla male ne esistono probabilmente anche di più.
E allora, in vista dell’incontro negoziale di domani (che sarà seguito dall’appuntamento in diretta web del SIBC, aperto a tutti, dalle 13 alle 14,30), ne citiamo uno esemplare, tratto dalle pagine di cronaca romana di ieri mattina. Esempio esterno, ma che richiama non poche "stranezze" e fissazioni nostrane.
Il concorso interno per l’accesso al grado di funzionario nei vigili urbani di Roma è un breviario di aberrazioni da evitare, stando a quanto riferito ieri da alcuni quotidiani, che riprendevano argomentazioni circostanziate di circa decine e decine di ricorrenti in giudizio.
E allora, in vista dell’incontro negoziale di domani (che sarà seguito dall’appuntamento in diretta web del SIBC, aperto a tutti, dalle 13 alle 14,30), ne citiamo uno esemplare, tratto dalle pagine di cronaca romana di ieri mattina. Esempio esterno, ma che richiama non poche "stranezze" e fissazioni nostrane.
Il concorso interno per l’accesso al grado di funzionario nei vigili urbani di Roma è un breviario di aberrazioni da evitare, stando a quanto riferito ieri da alcuni quotidiani, che riprendevano argomentazioni circostanziate di circa decine e decine di ricorrenti in giudizio.