Il TAR del Lazio ha accolto il ricorso di Carlo Bertini contro il provvedimento di licenziamento (nella neolingua: "destituzione") con il quale la Banca d'Italia aveva proclamato che "chi sbaglia paga".
Il TAR ha stabilito che - almeno per serissimi motivi procedurali - ha sbagliato la Banca.
Ora, prima di qualsiasi commento, e prima che si compiano altri atti irreparabili, chiediamo al Governatore e al Direttore Generale della Banca d'Italia di informare immediatamente il personale, anche attraverso le Organizzazioni sindacali, di ciò che il Vertice della Banca intende fare.
Ritentare? Prendere meglio la mira? Prendere provvedimenti contro chi ha limitato il diritto di difesa del collega nel corso del procedimento?
Il TAR ha stabilito che - almeno per serissimi motivi procedurali - ha sbagliato la Banca.
Ora, prima di qualsiasi commento, e prima che si compiano altri atti irreparabili, chiediamo al Governatore e al Direttore Generale della Banca d'Italia di informare immediatamente il personale, anche attraverso le Organizzazioni sindacali, di ciò che il Vertice della Banca intende fare.
Ritentare? Prendere meglio la mira? Prendere provvedimenti contro chi ha limitato il diritto di difesa del collega nel corso del procedimento?
Cara Socia, caro Socio,
fra pochi giorni inizieranno le votazioni per il rinnovo degli Organi sociali della nostra preziosa Cassa di Sovvenzioni e Risparmio.
Quanto accaduto negli ultimi anni ci porta a ritenere opportuno un cambio di rotta nel Consiglio di Amministrazione, dopo sei anni di Presidenza Papi.
La gestione negativa della vicenda fringe benefit, della violazione dei doveri di informazione verso i Soci, delle frodi informatiche, delle modifiche statutarie pro-Sidief e per restringere il campo dei possibili amministratori ai soli alti dirigenti della Banca, si sono aggiunte a una situazione già critica sul terreno dell’accesso ai servizi, dei tempi di concessione di mutui e finanziamenti, della difficoltà di relazionarsi con gli uffici, della validità degli strumenti informatici a disposizione.
fra pochi giorni inizieranno le votazioni per il rinnovo degli Organi sociali della nostra preziosa Cassa di Sovvenzioni e Risparmio.
Quanto accaduto negli ultimi anni ci porta a ritenere opportuno un cambio di rotta nel Consiglio di Amministrazione, dopo sei anni di Presidenza Papi.
La gestione negativa della vicenda fringe benefit, della violazione dei doveri di informazione verso i Soci, delle frodi informatiche, delle modifiche statutarie pro-Sidief e per restringere il campo dei possibili amministratori ai soli alti dirigenti della Banca, si sono aggiunte a una situazione già critica sul terreno dell’accesso ai servizi, dei tempi di concessione di mutui e finanziamenti, della difficoltà di relazionarsi con gli uffici, della validità degli strumenti informatici a disposizione.
Con l’incontro odierno la Banca ha proseguito l’illustrazione della propria proposta per la riforma degli inquadramenti dell’Area Operativa.
La proposta si è arricchita di ulteriori dettagli che nella sostanza confermano l’impianto “immaginato” dalla Banca e la “pericolosità” per i Lavoratori di una proposta che mira a destrutturare le garanzie che l’attuale sistema offre e a ridimensionare in termini significativi la progressione economica attualmente in vigore.
La proposta si è arricchita di ulteriori dettagli che nella sostanza confermano l’impianto “immaginato” dalla Banca e la “pericolosità” per i Lavoratori di una proposta che mira a destrutturare le garanzie che l’attuale sistema offre e a ridimensionare in termini significativi la progressione economica attualmente in vigore.
Due fatti sono assodati in merito alla proposta dell’Amministrazione sull’Area Operativa:
- il primo è che, incontro dopo incontro, riesce a raccogliere dissensi sempre crescenti;
- il secondo è che l’Amministrazione vive in una torre d’avorio, per cui non si accorge del malessere del personale, e continua con un'esposizione in slow-motion che si concluderà, come ogni Via Crucis che si rispetti, la Settimana Santa (il 4 aprile).
Piuttosto che correre dietro alla Banca e raccontare passo passo una proposta che difficilmente potrà invertire la rotta dei consensi, è il momento di esplicitare proposte alternative, che guardano alla realtà in modo trasparente. Insieme alla Falbi riproporremo infatti una piattaforma che terrà conto anche di quanto ascoltato in questi mesi. Intanto, vogliamo confrontarci con tutti voi, lunedì della prossima settimana, 27 marzo dalle 13 alle 14,30 sul canale Webex del SIBC. in una riunione aperta a tutti, alla quale invitiamo caldamente a partecipare (segnate la data sul calendario!).
- il primo è che, incontro dopo incontro, riesce a raccogliere dissensi sempre crescenti;
- il secondo è che l’Amministrazione vive in una torre d’avorio, per cui non si accorge del malessere del personale, e continua con un'esposizione in slow-motion che si concluderà, come ogni Via Crucis che si rispetti, la Settimana Santa (il 4 aprile).
Piuttosto che correre dietro alla Banca e raccontare passo passo una proposta che difficilmente potrà invertire la rotta dei consensi, è il momento di esplicitare proposte alternative, che guardano alla realtà in modo trasparente. Insieme alla Falbi riproporremo infatti una piattaforma che terrà conto anche di quanto ascoltato in questi mesi. Intanto, vogliamo confrontarci con tutti voi, lunedì della prossima settimana, 27 marzo dalle 13 alle 14,30 sul canale Webex del SIBC. in una riunione aperta a tutti, alla quale invitiamo caldamente a partecipare (segnate la data sul calendario!).
Il volantino pubblicitario dei nostri competitor, la scorsa settimana, è stato illuminante. Centinaia di parole, solo per una misera appropriazione indebita del nome della lista e di cose fatte anche da altri (“abbiamo fatto” chi?), e soprattutto per sorvolare sul fatto che CIDA-CISL-DASBI-CGIL candidano un’altra volta come presidente Omero Papi, il dominus che - con la gestione monocratica dell’ultimo triennio - ha segnato un serio arretramento della CSR su vari fronti:
- sicurezza informatica (mentre avvengono nuove frodi, la Cassa è nuovamente soccombente davanti all'ABF della Banca d'Italia!),
- sicurezza informatica (mentre avvengono nuove frodi, la Cassa è nuovamente soccombente davanti all'ABF della Banca d'Italia!),
Qualcuno ricorderà, circa un mese fa, il solenne impegno di Previgen, di cui l’Amministrazione si era fatta megafono: “entro fine febbraio, i disservizi (cominciati da ottobre dello scorso anno, ndr) saranno sistemati”.
Ecco, fine febbraio è passata da un po’, ma la situazione dell’assistenza sanitaria non risulta affatto tornata alla normalità.
Il sito Previgen, ad esempio, ancora non funziona:
non consente l’inserimento di richieste di prestazione diretta, con blocchi della procedura o addirittura l’inserimento di richieste che non risultano poi agli altri soggetti coinvolti.
Ecco, fine febbraio è passata da un po’, ma la situazione dell’assistenza sanitaria non risulta affatto tornata alla normalità.
Il sito Previgen, ad esempio, ancora non funziona:
non consente l’inserimento di richieste di prestazione diretta, con blocchi della procedura o addirittura l’inserimento di richieste che non risultano poi agli altri soggetti coinvolti.
Quando la Banca lamentò che la valutazione dei suoi progetti risente di un “problema di fiducia” (subito rilanciata dal “sindacato di GEP”: “Chi vede … una minaccia alla propria professionalità non ha un problema di comprensione, ma ha un problema di fiducia. Un grande problema di fiducia”), ebbene Martiello & la Cisl hanno ragione. C’è un problema di fiducia. Per quanto bassa sia la fiducia riposta in
questa Amministrazione, è spesso troppa.
questa Amministrazione, è spesso troppa.
Come sapete, se seguite il SIBC, i Vertici della Banca hanno tagliato la crescita stipendiale di Consiglieri ed Esperti a partire dal 2023: molti colleghi - secondo stime ragionevoli un centinaio fra i primi e una cinquantina fra i secondi – finiranno al famigerato “terzo anno” e si accorgeranno del regalo che CIDA-CISL-DASBI fecero alla Banca nel 2016!!!
Quando nei mesi scorsi i Vertici – lautamente stipendiati e mai sfiorati da manovre del genere – presentarono questa imposizione che sarà alla base di una perdita durevole per i colleghi, affermarono che avrebbero compensato con le gratifiche o bonus: “in particolare, per
Esperti e Consiglieri è stato aumentato il budget e portato da 4 a 6 il numero massimo di bonus erogabili pro capite” ci dissero.
Quando nei mesi scorsi i Vertici – lautamente stipendiati e mai sfiorati da manovre del genere – presentarono questa imposizione che sarà alla base di una perdita durevole per i colleghi, affermarono che avrebbero compensato con le gratifiche o bonus: “in particolare, per
Esperti e Consiglieri è stato aumentato il budget e portato da 4 a 6 il numero massimo di bonus erogabili pro capite” ci dissero.