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Sindacato Indipendente Banca Centrale
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SIBC e FALBI scioperano contro la Banca (...ma la CGIL si indigna)

Categoria Filiali Data 17 Feb 2025 Tempo di lettura 3:30
Il 14 febbraio, insieme alla FALBI abbiamo pubblicato un volantino dal titolo inequivocabile “Uno sciopero di coscienza e di opposizione”.

SCIOPERO, perché occorre reagire con forza e con azioni concrete chiamando le lavoratrici e i lavoratori della Rete periferica a protestare in modo compatto e solidale.

COSCIENZA, perché la coscienza impone di non voltare le spalle ai colleghi colpiti, oggi e domani, dal comportamento di questa nuova Banca. Dal Sindacato ci si aspetta la capacità di costruire un ponte fatto di uomini e donne pronte a ribellarsi alla prepotenza sempre crescente.

OPPOSIZIONE, perché dobbiamo arginare queste azioni arbitrarie e rovinose per il personale di questa Banca, che si manifestano in ogni campo (le carriere, i negoziati economici che non esistono fuori dall'IPCA, il welfare, la polizza sanitaria e moltissimo altro).

Filiali: la sceneggiata (finta) e lo smantellamento (vero)

Categoria Filiali Data 10 Feb 2025 Tempo di lettura 4:15
Il progressivo ritiro della Banca d'Italia dai servizi resi alla comunità diffusa sul territorio prosegue con determinazione pari all’irragionevolezza delle scelte adottate.

Curiosamente, tutta la sceneggiata dei gruppi di lavoro e delle task Force, delle consultazioni con le funzioni e con uno sparuto numero di rappresentanti della rete, del presunto ascolto dei rappresentanti del personale, delle presuntissime riflessioni e, infine, dell’approvazione teleguidata da parte del Consiglio Superiore, non ha spostato di più di 10 cm il piano originariamente partorito, e nemmeno di 24 ore la data già nota ai Carabinieri da mesi (prima di tutta la sceneggiata!!) per la disdetta dalle filiali da chiudere.

A lezione da Milano Finanza

Categoria IVASS Data 10 Feb 2025 Tempo di lettura 3:00
Domanda a bruciapelo: ma secondo voi, è normale che per ascoltare un pensiero compiuto, di alto livello, sul futuro della Banca e del sistema delle Authority in Italia, si trovi meno a spulciare tra gli innumerevoli interventi dei membri del Direttorio in pubblici consessi, di quanto non si trovi scorrendo le pagine di Milano Finanza?

Un indicatore della capacità della Banca di incidere sul mondo circostante era sempre stato quello di anticipare innovazioni, o proporre al dibattito temi “alti”, guidandone la discussione e tratteggiando possibili soluzioni.
E’ molto tempo che questo non accade, o sbagliamo noi?

Pensiamo al surreale tema dell’integrazione presunta tra Banca d’Italia e IVASS.

Dal Vertice della Banca il tema non è mai stato sottoposto alla pubblica discussione, e persino all’interno dell’Istituto ci si è guardati bene dal dare informazioni che potessero finire al personale - hai visto mai, qualcuno si accorgesse della pietra tombale alle proprie prospettive di avanzamento di carriera?
Con un volantino arrivato ieri sera, i dipendenti hanno appreso dell’esistenza di una nota del Servizio PCO – risalente al 22 gennaio scorso - in cui si impone alla Sede di Venezia un’interpretazione delle norme sulle “missioni” in lampante e insanabile contrasto con la lettera del Regolamento del personale.

Purtroppo, questa nota rappresenta solo la punta dell'iceberg di numerose segnalazioni che stiamo ricevendo in materia, da colleghi che quasi sempre ci chiedono l’anonimato per il timore di ritorsioni (e anche questo la dice lunga su cosa stia diventando la Banca).
Segnalazioni concordanti sul continuo, pervasivo e capillare attivismo dei vertici di quel Servizio e del dipartimento di appartenenza per penalizzare in ogni modo i colleghi inviati in missione: dai servizi di viaggio, agli alloggi, dai compensi agli extracosti, dagli ostacoli burocratici frapposti alla liquidazione delle missioni, fino alle ossessive autocertificazioni di fatti noti all’Amministrazione o che i dipendenti non sarebbero tenuti a conoscere, tantomeno a certificare.
Se qualcuno avesse bisogno di conferme che la Banca non negozia, ma presenta dei “prendere o lasciare”, o al massimo dei “prendere così, prendere camuffati, o lasciare”, basterebbe guardare al c.d. negoziato sulla riforma dell’Area Operativa.

Un annetto fa, la Banca era sparita dai radar su questo confronto pluridecennale, ma il Segretario Generale motivò i ritardi con questa affermazione: “Riteniamo opportuno che il negoziato sulle carriere e la riforma della rete territoriale siano trattati insieme, essendoci numerosi elementi che legano i due temi”. Immaginavamo: leve premiali per il personale, formazione per acquisire nuove competenze, sviluppare skills e flessibilità del personale.
Niente di tutto questo: pianificato un programma di sotto-sviluppo per la Rete territoriale, lo si voleva coronare con altrettanta Riforma da sotto-sviluppo dell’Area Operativa: dai ghetti territoriali ai ghetti professionali (e viceversa) è un attimo.
Di seguito, una sintesi critica, a cura del Sindacato Indipendente Banca Centrale, del recente spot pubblicitario “La gestione delle risorse umane in Banca d’Italia: evidenze e riflessioni sui cambiamenti in corso”.
In un contesto di profondo e rapido cambiamento del modo di vivere e di lavorare, questo commento alla pubblicazione della Banca nasce per la necessità di ragionare anche noi sul modo di gestire le risorse umane in Banca d’Italia. Analogamente a quelle aziendali, queste riflessioni non hanno pretese scientifiche o sistematiche; a differenza di quelle aziendali, sono però basate sull’osservazione e il confronto dialettico continuo con i colleghi. Tenuto anche conto che, fino a quando la Banca non otterrà di arrogarsi anche questo ruolo, è il Sindacato che rappresenta i Lavoratori.
Anticipiamo qui le nostre conclusioni, che ritroverete anche in coda.

La newsletter aziendale, Orwell e la verità deformata

Categoria riflessioni Data 03 Feb 2025 Tempo di lettura 2:45
Per chi non l’avesse letto, in “1984” Orwell descrive uno degli strumenti fondamentali di controllo della popolazione da parte di un potere pervasivo: la neolingua. Senza voler alludere a situazioni tanto estreme, tutti sanno che la comunicazione può controllare il modo in cui le persone percepiscono la realtà, a volte con il fine di rendere inconcepibile il dissenso.

Questo ci è venuto in mente leggendo venerdì scorso la newsletter aziendale, che nel dare notizia della firma sull’adeguamento degli stipendi all’IPCA, butta lì che “come di consueto, contestualmente” è stato firmato l’accordo sull’efficienza aziendale.
mesi dall’Amministrazione.

PROGETTO DI RIFORMA DELLA RETE - VERSO IL CONFLITTO

Categoria Filiali Data 31 Gen 2025 Tempo di lettura 1:45
Le scriventi Organizzazioni sindacali esprimono profonda preoccupazione riguardo alla direzione che l’Istituto sta prendendo, che sottintende la volontà di mortificare le lavoratrici e i lavoratori e di impoverire i servizi resi al Paese.

Con riferimento alla rete periferica, questa tendenza si traduce in una serie di azioni concrete che erodono il tessuto della nostra Istituzione e la sua presenza sul territorio. Le scelte strategiche e le politiche gestionali rischiano di compromettere seriamente la qualità e l'estensione dei servizi che la Banca d'Italia ha sempre garantito al Paese.
Sindacato Indipendente Banca Centrale
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