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Sindacato Indipendente Banca Centrale
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Sarà per qualche colpo di calore (ci sta), ma in queste settimane abbiamo letto sul tema del lavoro da remoto una serie di interventi che trasudano una certa confusione. Facciamo chiarezza su alcuni aspetti, specie a beneficio di chi nel 2021 non era in Banca, o non seguiva da vicino i negoziati. Il lavoro da remoto è stato introdotto nel Regolamento del Personale, e quindi non modificabile a piacimento di questo o quel Capetto, per effetto di un accordo sindacale del dicembre 2021. Un accordo che senza il SIBC non sarebbe mai nato, cone chiunque ricordi quel negoziato sa benissimo. Senza il SIBC, saremmo ancora tutti inventariati come le scrivanie, e non sarebbe mai nata una normativa che ha rivoluzionato il modo di vivere e lavorare, ha attribuito diritti e che - a distanza di tempo - resta il punto di riferimento per le altre banche centrali europee e per le PP. AA. italiane.
L’incontro della scorsa settimana sul riassetto della rete ha avuto due facce del tutto contraddittorie: con la prima, la Delegazione aziendale si è spesa, anima e corpo, a narrare un futuro fatto di impegno, buoni propositi e sviluppo; con la seconda, dei buoni propositi si è persa traccia, quando la Delegazione è stata incalzata sulle risposte promesse alle richieste del tavolo di maggioranza, relative a: ✅tutele di alto livello per il personale maggiormente inciso dalla riorganizzazione, a partire dai colleghi delle Filiali in chiusura di Livorno e Brescia; ✅una garanzie di lungo termine sull’assetto della rete, come avviene in Germania, dove pure sono previste chiusure … già calendarizzate nel 2035 (ah, la programmazione!); ✅un impegno concreto e definito per tutelare la professionalità dei colleghi di Segreteria, mediante la costituzione generalizzata di Settori “istituzionalizzati”, tutelanti sotto il profilo mansionistico oggi e nel futuro; ✅certezze sull’estensione del lavoro da remoto a tutti i colleghi addetti alle Divisioni GSP, riconoscendo – in alternativa – forme di compensazione;
Per l’incontro odierno la Delegazione aziendale si era impegnata a fornire adeguate risposte alle numerose richieste avanzate da FALBI e SIBC, finalizzate ✅a ottenere garanzie di stabilità delle strutture per il futuro, ✅a tutelare nel modo migliore i colleghi coinvolti dalle chiusure e dalle maggiori rimodulazioni ✅allo stesso tempo, a creare condizioni di maggiore vivibilità per chi continuerà ad operare nelle strutture riformate.
 Il “question time” con la Banca sullo stato del contratto welfare ha avuto contenuti a dir poco stupefacenti. A partire dall’atteggiamento dell’Amministrazione, tutta concentrata a magnificare il contratto (segreto, come vedremo), a minimizzare i problemi e a vezzeggiare chi si è aggiudicato la gara, a fronte di notevoli evidenze di segno opposto, emerse anche nel corso dell’incontro stesso. Tra di esse: ❌in sei mesi è stato utilizzato appena il 29% dei crediti disponibili. Anche non considerando i cospicui residui trascinati dal vecchio contratto, saremmo comunque sotto al 40% in metà dell’anno e con sacche di non utilizzo molto rilevanti (es. tra i pensionati): se questo è un successo… ❌il 37% degli operatori che chiede il convenzionamento, una volta scoperta la policy di Edenred sulle commissioni e i ricarichi, si rende irreperibile (non è uno scherzo!) o comunque non dà seguito al convenzionamento;
C’è da chiedersi cosa abbia spinto la Banca a un improvviso comunicato, venerdì scorso, in cui dichiarava "avviato il piano degli interventi" per lo sviluppo delle funzioni e l'adeguamento degli assetti delle Filiali annunciato nei mesi scorsi. Potrebbe essere una buona notizia, come essere una cattiva. Sarebbe cattiva se qualcuno in Banca avesse voluto “mettere il carro davanti ai buoi” rispetto al confronto con le Organizzazioni sindacali, con un senso di unilateralismo pericoloso, che metterebbe a repentaglio il confronto appena accennato. Sarebbe buona se invece ci stesse preannunciando di aver accolto le pregiudiziali poste dal tavolo di maggioranza, e quindi di considerare “già avviata” una fase di confronto più avanzata.

Welfare: basta chiacchiere

Data 30 Giu 2025
Dopo che il SIBC e altre Organizzazioni hanno enumerato le infinite mancanze del welfare aziendale “versione Edenred”, l’Amministrazione ha convocato per domani (martedì) un “question time” sul tema. Temiamo che il question time sia ormai una formula insufficiente, rispetto al problema. Il welfare aziendale gestito da Edenred, secondo il contratto stipulato con la Banca d’Italia, si sta rivelando un catastrofico passo indietro nei benefit dei lavoratori. Per questo la questione è una sola: vogliamo leggere il contratto. Vogliamo verificare se l’applicazione delle commissioni nelle convenzioni era prevista e accettata dalla Banca in sede contrattuale, o è una interpretazione scorretta di Edenred, da rimuovere subito.
Offriamo a tutti i nostri iscritti e ai loro familiari, assitenza fiscale completa per la dichiarazione dei redditi, per ISEE, compilazione moduli tributi etc. Si può accedere ai nostri servizi in presenza o da remoto.
Conosci le donne egli uomini che compongono la nostra Organizzazione e la nostra presenza negli enti collatorali e nelle organizzazioni esterne.
Leggi il nostro Statuto e le regole di funzionamento del Sindacato, testimonianza di come tutti gli iscritti possono esprimere la loro opinione.
Per gli iscritti abbiamo stipulato una polizza per la responsabilità civile della famiglia.
Tale polizza, offerta gratuitamente, copre i danni che l'iscritto e i componenti della propria famiglia possono causare a terzi nella vita di tutti i giorni, dentro casa e fuori.
Offriamo corsi di preparazione ai concorsi in Banca d'Italia, sia interni che esterni, tenuti da docenti di elevata professionalità nel nostro Istituto e da docenti universitari.  Seguici per conoscere tempi e programmi.
Siamo presenti in strutture esterne alla Banca d'Italia quali lo SCECBU, composto dalle Organizzazioni Sindacali e dalle Associazioni del Personale che rappresentano il Personale delle Banche Centrali Nazionali Europee e della Banca Centrale Europea. Aderiamo poi alla CISAL, confederazione sindacale nazionale che comprende lavoratori dei comparti produttivi nazionali.
Il SIBC è presente poi nelle authority nazionali quali Consob, AGCM, Garante Privacy,  e altre e ha costituito la FISAV, la federazione che le comprende, partecipando ai negoziati contrattuali di questi enti e offrendo tutele e servizi ai suoi lavoratori.
Il SIBC ha oltre 30 anni di attività e ci siamo fermati spesso per analizzare il nostro impegno, integrando le specifictà col contesto esterrno, per valorizzare ed accrescere le nostre competenze, dando un servizio agli iscritti e a tutti i colleghi. Ci siamo cimentati nella organizzazione di seminari e convegni oltre ad aver pubblicato per diversi anni una testata (Nuova Solidarietà) sulla quale tutti potevano esprimere i loro pensieri relativamente alla vita aziendale. Tante sono le campagne di sensibilizzazione che abbiamo intrapreso per migliorare continuamente la vita lavorativa e culturale di tutti noi. Nella pagina che abbiamo rpedisposto si può trovare un riepilogo degli eventi, dei congressi, delle nostre pubblicazioni e delle campagne attivate.









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