
L’incontro su organici, assunzioni e avanzamenti 2024 ha messo a confronto due mondi separati. Uno vive la vita di tutti i lavoratori, che si arrabattano per conciliare la vita personale con un lavoro che ne prosciuga tempi ed energie, che hanno diritti diminuiti in termini di lavoro da remoto a causa della totale insufficienza nell’organico della loro struttura, che si vedono costretti a fare straordinario (e se da casa, nemmeno pagato) per non lasciare il lavoro incompiuto, lavoratori che fanno lavori molto più qualificati di quelli previsti dalle mansioni del loro grado e che si sentono dire che di dipendenti del grado superiore la Banca non ha bisogno.
Vi è poi l’altro mondo, quello regolato dai strani algoritmi, svincolati dalla vita dei colleghi e dalla realtà lavorativa, di cui hanno una mera presunzione di conoscenza, conoscenza che invece è approssimativa, se non colpevolmente mancante.
Vi è poi l’altro mondo, quello regolato dai strani algoritmi, svincolati dalla vita dei colleghi e dalla realtà lavorativa, di cui hanno una mera presunzione di conoscenza, conoscenza che invece è approssimativa, se non colpevolmente mancante.

Con il consueto ritardo, la Banca ha fornito la documentazione relativa all'incontro sugli organici che si terrà venerdì. Se è una tattica per impedire tanti approfondimenti possibili, è sbagliata: certi segnali non passano inosservati.
Si tratta di una manovra di segno chiaramente regressivo, a partire dal numero di assunzioni, di oltre 100 unità inferiori a quelle del 2023, con un numero ridottissimo di nuovi concorsi.
Ma come vediamo ora, la riduzione dei canali di accesso non si traduce in adeguate prospettive di avanzamento del personale.
Si tratta di una manovra di segno chiaramente regressivo, a partire dal numero di assunzioni, di oltre 100 unità inferiori a quelle del 2023, con un numero ridottissimo di nuovi concorsi.
Ma come vediamo ora, la riduzione dei canali di accesso non si traduce in adeguate prospettive di avanzamento del personale.