Assistenza sanitaria: l'incertezza senza fine
Mercoledì 05 Mar 2025 · 2:00
Assistenza sanitaria: l'incertezza senza fine
Sullo stato della polizza sanitaria, a esser buoni, serve una bella cura ricostituente di chiarezza.
Ricapitolando lo stato dell’arte:
- ad agosto 2024 Generali fa sapere alla Banca che non intende accettare la proroga biennale dell’appalto per la copertura assicurativa del personale; il contratto, scadente il 30.6.25, potrebbe quindi avere solo la mini-proroga obbligata per legge di 6 mesi;
- due mesi dopo, la Banca si degna di far sapere questo “piccolo particolare” ai Sindacati (e quindi al personale), preannunciando in tempi brucianti convocazioni per definire un nuovo capitolato di gara;
- da allora sono passati altri 5 mesi, e la Banca non ha mai più pronunciato spontaneamente le parole “polizza”, “assicurazione”, "copertura" o “sanitaria”. Solo costretta, in sede di procedura di raffreddamento, ha mormorato che starebbe tuttora “cercando una soluzione” con Previgen, ma che comunque bisogna fare il negoziato per la gara. Negoziato che però non parte, quando mancano solo 9 mesi dalla scadenza delle salvaguardie di legge.
La situazione è oggettivamente seria. Fra tre mesi scadrà il contratto con Previgen. Poi, salvo “soluzioni”, decorrerebbero solo i 6-mesi-6 di proroga obbligatoria di legge per questo tipo di contratti, con enormi incertezze sulla questione dei massimali applicabili ai 6 mesi di proroga. Incertezze cui mai è stata data risposta, pur avendole noi denunciate già nel corso dell’unico incontro di ottobre 2024.
Ribadiamo: non sarebbe ammissibile dimezzare i massimali. Non solo non si fa una lente sì e una no degli occhiali, e non solo di un apparecchio non si sistema solo la parte superiore e non la inferiore, ma soprattutto le malattie non arrivano a metà per volta. E quando arrivano vanno curate al meglio.
Siamo certi che le strutture interessate stiano lavorando al dossier al meglio sul piano tecnico e legale.
Ma la scelta - squisitamente politica - di tenere il personale all'oscuro è già un vulnus per il protrarsi indefinito di una situazione di totale incertezza, che genera difficoltà sul piano della programmazione di cure e interventi.
Per tali ragioni, chiediamo con urgenza che l’Amministrazione riferisca sui passi compiuti e dia certezze al personale su una materia tra le più delicate che è chiamata a gestire.