
Le scriventi Organizzazioni sindacali esprimono profonda preoccupazione riguardo alla direzione che l’Istituto sta prendendo, che sottintende la volontà di mortificare le lavoratrici e i lavoratori e di impoverire i servizi resi al Paese.
Con riferimento alla rete periferica, questa tendenza si traduce in una serie di azioni concrete che erodono il tessuto della nostra Istituzione e la sua presenza sul territorio. Le scelte strategiche e le politiche gestionali rischiano di compromettere seriamente la qualità e l'estensione dei servizi che la Banca d'Italia ha sempre garantito al Paese.
Con riferimento alla rete periferica, questa tendenza si traduce in una serie di azioni concrete che erodono il tessuto della nostra Istituzione e la sua presenza sul territorio. Le scelte strategiche e le politiche gestionali rischiano di compromettere seriamente la qualità e l'estensione dei servizi che la Banca d'Italia ha sempre garantito al Paese.

Da tempo, il nostro Istituto attraversa una fase di grandi cambiamenti, solo in parte dettati dalla necessità di rispondere a un contesto esterno mutato. Alcuni sono stati frutto di una positiva condivisione, altri sono stati imposti dal Vertice della Banca.
Da tempo, come Sindacato, registriamo un crescente senso di smarrimento e disaffezione da parte del personale, sia quello della carriera manageriale che quello appartenente alla carriera operativa.
Per queste ragioni, la scorsa settimana il SIBC ha inteso dare voce alle colleghe e ai colleghi, lanciando un sondaggio anonimo con poche ma significative domande, dalle quali potesse emergere chiaramente lo spirito che oggi aleggia nell’Istituto: dal senso di appartenenza, alla fiducia nel futuro e nel management della Banca.
Al sondaggio hanno partecipato in una settimana 824 colleghi. Un risultato in termini quantitativi del tutto inatteso, considerato che, per sondaggi di questo tenore, neppure la stessa Banca raggiunge sempre questi numeri.
Da tempo, come Sindacato, registriamo un crescente senso di smarrimento e disaffezione da parte del personale, sia quello della carriera manageriale che quello appartenente alla carriera operativa.
Per queste ragioni, la scorsa settimana il SIBC ha inteso dare voce alle colleghe e ai colleghi, lanciando un sondaggio anonimo con poche ma significative domande, dalle quali potesse emergere chiaramente lo spirito che oggi aleggia nell’Istituto: dal senso di appartenenza, alla fiducia nel futuro e nel management della Banca.
Al sondaggio hanno partecipato in una settimana 824 colleghi. Un risultato in termini quantitativi del tutto inatteso, considerato che, per sondaggi di questo tenore, neppure la stessa Banca raggiunge sempre questi numeri.

Per martedì prossimo è stato convocato un nuovo incontro sui temi economici (formalmente, IPCA 2024 e maggiore efficienza dell’anno 2023).
Un punto fermo c'è: la Banca ha rimosso il legame che condiziona il riconoscimento IPCA all'efficienza aziendale.
L’IPCA sarà quindi certamente riconosciuta, per l’importo dovuto (1,9% strutturale) con valenza dal 1° gennaio dello scorso anno. Saranno quindi pagati a febbraio o marzo gli arretrati di 13 mesi.
L’esito dell’incontro è però incerto, e importante, per almeno tre ragioni:
Un punto fermo c'è: la Banca ha rimosso il legame che condiziona il riconoscimento IPCA all'efficienza aziendale.
L’IPCA sarà quindi certamente riconosciuta, per l’importo dovuto (1,9% strutturale) con valenza dal 1° gennaio dello scorso anno. Saranno quindi pagati a febbraio o marzo gli arretrati di 13 mesi.
L’esito dell’incontro è però incerto, e importante, per almeno tre ragioni:

A volte, un incontro di raffreddamento, oltre che per chiarire alla controparte che il personale non ha l’anello al naso, è utile a comprendere il “retropensiero” dell'Amministrazione.
Ebbene, questo retropensiero, ossia il suo vero pensiero, è emerso in tre frasi distinte, ma tra loro indubbiamente
1️⃣“Dovreste essere voi a trarre le conseguenze dal fatto di non avere, sulla riforma delle carriere, la stessa posizione al tavolo di maggioranza”.
2️⃣“E’ il vostro sindacato che impedisce accordi negoziali in cui la Banca si riconosca”.
3️⃣“La Banca ascolta i colleghi, non solo i più esagitati”.
Ebbene, questo retropensiero, ossia il suo vero pensiero, è emerso in tre frasi distinte, ma tra loro indubbiamente
1️⃣“Dovreste essere voi a trarre le conseguenze dal fatto di non avere, sulla riforma delle carriere, la stessa posizione al tavolo di maggioranza”.
2️⃣“E’ il vostro sindacato che impedisce accordi negoziali in cui la Banca si riconosca”.
3️⃣“La Banca ascolta i colleghi, non solo i più esagitati”.

"La Banca non è un juke-box" è la frase che rappresenta plasticamente la posizione dell'Amministrazione su tutti i temi posti in discussione dal SIBC, nella procedura di raffreddamento avviata per denunciare il costante slittamento al ribasso delle condizioni di lavoro del personale, che si manifesta su una pluralità di temi, negoziali e non.
Con l’espediente retorico secondo cui la Banca non è tenuta ad accogliere le proposte sindacali su questo o quell’argomento, viene quindi giustificata una sostanziale mancanza di ascolto dell’Amministrazione rispetto alle osservazioni del Sindacato, Amministrazione che infatti suona sempre la stessa musica salvo modesti “aggiustamenti al margine”, esibiti a imperitura testimonianza della buona volontà nella ricerca di un accordo.
Con l’espediente retorico secondo cui la Banca non è tenuta ad accogliere le proposte sindacali su questo o quell’argomento, viene quindi giustificata una sostanziale mancanza di ascolto dell’Amministrazione rispetto alle osservazioni del Sindacato, Amministrazione che infatti suona sempre la stessa musica salvo modesti “aggiustamenti al margine”, esibiti a imperitura testimonianza della buona volontà nella ricerca di un accordo.

Secondo i piani del Vertice della Banca e dei sindacati dell’IVASS (evidentemente molto informati nei dettagli, a differenza di quelli Bankitalia che però, tranne il SIBC... sono esattamente gli stessi), nella legge di Bilancio appena approvata doveva essere infilata la norma per incorporare l’IVASS nel nostro Istituto.
Il progetto, al momento, non si è invece realizzato.
Il progetto, al momento, non si è invece realizzato.

E’ troppo facile sparare sulla Croce rossa, però ogni tanto non possiamo esimerci dal compito, se ai problemi storici, regolarmente irrisolti, se ne sommano di nuovi.
Parliamo di Sidief, di cui tutti conoscono l’amore per la ventilazione degli ambienti formalmente chiusi, assicurata da finestre risalenti al primo dopoguerra, con vetri non più a norma, e l’ambientalismo sfrenato, assecondato da caldaie non funzionanti o in pessimo stato di manutenzione, in modo da evitare il riscaldamento globale e, incidentalmente, pure quello delle case degli inquilini in pieno inverno.
Non tutti sanno che nei mesi scorsi, a Firenze, sono stati messi in vendita alcuni appartamenti, regolarmente condotti in affitto da colleghi. Sidief vende le case di Banca? No, pare solo alcuni appartamenti a Firenze. E i prezzi? Ecco un chiaro esempio di privilegio: i prezzi sono pari a quelli medi di mercato, se si prendono a riferimento i dati “terzi” dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare con specifico riferimento agli immobili della zona interessata.
Parliamo di Sidief, di cui tutti conoscono l’amore per la ventilazione degli ambienti formalmente chiusi, assicurata da finestre risalenti al primo dopoguerra, con vetri non più a norma, e l’ambientalismo sfrenato, assecondato da caldaie non funzionanti o in pessimo stato di manutenzione, in modo da evitare il riscaldamento globale e, incidentalmente, pure quello delle case degli inquilini in pieno inverno.
Non tutti sanno che nei mesi scorsi, a Firenze, sono stati messi in vendita alcuni appartamenti, regolarmente condotti in affitto da colleghi. Sidief vende le case di Banca? No, pare solo alcuni appartamenti a Firenze. E i prezzi? Ecco un chiaro esempio di privilegio: i prezzi sono pari a quelli medi di mercato, se si prendono a riferimento i dati “terzi” dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare con specifico riferimento agli immobili della zona interessata.

Quando chiedemmo alla Banca dati precisi sulle Filiali, dopo la vasta e pensosissima esposizione dei nobili motivi alla base del licenziamento di due Filiali e della messa in cassa integrazione di un’altra decina, "la sventurata rispose".
Ingenua.
Da quei dati emerse la clamorosa contraddizione tra gli obiettivi esposti dall’Amministrazione per gli interventi decisi e i dati numerici, una cui analisi seria avrebbe portato - ad esempio - a indicare Livorno e Brescia come esempi di efficienza (invece che a chiuderle!) e a fare un precipitoso dietrofront dal modello monodivisionale che gli scienziati dell’organizzazione intendono invece estendere.
Lo svelamento pubblico di tale contraddizione, che immaginiamo origine di un certo mal di pancia ai piani alti, può essere all’origine di due fatti.
Ingenua.
Da quei dati emerse la clamorosa contraddizione tra gli obiettivi esposti dall’Amministrazione per gli interventi decisi e i dati numerici, una cui analisi seria avrebbe portato - ad esempio - a indicare Livorno e Brescia come esempi di efficienza (invece che a chiuderle!) e a fare un precipitoso dietrofront dal modello monodivisionale che gli scienziati dell’organizzazione intendono invece estendere.
Lo svelamento pubblico di tale contraddizione, che immaginiamo origine di un certo mal di pancia ai piani alti, può essere all’origine di due fatti.