Logo o immagine
Questo sito utilizza i cookie necessari e cookie di performance per migliorare la tua esperienza di navigazione. Non raccogliamo tramite i cookie nessun dato personale o di tracciabilità. Puoi rifiutare l'uso dei cookie di performance cliccando "Rifiuta". Se accetti condividi la nostra privacy policy, che rispetta il GDPR.

Leggi la nostra Privacy Policy
Vai ai contenuti

Troppi "pacchi" per i colleghi di filiale

Sindacato Indipendente Banca Centrale
Salta menù

Troppi "pacchi" per i colleghi di filiale

sibc_raccolta comunicazioni
Pubblicato in Filiali · Lunedì 26 Mag 2025 · Tempo di lettura 3:15
Troppi "pacchi" per i colleghi di filiale

Il tema Filiali è assurto all’onore del confronto tra Banca e Sindacati solo dopo che la prima ha partorito il suo discutibilissimo piano di riorganizzazione della Banca.
Ma l'esigenza di affrontare il tema preesisteva, e di molto, alle genialate dei nostri “governanti”.

Il tema Filiali si chiama innanzitutto “organici”.

Gli organici nascono sottodimensionati già in partenza. I Direttori sono chiamati - esplicitamente o meno - a ridurre all’osso le richieste, immaginando che mai nessuno si ammali, nessuno metta al mondo figli, nessuno debba assistere familiari, tutti siano interscambiabili secondo una singolare logica “uno vale l’altro”, nessuno soprattutto invecchi e quindi continui a lavorare indefessamente al 150% delle proprie potenzialità lavorative, inclusa la movimentazione di carichi pesanti.
La realtà è però ben diversa, e la Banca deve tenere conto di questo se vuole aver rispetto delle colleghe e dei colleghi, delle loro professionalità e delle loro vite private.

Nate quindi già con organici teorici eccessivamente ridotti, le Filiali evidenziano da anni una distanza tra organico teorico e organico effettivo clamorosa, duratura nel tempo e che non accenna a ridursi.

Ci sono evidenze lapalissiane di uno stato di conclamato disagio, che abbraccia tutta la rete e in particolare le Divisioni GSP:
  1. la grande maggioranza delle domande di trasferimento provengono da colleghi di Filiale, addetti in particolare alle Divisioni GSP;
  2. il grande successo dello sciopero di SIBC e FALBI presso la rete territoriale ha avuto un traino enorme proprio dalle divisioni più martoriate sul piano lavorativo;
  3. ci sono sempre più colleghi che rinunciano alla promozione al grado di Coadiutore, pur di non finire in Filiale e in particolare in una Divisione GSP, con zero giorni garantiti da remoto.

Non è un caso che nelle strutture a più alta intensità di lavoro, lo stress del personale sia arrivato a limiti insopportabili. E quando si superano certi livelli di tolleranza, vuol dire che siamo al di fuori della normalità e di un contesto giuridicamente sostenibile.

Non è normale l’assenza di un ricambio generazionale in attività particolarmente logoranti anche sul piano fisico. In passato, le Divisioni GSP hanno sempre fatto leva su questo tipo di avvicendamento programmato e gestito con lungimiranza dalla Banca e dalla Funzione del personale. In passato.

Non è normale fare spallucce alla richiesta di maggior lavoro da remoto quando si diventa madri o padri (o in caso di particolari bisogni di assistenza) quando si è addetti a strutture “diversamente fortunate” sul piano del budget.

Non è normale che non venga bandito un concorso ad hoc per la rete territoriale al fine di colmare i gravi e persistenti ritardi gestionali, perché si confida di cannibalizzare gli organici dalle Filiali che via via chiudono, analogamente alle obsolescenti attrezzature di GSP.

Il punto nevralgico è dotare di personale tutte le Filiali, affinché possano funzionare; da questo si potrà verificare concretamente l’interesse della Banca allo “sviluppo delle FIliali”,
Il resto, sono solo chiacchiere e vaniloqui che vanno bene per quei buontemponi del Consiglio Superiore, che approverebbero pure l’etichetta della Nutella, specie se ci trovassero scritto, pure a matita, “modernizzazione", o “riduzione dei costi operativi” e "flessibilità".
Poi ci sono le persone vere, che lavorano e non scaldano poltrone, che faticano ogni giorno per ritrovare un senso e una motivazione che la Banca sembra voler distruggere.
A loro la Banca deve risposte, ben diverse da quelle che derivano da un piano di riorganizzazione, partorito con obiettivi opposti a quelli enfaticamente pubblicizzati. Occorre restituire dignità e prospettive certe al personale della rete territoriale.




Sindacato Indipendente Banca Centrale
siamo in Via Panisperna, 32 - 00184 Roma

telefono 0647923071

mail - segreteria@sibc.it
PEC - segreteria.sibc@actaliscertymail.it
Torna ai contenuti