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Sindacato Indipendente Banca Centrale
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ESPERTI La verità sui tempi di avanzamento

Categoria carriera_manageriale Data 14 Lug 2025 Tempo di lettura 8:00
Se volete la verità sugli Esperti, è perché non l’avete avuta sinora dalla Banca, né da CIDA-DASBI-CISL, che proprio gli Esperti consegnarono dal 2016 nelle mani della Banca, affinché ne facesse quel che credeva.
L’avrete dal SIBC, che oggi sottopone a verifica l’affermazione apodittica secondo cui la riforma-truffa del 2016 “ha accorciato i tempi di passaggio a Consigliere” (CISL, ndr). Grazie a un’analisi a tappeto sugli ultimi 10 anni di promozioni, verifichiamo se effettivamente la riforma-truffa ha prodotto l’accelerazione del percorso di carriera (SPOILER: LA RISPOSTA È NO).

Il punto di raffronto è indicato nei messaggi amministrativi “ante 2016”: negli ultimi concorsi interni per il grado Funzionario di II (l’odierno Consigliere) prima del 2016, i promossi avevano in media 5,65 anni di anzianità nel grado.

FILIALI - Il cortocircuito di una Banca policefalica

Categoria Filiali Data 14 Lug 2025 Tempo di lettura 5:15
Quanto accaduto nell’ultimo mese ha rari precedenti nella storia delle relazioni sindacali in Banca d’Italia: proposte spacciate per straordinarie novità, ma che erano solo il copia-incolla del piano varato sei mesi prima; altre, rese ufficiali nel corso di un incontro, che al successivo erano già sparite e sostituite da proposte ulteriori, anch’esse a rischio di rapida obsolescenza.
Mai, in una trattativa così importante, si era vista tanta incertezza e mai la Banca si era mostrata tanto “policefalica”.

Slides e documenti che la Banca ha presentato, smentito, richiamato, riproposto in questi 20 giorni di trattative, oltre a denotare il ritorno in auge dei vertici del noto Servizio Dis-Organizzazione (e già questo spiega tante cose), hanno avuto la rara capacità di scontentare tutte le OO.SS., e di mortificare ancora una volta il personale della Rete periferica.
La vita di ciascuno è diversa da quella del vicino di scrivania, e le storie individuali sono le più disparate che si possano immaginare. Lungi da noi, quindi, escludere a priori che possa esistere un collega, un giorno, voglioso di avvalersi della RITA, Rendita Integrativa Temporanea Anticipata introdotta da 8 anni in Italia, e appena scoperta dalla CGIL che vorrebbe introdurla in Banca d’Italia.

Per farla semplice, la RITA è una misura pensata dal legislatore per sostenere chi ha perso il lavoro, per aggiungere un reddito all'eventuale indennità di disoccupazione o simili.
E' riservata a lavoratori iscritti al Fondo di Previdenza Complementare, che avvicinatisi all’età pensionabile possono trovarsi senza lavoro (o uscirne volontariamente) e decidere di utilizzare tutti o parte degli importi accantonati nel Fondo, destinati in realtà alla propria pensione, come forma di sostegno al reddito per il periodo mancante alla pensione di vecchiaia. La RITA vale fino a 5 anni (10 in caso di disoccupazione prolungata) purché si abbiano alle spalle 20 anni di versamenti contributivi.

Filiali senza pace E' dura guardarsi da Banca, CISL & CGIL

Categoria Filiali Data 09 Lug 2025 Tempo di lettura 3:30
Tutti i colleghi avrebbero diritto - de minimis - a un po’ di serietà, da chi ha più potere di loro.

Più serietà dalla Banca, che dopo mesi di promesse e ammiccamenti, ha riproposto, all’ultimo incontro sul riassetto della rete, lo stesso identico canovaccio di gennaio scorso (che fu talmente "gradito" da fomentare oltre il 60% di partecipazione allo sciopero nelle Filiali più o meno toccate dal c.d. piano di sviluppo), condito da un pacchetto di misure di sostegno largamente sforbiciato rispetto a quelle passate.
Più serietà dai Sindacati, di cui ci allarmano non poco alcuni comportamenti.

Per fare un paragone perfetto, il negoziato sulla riforma delle carriere si inabissò per effetto di due comportamenti uguali e contrari:
- da un lato, le proposte della Banca, di formidabile pochezza ideale ed economica;
- dall’altro, la cinica opera illusionista di alcuni sindacati confederali, che fecero credere per mesi ad alcuni colleghi le favole che questi desideravano ascoltare, rendendo poi impossibile qualunque negoziato che non si muovesse nel rigido solco dei film Disney dei bei tempi.

Troppa confusione (e poche verità) sul lavoro da remoto

Categoria smartworking Data 07 Lug 2025 Tempo di lettura 4:45
Sarà per qualche colpo di calore (ci sta), ma in queste settimane abbiamo letto sul tema del lavoro da remoto una serie di interventi che trasudano una certa confusione. Facciamo chiarezza su alcuni aspetti, specie a beneficio di chi nel 2021 non era in Banca, o non seguiva da vicino i negoziati.

Il lavoro da remoto è stato introdotto nel Regolamento del Personale, e quindi non modificabile a piacimento di questo o quel Capetto, per effetto di un accordo sindacale del dicembre 2021. Un accordo che senza il SIBC non sarebbe mai nato, cone chiunque ricordi quel negoziato sa benissimo.
Senza il SIBC, saremmo ancora tutti inventariati come le scrivanie, e non sarebbe mai nata una normativa che ha rivoluzionato il modo di vivere e lavorare, ha attribuito diritti e che - a distanza di tempo - resta il punto di riferimento per le altre banche centrali europee e per le PP. AA. italiane.

FILIALI: I dati smentiscono le "buone intenzioni" (... di nuovo...)

Categoria Filiali Data 07 Lug 2025 Tempo di lettura 3:45
L’incontro della scorsa settimana sul riassetto della rete ha avuto due facce del tutto contraddittorie: con la prima, la Delegazione aziendale si è spesa, anima e corpo, a narrare un futuro fatto di impegno, buoni propositi e sviluppo; con la seconda, dei buoni propositi si è persa traccia, quando la Delegazione è stata incalzata sulle risposte promesse alle richieste del tavolo di maggioranza, relative a:
✅tutele di alto livello per il personale maggiormente inciso dalla riorganizzazione, a partire dai colleghi delle Filiali in chiusura di Livorno e Brescia;
✅una garanzie di lungo termine sull’assetto della rete, come avviene in Germania, dove pure sono previste chiusure … già calendarizzate nel 2035 (ah, la programmazione!);
✅un impegno concreto e definito per tutelare la professionalità dei colleghi di Segreteria, mediante la costituzione generalizzata di Settori “istituzionalizzati”, tutelanti sotto il profilo mansionistico oggi e nel futuro;
✅certezze sull’estensione del lavoro da remoto a tutti i colleghi addetti alle Divisioni GSP, riconoscendo – in alternativa – forme di compensazione;
Per l’incontro odierno la Delegazione aziendale si era impegnata a fornire adeguate risposte alle numerose richieste avanzate da FALBI e SIBC, finalizzate

✅a ottenere garanzie di stabilità delle strutture per il futuro,

✅a tutelare nel modo migliore i colleghi coinvolti dalle chiusure e dalle maggiori rimodulazioni

✅allo stesso tempo, a creare condizioni di maggiore vivibilità per chi continuerà ad operare nelle strutture riformate.

Scoperto a chi piace tanto questo welfare: Alla Banca

Categoria welfare Data 02 Lug 2025 Tempo di lettura 3:00
 Il “question time” con la Banca sullo stato del contratto welfare ha avuto contenuti a dir poco stupefacenti.
A partire dall’atteggiamento dell’Amministrazione, tutta concentrata a magnificare il contratto (segreto, come vedremo), a minimizzare i problemi e a vezzeggiare chi si è aggiudicato la gara, a fronte di notevoli evidenze di segno opposto, emerse anche nel corso dell’incontro stesso.

Tra di esse:
❌in sei mesi è stato utilizzato appena il 29% dei crediti disponibili. Anche non considerando i cospicui residui trascinati dal vecchio contratto, saremmo comunque sotto al 40% in metà dell’anno e con sacche di non utilizzo molto rilevanti (es. tra i pensionati): se questo è un successo…
❌il 37% degli operatori che chiede il convenzionamento, una volta scoperta la policy di Edenred sulle commissioni e i ricarichi, si rende irreperibile (non è uno scherzo!) o comunque non dà seguito al convenzionamento;
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