Area Operativa - Una visione diversa per superare l'empasse - inc. 25 ottobre
Pubblicato in carriera _operativa · Lunedì 28 Ott 2024 · 3:45
Area Operativa - incontro del 25 ottobre
Una visione diversa per superare l'empasse
Nell'’incontro di venerdì scorso sulla riforma dell’Area Operativa, la Banca ha riproposto una struttura basata su due segmenti (Addetti di processo, segmento inferiore, nel quale confluirebbero tutti i gradi da Vice Assistente a Primo Assistente, e Specialisti di processo, segmento superiore, dove confluirebbero Coadiutori e Coadiutori principali).
Di tali segmenti, ha esplicitato un assetto mansionistico: non dissimile, per il segmento superiore, a quello degli odierni Coadiutori, e un mix indifferenziato delle attuali mansioni di tutti gli altri gradi, per il segmento inferiore, con marcata prevalenza di quelle a più basso contenuto professionale.
Il SIBC ritiene questa impostazione della Banca inadeguata a rappresentare il valore, la diversità, e le esperienze del personale oggi in servizio. Lo dimostrano mesi di negoziati infruttuosi, le cui soluzioni proposte dalla Banca portavano immancabilmente a demansionare i Coadiutori e/o a schiacciare in basso tutto il restante personale dell'Area.
Neppure lo sforzo estremo di compromesso, proposto prima dell’estate insieme alla FALBI e che nel solco della proposta aziendale rimaneva, ha trovato accoglimento dalla Banca.
Il SIBC non intende continuare a negoziare soluzioni peggiorative del quadro attuale.
Nemmeno intende usare la sordità altrui per accontentarsi del "nulla di fatto”, sacrificando così le speranze di tante generazioni di colleghi, che hanno diritto ad avere un assetto di inquadramento moderno che ne riconosca finalmente i meriti.
Riteniamo non più rinviabile questo atto di chiarezza estrema.
Ci assumiamo la responsabilità di proporre una modifica dell’assetto dell’Area che a nostro avviso crea i presupposti per una grande riforma condivisa, se unito ad altri altrettanto indispensabili elementi di chiarezza sul piano retributivo e degli avanzamenti.
Il primo passo è la creazione di un Segmento autonomo, non alimentato in futuro e quindi per sua natura ad esaurimento, degli attuali Coadiutori (che, ricordiamo, hanno sostenuto uno specifico concorso per acquisire il ruolo).
Non sarebbe una "riserva indiana": questo segmento condividerebbe con gli “Specialisti di processo” le mansioni di elevata qualificazione indicate, sarebbe suscettibile di riconoscimenti economico-professionali autonomi, potrebbe concorrere al pari degli altri operativi ai diversi profili di avanzamento per Esperto e sarebbe destinatario di una quota non marginale di promozioni annue a Consigliere, previo concorso.
Il secondo passo è quello di ripartire equamente il restante personale nei Segmenti degli Specialisti di processo e Addetti di processo, che a regime costituiranno gli unici Segmenti dell’Area Operativa e che potranno avere solo parziali sovrapposizioni mansionistiche.
A nostro avviso, la composizione quantitativa dei due Segmenti dovrà muovere dalla consapevolezza che la Banca ha limitata necessità di personale con mansioni esclusivamente operative o addirittura esecutive, come testimoniano i requisiti previsti nei bandi di concorso.
Se da un lato la Banca dovrà quindi rinunciare alla desiderata “indifferenziazione mansionistica” da Vice Assistente a Primo Assistente, dall’altro vedrebbe realizzati altri obiettivi, essenziali per ogni azienda sana: valorizzare competenze, titoli, expertise maturate, requisiti di specializzazione richiesti in sede di assunzione; migliorare le prospettive di crescita attuali e quelle future del personale più giovane, interne all'Area Operativa e verso quella Manageriale; assolvere ad esigenze formative che abbraccino la vita lavorativa e favoriscano autonomia operativa e fungibilità di utilizzo nel futuro.
Questi sono i presupposti che consideriamo indispensabili per una riforma valida, che sia nell’interesse di tutti e che di tutti trovi il consenso.
Da tutti, siamo interessati ad ascoltare contributi migliorativi.
Dalla Banca, soprattutto, attendiamo una presa di posizione trasparente.
Questa Amministrazione intende proseguire il negoziato sullo schema che continua a riproporre, o intende modificarlo per valorizzare tutto il suo personale, riconoscerne i grandi meriti e favorirne la crescita sul piano professionale e formativo? Senza chiarezza, c'è solo un'inutile presa in giro nei confronti dell’intero personale Operativo.
Nell’incontro di venerdì, abbiamo ribadito, con forza, il dovere della Banca di pervenire all’accordo sul riconoscimento dell’IPCA (1,9% strutturale, con decorrenza 1° gennaio scorso), senza perseverare a volerne condizionare le sorti, legandola al contemporaneo accordo nel negoziato, tutto da scrivere, sull’efficienza aziendale.