Riforma dell'Area Operativa - Mansioni, inquadramento e stipendi bugiardi
Pubblicato in carriera _operativa · Lunedì 21 Ott 2024 · 3:15
Riforma dell'Area Operativa
Mansioni, inquadramenti e stipendi bugiardi
Per venerdì 25 la Banca ha convocato un incontro negoziale sulla riforma dell’Area Operativa (e noi abbiamo programmato un webinar aperto a tutti, dalle 13 sempre venerdì prossimo).
Dopo che l’ultima tornata di incontri ha registrato dissensi importanti rispetto al modello prospettato dalla Banca (il nostro, per lo meno), sorge legittimamente il dubbio che sia una convocazione fatta apposta per rimandare il calice amaro del riconoscimento dell’IPCA, baluardo finale di tutela delle prospettive retributive del personale, e quindi nemico giurato di questa Amministrazione.
Resta però il fatto che l’incontro sull’Area Operativa è quanto mai necessario, per evitare che il filo esile del negoziato si spezzi definitivamente.
E’ quindi un incontro che va sfruttato. Va sfruttato per fare chiarezza: continuare la manfrina non serve a nessuno.
Esempio: serve conoscere preventivamente la posizione della Banca sull’eventuale inquadramento del personale proveniente dall’IVASS, nel caso la ventilata integrazione andasse avanti. Ne parleremo presto in modo specifico, ma è inimmaginabile che da noi i colleghi debbano tirare la cinghia e fare rinunce a legittime aspettative, e poi vedersi scavalcati,
il giorno dopo, da simpatici marziani provenienti da altre Amministrazioni nelle quali, da decenni vigono tutt’altre regole.
Detto questo, bisogna trarre le conseguenze di quanto avvenuto sinora nel negoziato: un anno e passa di tentativi di racchiudere il personale operativo in due macro segmenti, non ha portato alcuna soluzione che non fosse la penalizzazione dei Coadiutori, o di tutti gli altri operativi, o di entrambe le categorie.
Il difetto originario della proposta della Banca è quello di evitare la questione di fondo: il personale operativo è oggi inquadrato in gradi bugiardi rispetto alle mansioni svolte.
E' per questo motivo che reinquadrare il personale in modo statico, prendendo a riferimento i suddetti gradi bugiardi, serve solo a legittimare e perpetuare errori che da anni (decenni) penalizzano e mortificano migliaia di colleghi.
La riforma dell’Area operativa non può nascere senza un’operazione-verità.
Coadiutori (e Principali), Assistenti (e Superiori, e Primi), Vice Assistenti, meritano tutti una ri-considerazione onesta dell’apporto lavorativo passato, presente e futuro. Partendo dalle reali mansioni (non quelle scritte nel Regolamento del personale preistorico), dall’apporto che molti danno già all’Area Manageriale, dal percorso compiuto, dalle esperienze maturate, dalle qualificazioni richieste, dal diritto di ognuno a non venire demansionato, né ora, né domani, né mai. Bisogna riscrivere una narrazione bugiarda.
Per raggiungere questo obiettivo, la ri-fondazione dell’Area operativa deve per forza contenere un ingrediente oggi sconosciuto, se non in percentuali ridicole: la possibilità di crescita. Sia in sede di reinquadramento, sia poi stabilmente, il personale operativo deve avere prospettive professionali e stipendiali coerenti con il livello del lavoro che svolge. Il ridicolo sistema per cui diventare Esperto se sei un qualunque operativo, e addirittura diventare Coadiutore se sei Assistente, è 20 volte più improbabile di diventare Consigliere se sei Esperto, deve semplicemente fi-ni-re.
Non esiste una riforma che riproponga in futuro le stesse menzogne del passato e del presente.
Se la Banca, e tutti i sindacati, partiranno da qui, sarà possibile compiere in tempi veloci una riforma di sistema apparentemente impossibile. Per migliorare il futuro del personale, e della Banca, noi siamo disponibili a parlare con tutti, anche con il diavolo. Ma non siamo disponibili a farci prendere in giro, e non ci sogniamo nemmeno di prestarci a prendere in giro il personale.