AL SEGRETARIO GENERALE DELLA BANCA D'ITALIA
Oggetto: Premi di laurea
Con la presente, il Sindacato Indipendente Banca Centrale, che rappresenta e difende gli interessi collettivi e individuali dei dipendenti della Banca d’Italia, fra i quali la piena parità di condizioni e opportunità dei lavoratori, segnala una questione di necessaria risoluzione e sulla quale chiede un confronto all’Amministrazione.
Applicazione dell’art. 136 del Regolamento del Personale della Banca d’Italia (Parte II) anche ai dipendenti titolari di lauree non indicate nell’elenco di cui all’art. 34 del Regolamento del Personale della Banca d’Italia del 1° marzo 1983
Il Regolamento del Personale definisce il quadro normativo ed economico del rapporto d’impiego, e dei connessi meccanismi di gestione del personale, al fine di valorizzare il merito e le professionalità, nonché di accrescere la motivazione e il coinvolgimento dei lavoratori.
Oggetto: Premi di laurea
Con la presente, il Sindacato Indipendente Banca Centrale, che rappresenta e difende gli interessi collettivi e individuali dei dipendenti della Banca d’Italia, fra i quali la piena parità di condizioni e opportunità dei lavoratori, segnala una questione di necessaria risoluzione e sulla quale chiede un confronto all’Amministrazione.
Applicazione dell’art. 136 del Regolamento del Personale della Banca d’Italia (Parte II) anche ai dipendenti titolari di lauree non indicate nell’elenco di cui all’art. 34 del Regolamento del Personale della Banca d’Italia del 1° marzo 1983
Il Regolamento del Personale definisce il quadro normativo ed economico del rapporto d’impiego, e dei connessi meccanismi di gestione del personale, al fine di valorizzare il merito e le professionalità, nonché di accrescere la motivazione e il coinvolgimento dei lavoratori.
Con l’incontro odierno la Banca ha proseguito l’illustrazione della propria proposta per la riforma degli inquadramenti dell’Area Operativa.
La proposta si è arricchita di ulteriori dettagli che nella sostanza confermano l’impianto “immaginato” dalla Banca e la “pericolosità” per i Lavoratori di una proposta che mira a destrutturare le garanzie che l’attuale sistema offre e a ridimensionare in termini significativi la progressione economica attualmente in vigore.
La proposta si è arricchita di ulteriori dettagli che nella sostanza confermano l’impianto “immaginato” dalla Banca e la “pericolosità” per i Lavoratori di una proposta che mira a destrutturare le garanzie che l’attuale sistema offre e a ridimensionare in termini significativi la progressione economica attualmente in vigore.
Dopo un incontro indubbiamente lontano dalle aspettative del personale, in cui ci è stato detto a chiare lettere che l’Amministrazione, ossia il Vertice dell’Istituto:
non intende aumentare le retribuzioni del personale operativo nemmeno con la riforma delle carriere (strano, per l’Area Manageriale non ebbe queste remore),
vuole assembrare tutti in un calderone mansionistico indistinto,
intende abolire gli scatti annuali,
condiziona le progressioni stipendiali, che quindi non sarebbero superiori alla situazione attuale, non solo a percorsi formativi continui, ma alla valutazione positiva del responsabile della struttura,
non intende aumentare le retribuzioni del personale operativo nemmeno con la riforma delle carriere (strano, per l’Area Manageriale non ebbe queste remore),
vuole assembrare tutti in un calderone mansionistico indistinto,
intende abolire gli scatti annuali,
condiziona le progressioni stipendiali, che quindi non sarebbero superiori alla situazione attuale, non solo a percorsi formativi continui, ma alla valutazione positiva del responsabile della struttura,