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Incontro 28 gennaio - Quali obiettivi

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Incontro 28 gennaio - Quali obiettivi

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Pubblicato in negoziato_economico · Venerdì 24 Gen 2025 · Tempo di lettura 3:45
INCONTRO DEL 28 GENNAIO - QUALI OBIETTIVI

Per martedì prossimo è stato convocato un nuovo incontro sui temi economici (formalmente, IPCA 2024 e maggiore efficienza dell’anno 2023).

Un punto fermo c'è: la Banca ha rimosso il legame che condiziona il riconoscimento IPCA all'efficienza aziendale.
L’IPCA sarà quindi certamente riconosciuta, per l’importo dovuto (1,9% strutturale) con valenza dal 1° gennaio dello scorso anno. Saranno quindi pagati a febbraio o marzo gli arretrati di 13 mesi.

L’esito dell’incontro è però incerto, e importante, per almeno tre ragioni:

  1. La Banca continua a chiedere di chiudere anche il negoziato sull’efficienza aziendale allo 0,2% (parliamo, per capirci, di 150 euro lordi su uno stipendio di 75.000 euro, ndr). Una valutazione della Banca del tutto unilaterale, non verificabile, che stride con l’impegno di tutti i colleghi. Per cercare l’accordo la Delegazione aziendale ha proposto di aggiungere 200 euro (netti, lo 0,5% lordo di uno stipendio di 75.000 euro) a titolo di maggiore credito welfare per il 2025, e poi altrettanti per il 2026. Parliamo, come ben si vede, di piccoli miglioramenti, certo non adeguati a riconoscere il lavoro crescente delle persone, per quantità e complessità.
  2. L’offerta della Banca non può essere considerata, allo stato, sufficiente, per un motivo fondamentale: sarebbe ridicolo esultare domani per un “ricatto” che viene meno (come è stato definito, a ragione), e consegnarsi dopodomani a subirne uno nuovo, e più rilevante, sull’IPCA 2025. Perché più rilevante? Per un motivo semplicissimo: a giugno 2025, oltre all’IPCA che sarà stabilita dall’ISTAT come ogni anno, scade anche il triennio rispetto al quale andrebbe riconosciuto - previa negoziato - il conguaglio degli scostamenti tra le precedenti previsioni annuali dell’ISTAT e il dato inflattivo effettivamente registrato nei tre anni trascorsi. Nei due anni per i quali esistono già i dati, gli scostamenti sono a netto favore del personale, che vanta già un “credito” del 2,2% rispetto all’IPCA erogata annualmente. Non possiamo permettere che l'unico momento di salvaguardia del potere di acquisto delle retribuzioni di tutti possa essere preso in ostaggio e sia soggetto a condizioni per il “rilascio”. Occorre serietà e rispetto per il personale!
  3. Altro tema sul quale siamo felici che tutti siano ora convinti, è la modifica del coefficiente di trasformazione per il calcolo della “lump sum”. (Per i più giovani: la lump sum è una sorta di miniliquidazione a fine carriera, per i post 93 aderenti al Fondo Complementare. Il suo ammontare è basato su una formula che mediamente attribuisce una somma pari circa a un anno di retribuzione; gli ante 93 hanno una liquidazione pari a 3 annualità dell’ultima retribuzione, ndr). Il tema non è nuovo: per input di SIBC, CISL, CIDA, CGIL, DASBI, FABI e UIL, campeggia già nella dichiarazione a verbale dell’accordo 2020: “i Sindacati firmatari dichiarano che l’introduzione dell’istituto della Lump Sum rappresenta un primo passo in direzione dell’equità intergenerazionale e non esaurisce la necessità di procedere a progressivi miglioramenti al fine di avvicinare quanto più possibile i diversi trattamenti all’interno della Banca. Nel prosieguo dei negoziati intendono pertanto incrementare il coefficiente di trasformazione al fine di garantire trattamenti almeno pari a quelli previsti dall’art. 20 R.T.Q. all’atto della cessazione.” Se ora anche la Banca, come ha già dichiarato all’incontro negoziale di inizio settimana, accetterà che “verso fine anno” si avvi un negoziato per discutere di questo (“ma prima dateci il tempo di fare i calcoli”, cit. della Delegazione aziendale…) è sicuramente un bene. Ma di avvii di negoziati sono lastricate le vie che portano… al nulla di fatto. Mai fidarsi di un’Amministrazione specializzata nella “svendita” di avvii di negoziati, che tanto non le costano nulla. A noi, e immaginiamo a tutto il personale non incline alla credulità, non interessa tanto che un negoziato si avvii: interessa che il negoziato si concluda, e si concluda positivamente.

Per tutte queste ragioni, pensiamo che l’incontro di martedì sia un incontro importante, rispetto al quale invitiamo tutti i colleghi a supportare l’azione sindacale in ogni modo!


Sindacato Indipendente Banca Centrale
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