Assunzioni e avanzamenti 2024: il ricatto
Pubblicato in organici · Mercoledì 22 Nov 2023 · 3:15
Informativa sugli organici
Assunzioni e avanzamenti 2024: il ricatto
Con il consueto ritardo, la Banca ha fornito la documentazione relativa all'incontro sugli organici che si terrà venerdì. Se è una tattica per impedire tanti approfondimenti possibili, è sbagliata: certi segnali non passano inosservati.
Si tratta di una manovra di segno chiaramente regressivo, a partire dal numero di assunzioni, di oltre 100 unità inferiori a quelle del 2023, con un numero ridottissimo di nuovi concorsi.
Ma come vediamo ora, la riduzione dei canali di accesso non si traduce in adeguate prospettive di avanzamento del personale.
Il segnale più clamoroso è il ricatto esplicito sulla carriera operativa (tradotto: "se non accettate la riforma delle carriere, gli spazi di avanzamento si restringono oltremodo"), con appena 26 posizioni disponibili per il grado di Coadiutore (!!), un unicum negativo nella storia della Banca d'Italia, oltre che un insulto alla professionalità di 1.287 colleghi scrutinabili.
Ricatto che si riscontra anche nei tempi biblici di percorrenza per accedere ai gradi con scrutinio di anzianità e merito, come Coadiutore Principale, Assistente Superiore e Primo Assistente.
Ricatto che si sublima con lo sberleffo del numero dei posti a Consigliere con il concorso interno (profilo amministrativo): 1 per l'intera Amministrazione Centrale, 1 per l'intera rete territoriale.
Ricatto che si completa con l'azzeramento dei posti ad Assistente per il personale tecnico-operativo (il passaggio da Operaio a Coadiutore invece non manca, uno come quello riservato agli Assistenti).
Un ricatto inaccettabile, tanto più in quanto il negoziato è bloccato per esclusiva responsabilità della Banca, che fugge dal negoziato dall'inizio di aprile, quando il tavolo di maggioranza sindacale ha consegnato formalmente una precisa proposta di riforma, rimasta a tutt'oggi senza risposta.
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A ciò si aggiunge una gestione degli organici su cui occorre interrogarsi con serietà.
Innanzi tutto, i fabbisogni dichiarati sono largamente sottostimati rispetto alle condizioni di invivibilità che ci vengono segnalate dai colleghi addetti a diverse strutture. Condizioni di ristrettezza che impattano sui diritti dei colleghi, al punto da menomare ogni possibilità di allontanarsi dalla scrivania (ferie, lavoro da remoto, altre assenze).
Inoltre, occorre chiarire alcuni fenomeni di strabismo conclamato, per cui - a fronte di un apparente equilibrio dell'ammontare complessivo - persistano squilibri strutturali cui non si pone rimedio in specifiche realtà, da anni meta di singolari "mercati delle missioni" di cui beneficiano i soliti noti.
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L'Area Manageriale, a prima vista, offre meno novità. I Direttori avranno il loro 60% di livelli l'anno, il 25% degli Esperti scrutinabili diventerà Consigliere (ma solo l'11% del totale degli Esperti, ponendo inquietanti interrogativi su cosa accadrà nei prossimi anni), l'imbuto arriva sempre nel passaggio da Consigliere a Direttore, ribadendo la divisione in due dell'Area Manageriale. Ma molto ci sarà da approfondire, anche qui, a partire dagli avanzamenti economici, ossia dai livelli. Ci troveremo infatti nella medesima situazione di quest'anno, in cui sulla carta ci saranno decine e decine di colleghi spedite al terzo anno, a meno che - sempre come quest'anno - riducendo ai minimi termini i livelli del primo anno, con buona pace della tanto decantata "meritocrazia".
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E' proprio questo il leit-motiv di questa informativa: a fronte del personale più qualificato della storia della Banca, le possibilità più ridotte. Se pensano di motivare in questo modo il personale, sono proprio su una strada sbagliata. Faglielo capire anche tu!