Secondo semestre: tempo di verifica, di Olimpiadi, di Giubileo
Pubblicato in smartworking · Mercoledì 03 Lug 2024 · 2:45
Modello di lavoro ibrido
Secondo semestre: tempo di verifica, di Olimpiadi, di Giubileo
Zitto zitto, è arrivato il fatidico “secondo semestre 2024”, periodo nel quale dovrà completarsi la prevista verifica dell’accordo sul modello di lavoro ibrido, che tiene insieme lavoro in presenza e lavoro da remoto.
Un modello che ha complessivamente funzionato bene, ma solo per coloro ai quali è stato applicato.
L’allergia della Banca a rotazioni e mobilità (previste negli accordi!) ha infatti cementato un’ingiusta “divisione” del personale. L’opposizione della Banca a riconoscere forme di compensazione per chi non ha il “diritto di scelta”, o ce l’ha dimezzato, ha poi esacerbato una situazione già non felice.
A dispetto di aspetti applicativi nel tempo migliorati, ne va citato uno che si è mosso in direzione opposta: la completa mancanza di accountability del Servizio Organizzazione, alle ragioni sottostanti, ai criteri alla base delle scelte compiute. Le apodittiche decisioni della prima “tornata” di assegnazione delle divisioni alle diverse fasce sono ora soggette ad aggiornamenti sporadici, insufficienti e comunque rigorosamente avvolti nelle tenebre.
E sì che la trasparenza è un principio cardine della buona amministrazione, ma evidentemente non è questo il caso.
Altro tema che richiama l’attenzione di tutti è la considerazione sempre più residuale riservata dalla Banca al “telelavoro”, che fino a prova contraria fa parte della normativa in vigore, e che è stato nel tempo marginalizzato in termini di possibilità di accesso, di parità di trattamento, di rispetto delle norme sui rinnovi, ecc.
Insomma, avremo molto di cui parlare. Per fortuna, il “secondo semestre 2024” si apre con una buona notizia, sia pure proveniente dall’estero. A Parigi, città che ospiterà quest’estate le Olimpiadi, i lavoratori saranno chiamati a lavorare molto più dell'ordinario da casa, per evitare di intasare i mezzi di trasporto e il centro cittadino, dove sono previsti 16 milioni di visitatori.
Roma, dal canto suo, il prossimo anno ospiterà (per tutto l’Anno) il Giubileo. Facile immaginare che afflussi turistici eccezionali ci saranno un po' in tutt'Italia. Sono previsti per l’occasione, nella sola Capitale, 35 milioni di visitatori, in una città i cui sistemi di trasporto, già in tempi ordinari, sono al collasso. Per non parlare degli ostacoli che già in vista del Giubileo affliggono la mobilità dei romani.
A Parigi, capiscono cosa succede, e prendono le scelte migliori per rendere efficiente il lavoro e la città. A Roma, chissà. Certo è che l’accordo del 2021 prevedeva anche questo, ossia la possibilità dell’Amministrazione di tenere conto di eventi eccezionali per concedere maggiori libertà di scelta.
Norma che, guarda caso, è l’altra dimenticata nel cassetto dall’Amministrazione (come le rotazioni e la mobilità), nonostante alluvioni, incendi, allarmi meteo, stati di calamità vari dei quali - sinora - il personale della Banca ha sempre dovuto farsi carico da solo.
Chissà se 35 milioni di turisti (in una città che ne conta 3!) riusciranno a far fare un salto di qualità ai nostri “gestori”.