Notizia: la banca ne fa una giusta
Pubblicato in smartworking · Mercoledì 18 Ott 2023
Notizia: la Banca ne fa una giusta
Le nuove Faq sul lavoro da remoto rispondono al Sibc e sanano un
"buco applicativo" che penalizzava i colleghi in difficoltà
Se, per una volta, la Banca “fa la cosa giusta” in materia di lavoro da remoto, non ci facciamo scappare certo l’occasione di dirlo.
Chi ci conosce sa che non risparmiamo critiche verso l’Amministrazione, ogni volta che fa di tutto per meritarle: molto spesso, quindi. Ma chi ci conosce sa anche che non siamo i professionisti del “va sempre tutto male, sempre e comunque”. La credibilità e la serietà dell’impegno sono la nostra forza, e quindi ben volentieri segnaliamo una notizia positiva, quando c’è.
La notizia è la pubblicazione delle nuove FAQ sul lavoro da remoto, che - sia pure a mesi di distanza da quando ponemmo il problema - risponde positivamente alle nostre osservazioni puntuali sul “buco applicativo” delle norme sul modello ibrido, in particolare per i casi in cui patologie di rilievo del dipendente, o dei familiari stretti, sorgono (o sussistono) in situazioni nei quali ci si trova ad aver esaurito il massimale annuale.
Un tema che avevamo sollevato formalmente già prima dell’estate (clicca qui), sollecitando una comunicazione trasparente e quindi anche "indicativa" per i gestori, in quanto la modalità di accoglimento “a tre mesi” lasciava i colleghi con lunghe patologie proprie o di familiari, in condizioni di incertezza tale da incidere negativamente sulla serenità nella fruizione delle giornate disponibili.
Ora, è stata fatta una doverosa e meritoria operazione di chiarezza e di attenzione verso diverse situazioni di oggettiva difficoltà: chi ha esaurito il massimale annuo, se in condizioni di bisogno per patologie di rilievo, o con figli piccoli, o proveniente da Filiali chiuse e ivi residente, potrà comunque fruire di un numero congruo di giornate aggiuntive da remoto in tutti i casi in cui la Direzione non dichiari questa ipotesi “insostenibile” per il proprio funzionamento.
Alleghiamo qui il documento dell’Amministrazione. Chiaramente non risolve tutti i problemi né copre tutte le fattispecie, ma con ogni evidenza indica una linea applicativa che speriamo sia seguita da altre iniziative, dalle Divisioni con minore lavorabilità da remoto a quelle che sono impedite senza motivo dal passare a livelli di lavorabilità da remoto superiori.