Ingresso IVASS in Banca d'Italia: operativi, esperti e consiglieri a rischio. Tutti contenti tranne qualcuno
Pubblicato in IVASS · Lunedì 25 Nov 2024 · 3:45
Ingresso IVASS in Banca d'Italia:
operativi, esperti e consiglieri a rischio.
"TUTTI CONTENTI TRANNE QUALCUNO"
Quando recentemente abbiamo denunciato per primi e pubblicamente il fatto che l’imminente assorbimento dell’IVASS determinerà impatti non trascurabili sul personale dell’Area Operativa e su quello dell’Area Manageriale, si è rotto il silenzio su argomento sul quale, fino a quel giorno, vigeva un omertoso riserbo.
Sollecitare una pubblica discussione su scelte gestite nelle segrete stanze dei piani alti della Banca serve a rendere i colleghi più consapevoli dei termini in cui vengono trattate certe questioni determinanti per la loro vita professionale. Siamo ben felici di continuare su questa operazione-trasparenza, che chiaramente disturba alcuni, ma che continueremo a svolgere in modo sempre più incisivo e al servizio dei colleghi.
Dell’IVASS ha parlato lo stesso Governatore, sostenendo che per svolgere le funzioni dell’IVASS non avremmo bisogno di assorbire l’IVASS, dato che in gran parte le svolgiamo già: basterebbe un “memorandum of understanding”. Salvo poi ribadire che il problema che poniamo non esiste (ma onestamente non abbiamo capito perché), basta quella premessa per azzerare la retorica di certi Sindacati secondo cui la confluenza “serve alla Banca” per avere nuova visibilità, per salvare le Filiali, forse anche per combattere la fame nel mondo e metter fine alle guerre.
Interrogarsi sulla reale portata dell’ entrata dell’IVASS in Banca d’Italia è invece un dovere.
Sarebbe un imbroglio verso i colleghi far passare questa operazione come fosse l’assunzione di 400 nuovi colleghi. E’ invece l’immissione di nuovo personale, nei gradi ai quali puntavano legittimamente tanti colleghi che stanno “sotto”, e con anzianità maggiori di tanti che quel grado ce l'hanno già, conquistato con la fatica che sappiamo.
L’assorbimento passato di altri Enti istituzionali aveva differenze sostanziali: perché i colleghi “confluiti” avevano già lo stesso contratto Banca d’Italia; perché per arrivare a Consigliere o a Direttore all’epoca si passava da una selezione concorsuale interna; perché nella compagine IVASS ci sono molti dipendenti entrati direttamente con il grado di Consigliere, o arrivati assai velocemente a quel grado, in modo del tutto sproporzionato alle colleghe e ai colleghi della Banca d’Italia.
Soprattutto, l’assorbimento passato di altri Enti non era arrivato subito dopo che soluzioni avanzate per la riforma dell’Area Operativa sono state escluse dall’Amministrazione per non “ingolfare” l’Area Manageriale, che scopriamo invece perfettamente in grado di assorbire senza batter ciglio oltre 300 nuovi colleghi, e non nel Segmento di base.
La necessità di rivedere l’inquadramento dei colleghi oggi in Banca è evidente a tutti. Almeno così pensavamo.
Abbiamo già dato conto di un’Organizzazione sindacale scesa subito in campo per dare man forte a questa ipotesi avanzata dalla Banca. Almeno, lo ha fatto pubblicamente.
Altra Organizzazione, con toni più adeguati al rango, ha supportato questo assorbimento, forte della granitica motivazione di essere “…già presente da anni in IVASS con un proprio Coordinamento, che rappresenta un numero significativo di colleghi”: evviva la faccia della sincerità.
Peggio di tutti, altra Organizzazione ancora ha utilizzato l’incontro con il Governatore sulle Filiali (!!) per denigrare chi solleva il problema degli impatti della confluenza IVASS (“siamo tutti contenti, tranne qualcuno”), e per offrire quindi “copertura sindacale” acritica alla manovra che il Vertice dell’Istituto porta avanti senza dare conto al personale.
Mai viste tante OO.SS. difendere una proposta della Banca che, paradossalmente, nemmeno il Governatore ha enfatizzato oltre modo! Non sarà mica che la risposta risiede nella voglia di sommare le rappresentatività che certe OO.SS. hanno in IVASS?
Davvero il manovratore deve continuare a manovrare indisturbato, “tranne per qualcuno”, ossia il SIBC?
Diamo atto ad altra Organizzazione sindacale, la CGIL, di aver poi evidenziato perplessità e preoccupazioni simili a quelle da noi indicate. Almeno, non saremo la sola Organizzazione “odiosa” che pone questioni legittime.
Premesso che va apprezzato l’intento della Banca di assorbire nuove funzioni istituzionali, anche se avrebbe dovuto farlo già da tempo se era utile a "salvare" la rete territoriale, ribadiamo che -a giudizio del SIBC - l’assorbimento dell’IVASS non può avere conseguenze sulle legittime aspettative di riconoscimento e di avanzamento dell’Area Operativa né su quelle di sviluppo professionale dei colleghi Esperti e Consiglieri.