Area Manageriale - ma davvero "è tutta colpa di quota 100"?
Pubblicato in carriera manageriale · Mercoledì 17 Apr 2024 · 3:30
Area Manageriale
Ma davvero “è tutta colpa di quota 100”?
Dopo aver messo in luce, la scorsa settimana, la curiosa "permutabilità" di compiti attribuiti a Consiglieri e Direttori, evidenziamo oggi - per contro - quanto forte sia la differenza tra Direttori e Consiglieri quando si tratta di riserva sulle posizioni organizzative migliori e più ambite (Capo Filiale e Vice Capo Servizio/Sede/Filiale, precluse ai Consiglieri, che viceversa devono subire la concorrenza dei Direttori sulle posizioni inferiori, alla faccia delle loro prospettive di crescita) e del trattamento economico e di carriera incomparabilmente più favorevole: stipendio decisamente più succulento e 60% di avanzamenti economici garantiti ogni anno.
Il meccanismo differenziato dei livelli tra Esperti e Consiglieri da una parte, e Direttori e Direttori Centrali dall’altra, fa sì che - paradossalmente - il sistema più garantista (solo l’1% degli scrutinati tra i Direttori non prende il livello nei primi due anni) sia anche quello più premiante in assoluto: gli avanzamenti al primo anno per i Direttori sono stabilmente superiori a quelli dei Consiglieri e di gran lunga superiori a quelli degli Esperti (per quantificare, parliamo del 26% dei Direttori con livello al primo anno nel 2023, contro il 9,9% dei Consiglieri e il 9,7% degli Esperti).
In un’area che viene spacciata come “unitaria”, i Direttori godono di un trattamento lineare e garantista, quasi fossero la parte più debole da tutelare, mentre Esperti e Consiglieri finiscono nel bosco oscuro del budget discrezionale, deciso anno per anno dall’Amministrazione.
A tal proposito, ricordiamo che il “sindacato dei dirigenti” ha recentemente sostenuto che “non esiste alcuna grande organizzazione nel mondo (non solo in Italia), che sia pubblica o privata, che riconosce i meriti senza alcun budget a tutti, ‘perché sono tutti bravi’”. Ci chiediamo allora perché a questa regola aurea possa sfuggire proprio chi l’ha imposta, coloro che dovrebbero dare l’esempio, quelli più tenuti all’accountability dei risultati... i Direttori insomma.
Ma non eravamo “tutti dipendenti”? Ah, saperlo!!!
Gli effetti di questa impostazione che regala tutta la discrezionalità – anche mansionistica - ai vertici della Banca e che favorisce i più forti li abbiamo visti in questo settennato applicativo: una crescita inusitata del calderone dei Consiglieri e degli Esperti, del 19% e del 34% (nel periodo 2017-2024) e il progressivo inaridirsi delle reali prospettive di carriera e di crescita retributiva per i gradi più bassi (al netto del “premio di reinquadramento” una tantum, al momento della firma degli accordi, valido solo per chi era in servizio all’epoca).
Per salvare se stesso dal dover rispondere di una riforma zoppicante nella logica, fallimentare e discriminatoria nei suoi risultati, il sindacato dei dirigenti – che si vanagloria di “rappresentare quella parte della Banca (i dirigenti? ndr) che ha di più a cuore l’obiettivo di far funzionare le cose sempre meglio” ("sempre meglio" perché già funzionano bene, come vediamo tutti) - ha scaricato le responsabilità… su quota 100 (sic!) ossia misure legislative di agevolazione al "pre-pensionamento".
Ha affermato, senza pudore, che “il sistema degli avanzamenti non era stato pensato (né lo poteva essere, al tempo) per le centinaia di assunzioni in seguito all’entrata in vigore di ‘quota 100’, che hanno messo in crisi l’impianto esistente allungando considerevolmente i tempi di passaggio al segmento successivo”. (volantino Cida, sic).
Di primo acchitto, ironizzando un po’, ci verrebbe da dire che i pensionamenti – che in genere riguardano persone che la carriera l’hanno già fatta - avrebbero dovuto creare spazi professionali per i più giovani, non eliderli. Ma andiamo oltre e chiediamoci, concretamente, se i numeri e gli accadimenti storici confermano la fondatezza di queste affermazioni.
Vogliamo conoscere ancora più a fondo la verità? La prossima settimana mostreremo qualche numero, per sapere davvero come stanno le cose… Come sempre (e solo) con il SIBC.