Una Banca Centrale a regola d'ARTE
Pubblicato in Procedure_di_lavoro · Martedì 28 Nov 2023 · 2:45
Una Banca Centrale a regola d'ARTE
Nei mesi scorsi abbiamo denunciato l’obiettivo che il vertice dell’Istituto persegue da troppo tempo e che spudoratamente aveva inserito nel Piano strategico 2023-25, alla voce "razionalizzazione di assetti organizzativi e processi operativi": “L’attenzione ai costi è particolarmente importante in un contesto di accresciuta attenzione dei principali flussi di reddito, e in particolare di quelli derivanti dall’attuazione della politica monetaria, sì da non incidere sulle risorse che la Banca potrà destinare allo Stato”, e supportato con l’attività di indottrinamento-formazione del Dipartimento Pianificazione, organizzazione e bilancio tesa a “Massimizzare i trasferimenti al Tesoro”, in un contesto di forte contrazione dei bilanci delle BCN dell’Eurosistema.
Non eravamo preoccupati che si finanziasse il MEF, ma che si continuasse a minare l’efficacia della Banca Centrale italiana, che fonda la sua azione sul principio di indipendenza e autonomia, anche finanziaria. Silenzio da parte del Vertice dell’istituto e, incredibilmente, anche da parte di tutte le altre sigle sindacali.
I nostri timori, purtroppo, vengono confermati ogni giorno: organici sempre più ridotti sia in periferica che in diversi settori dell’A.C., tanto da indurre i responsabili a elemosinare “prestazioni da remoto” o anche qualche missione, ma breve; budget insufficienti a svolgere le funzioni istituzionali, tanto da indurre la dirigenza a “orientare” i colleghi a rinunciare ai compensi spettanti o, nelle missioni, almeno ripiegare per i rimborsi piè di lista; attrezzature obsolete e insufficienti, come quelle mancanti nel trattamento delle banconote e delle monete, che le banche rifiutano alla clientela, inducendo la Banca a stoccarne grandi quantitativi non conformi e quindi non spendibili, anche qui a danno della regolare circolazione del contante; e tanto ancora ci sarebbe da citare sulle diverse funzioni svolte, in particolare per le depredate Filiali.
L’ultimo recentissimo capolavoro di razionalizzazione dei processi operativi è stato frettolosamente realizzato con la procedura ARTE, che oltre a mettere in grande difficoltà le Unità operative che riscontrano le richieste di accesso alla Centrale dei Rischi, sta creando seri disservizi all’utenza, in particolare a quella che intenderebbe partecipare al bando ISMEA, e gravi rischi reputazionali, legali e patrimoniali per la Banca.
Come al solito le responsabilità verranno imputate agli anelli più bassi della catena. responsabilità che vanno invece ricondotte in capo all’Alta Direzione della Banca, sempre più lontana (a dispetto della denominazione del Dipartimento) dalle reali esigenze di una seria organizzazione del lavoro e di un utilizzo delle risorse finanziarie, tecnologiche e professionali adeguate alle funzioni assegnate e restia a permettere ai colleghi di lavorare bene al servizio del Paese e non di astruse procedure. Nulla di più e nulla di meno di quel che è stato permesso, per oltre un secolo, al Personale dell’Istituto.
L’auspicio è che il nuovo Governatore scelga donne e uomini capaci di raddrizzare una rotta che sta allontanando la Banca dal dovere di servire la collettività nel modo migliore, in tutti i compiti che istituzionalmente le spettano.