Si avvicina il cambio della guardia al vertice: Squillino le trombe!
Pubblicato in varie · Lunedì 18 Set 2023
si avvicina il cambio della guardia al vertice: grandi manovre in atto
Squillino le trombe!
Udite, udite, squillano le trombe: ci vengono riportati, dai nostri osservatori nei territori nobili dell'Impero, movimenti affannosi di stuoli di cortigiani e palafrenieri.
Costoro, abbandonata al suo destino ogni altra priorità, si stanno preparando ad accogliere il nuovo vertice della nostra gloriosa istituzione, concentrati a studiare l'esatta posizione per guadagnare un posto al Sole, nulla curandosi se, per giungere allo scopo, devono calpestare tutto ciò che è loro d’intralcio. E così, mentre la Stanza del nostro Numero Uno uscente, ma ancora in carica, è tuttora occupata, assistiamo allo spettacolo in cui la classe dirigente di questa banca centrale si distingue da anni: la smodata corsa alla visibilità, nel caso specifico verso il futuro primo inquilino di palazzo Koch, ormai vicino ai blocchi di partenza.
Le dimensioni del potere concentrato in una sola persona, se questa viene per di più contornata da una «corte» servile o da un entourage compiacente, sconfinano facilmente in uno strapotere che, alla lunga, ha avvilito e mortificato le mille energie positive della nostra Istituzione. Ma noi non crediamo davvero che il nuovo Governatore voglia questo. Crediamo invece che voglia ancora vedere questa Istituzione come una Banca centrale libera, dove lavorano persone perbene, indipendenti nei giudizi, moralmente solide e leali.
Crediamo che voglia indurre i dirigenti che guiderà a ritrovare l’amore per la Banca d’Italia, amore necessario a riconquistare dignità, senso del dovere e responsabilità, valorizzando le risorse a disposizione invece di mortificarle per rifulgere di luce ancor più brillante, mettendo da parte servilismo e smanie di visibilità, eliminando barriere e frammentazioni artificiose.
E se è troppo tardi per insegnare questi valori ad adulti profumatamente pagati e teoricamente già formati per prendersi cura delle risorse messe a loro disposizione (sia chiaro, messe a loro disposizione, non di loro proprietà), ma di fatto allevati a dare e pretendere solo obbedienza, il nuovo Governatore dovrebbe investire nel futuro, individuare persone adatte, perché - ci auguriamo - non s’illuderà di poter rifondare, dall’interno, la nuova Banca d’Italia con questi campioni che l’hanno depressa.
Crediamo e auspichiamo che il nuovo Governatore si faccia con urgenza garante dei valori profondi del nostro Istituto, che si renda conto che la deriva da anni in atto mette a rischio non solo l’integrità, ma anche l’esistenza stessa della Banca d’Italia, che non può funzionare al meglio se al suo interno prevale la logica frammentaria degli interessi individuali della sua classe dirigente.
Sia ben chiaro: parliamo solo di una cerchia forse minoritaria, ma “ben posizionata”, dell’attuale classe dirigente, e ringraziamo coloro che hanno mantenuto una dignità e un’integrità anche in questi tempi cupi e oscuri: persone che silenziosamente hanno continuato a fare il proprio lavoro al servizio della collettività, invece di specializzarsi nella corsa verso il Sole.
Non ci illudiamo affatto che quanti dovrebbero sentano scossa la propria coscienza leggendo questo contributo, ammesso che abbiano tempo di leggere, impegnati come sono nel promuovere se stessi, ma siamo sicuri che almeno si riconoscano in questo fosco quadro qui descritto e che si rendano conto che sì, si rendono davvero molto ridicoli e che si, a forza di affannarsi, purtroppo ci siamo accorti anche noi di loro.