Proclamare e sabotare il "confronto costruttivo". In simultanea
Pubblicato in carriera _operativa · Venerdì 28 Giu 2024 · 3:30
Il negoziato sulla riforma delle carriere
soffre (anche) della pervicace resistenza al linguaggio della verità
Proclamare e sabotare il “confronto costruttivo”. In simultanea.
Giusto perché è bene che sappiate come vanno le cose…
Nella consapevolezza che una proposta più condivisa possibile sulla riforma della carriera operativa potrebbe rappresentare uno stimolo in più per la Banca a migliorare fortemente la sua posizione, abbiamo inviato ai tre sindacati confederali, avendo letto finalmente una loro proposta, copia delle proposte presentate dal Sibc e dalla Falbi all’Amministrazione (in calce al volantino qui linkato) che riteniamo capaci di offrire a tutti una prospettiva valida e concreta di riforma.
A distanza di poche ore, uno dei sindacati confederali (a nome di tutti e tre) ha invitato noi e la Falbi a un “confronto costruttivo” in una “riunione intersindacale”. Bene. A distanza di minuti, però, un altro di questi tre, zitto zitto, inviava una mail a un “selezionato gruppo” di colleghi operativi, rivolgendo loro un pressante e ripetuto invito a “dimettersi da Falbi e Sibc”, rei un anno fa di aver aderito alla “messa a ruolo” di un collega contrattista (proposta dalla Banca, ndr) colpevolmente inquadrato nel grado di Coadiutore (grado proposto sempre dalla Banca, ndr). Per chi se lo sta chiedendo: sì, è sempre lo stesso collega su cui avranno già scritto 27 volantini...
Lasciamo stare la labirintite provata nel leggere in simultanea due mail così “distoniche”.
Non sappiamo se un giorno faremo il callo all’ipocrisia che caratterizza, purtroppo, tanta parte del mondo sindacale in Banca. Ma sappiamo che NON ci abituiamo, e NON CI ABITUEREMO MAI, alle menzogne, agli insulti, alle mistificazioni.
Il bene dei colleghi viene prima di tutto. Il primo bene dei colleghi è la verità.
Per cui, tralasciando qui di commentare tempi e contenuti della proposta del tavolo confederale, confermiamo da parte nostra senza alcuna remora la nostra piena disponibilità al confronto e a condividere idee e proposte.
Piena disponibilità, ma nel rispetto fondamentale del principio di verità, che significa, tra mille altre cose, riconoscere che:
- la proposta di inserimento a ruolo di qualunque contrattista è fatta dalla Banca e non “da Falbi e Sibc”, così come il relativo grado viene determinato dalla Banca, e non “da Falbi e Sibc”, sulla base delle effettive mansioni che la Banca conosce, e a cui deve attenersi per ovvie ragioni legali;
- questo procedimento è lo stesso (rinforzato qui dalla prova di idoneità) approvato da tutti e per tutte le decine di ex-contrattisti in Banca, inquadrati negli ultimi anni di volta in volta Assistenti, Esperti, Consiglieri e persino Direttori!
- attribuire il grado di Coadiutore a un collega non ha “tolto il posto” a nessuno. Nessun posto a Coadiutore in più si sarebbe reso disponibile altrimenti: semplicemente il collega sarebbe rimasto a fare quel lavoro, da ultimo “contrattista” della Banca!! (salvo licenziamento)
Vedete, il negoziato sulla riforma degli inquadramenti è tanto appassionante quanto delicato, difficile, complicato. Di tutto c’è bisogno, tranne di chi - per bieco tornaconto di sigla - sceglie di continuare a far credere falsità trite e ritrite. Che negoziato si potrebbe mai fare in simile compagnia?
Porte aperte al confronto con chi, in questo momento, invece di baloccarsi a sgambettare chi negozia per tutti i colleghi, comprende l’importanza di lavorare in modo condiviso.
Sono tanti i colleghi a pensarla così, non abbiate paura di rappresentarli con correttezza.
Gli stessi colleghi non hanno bisogno di mistificazioni, ma solo di proposte sensate, coerenti, innovative e garantiste per tutto il personale operativo dell’Istituto.
Se condivise, meglio ancora.
Ma è primario interesse dei colleghi che di loro si occupino solo Organizzazioni serie: quelle che rispettano la verità dei fatti.