La riforma operativa a figure...e quella in carne e ossa
Pubblicato in carriera_operativa · Mercoledì 19 Giu 2024 · 3:30
Cosa c'è, cosa manca, cosa va corretto nella proposta della Banca
La riforma operativa a figure...e quella in carne e ossa
La proposta della Banca sull’Area Operativa è stata completata ieri nella sua esposizione: sta ora a tutti noi esaminarla, analizzarne i punti problematici, trovare soluzioni migliorative per tutti, e compatibili con la controparte (sapendo che questa non sta lì a fare beneficienza e non ha messo progressivamente ai margini il personale operativo, da trent’anni, solo per distrazione).
Il tavolo di maggioranza ritiene che la proposta della Banca rappresenti una base di discussione concreta ma presenti anche, allo stato, numerosi punti da modificare, altri da migliorare, e altri ancora da chiarire (cosa vuol fare sullo scivolo, ad esempio). Per trasparenza, diciamo la nostra, senza anticipare quello che dovrà essere prima discusso con i nostri iscritti e con i nostri alleati.
Sulla parte economica, esposta ieri con dovizia di grafici illustrativi, ma una singolare assenza di numeri e di ipotesi sottostanti, non è possibile esprimere una valutazione ponderata: l’età in cui guardavamo solo le figure l’abbiamo passata tutti da un po’, diciamo.
Sarà nostra cura, pertanto, produrre simulazioni reali, con numeri reali e ipotesi reali, per verificare e misurare la convenienza economica della proposta avanzata dalla Banca.
I punti certamente critici sono poi altri, da noi ripetuti più e più volte durante gli incontri negoziali.
Il sostanziale venir meno, nel nuovo sistema, del grado e del ruolo del Coadiutore impone una soluzione di natura diversa rispetto al mero “reinquadramento nel Segmento 2” della popolazione interessata.
Una soluzione rispettosa dei percorsi professionali e che al contempo assicuri piena salvaguardia alle legittime aspettative di tempi e quote di avanzamento del personale già oggi inquadrato nell’Area Manageriale (già in chiara sofferenza nel contesto in cui si trova) è secondo noi possibile. Sul punto, però, per evitare che i colleghi si illudano della praticabilità di soluzioni poi non possibili sul piano dei numeri, è doveroso si esprimano anche tutti gli altri sindacati, e in particolare quelli abilitati a negoziare solo per l’Area Manageriale, dal momento che la Banca oppone (anche) la loro contrarietà per escludere soluzioni improntate ad equità: cosa pensano sull’argomento? Sono disponibili a un confronto?
Sarà poi necessario affrontare le questioni relative allo sviluppo professionale del personale operativo, interno ed esterno all'Area Operativa.
In particolare, per il passaggio dal Segmento 1 al Segmento 2, è necessario mettere in campo proposte precise e incentivanti in termini di percentuali, requisiti per la promuovibilità, modalità del passaggio e compensi. Oggi, per bocca della Banca, sappiamo solo che in futuro le promozioni saranno “significativamente maggiori”: ma, come ovvio, nessuno firma contratti sugli avverbi.
Analogamente, sarà necessario quantificare e dare sostanza alle prospettive di passaggio dall’Area Operativa a quella Manageriale, che per tanti colleghi giovani andrebbe di fatto a sostituire l'attuale “concorso a Coadiutore”; prospettive che la Banca ha garantito essere ben più robuste delle attuali, in virtù del “riequilibrio” dell’alimentazione dell’Area Manageriale rispetto al canale esterno, oggi preponderante.
Tutti temi, compresa una più adeguata quantificazione della “dinamica aggiuntiva” legata alla formazione, e precisi chiarimenti sul suo grado di certezza, che necessitano di uno sforzo serio per presentare alla Banca idee concrete, forti di una condivisione più che ampia all’interno del personale dell’Area.
Il SIBC, insieme alla FALBI, definirà proposte chiare su tutti i punti cruciali, come nostro dovere nei confronti di tutti i colleghi che ci assegnano la maggioranza rappresentativa del personale operativo. Per quanto ovvio, ripetiamo la nostra disponibilità inesausta a confrontarci non soltanto con tutti i colleghi, come facciamo costantemente e con infinita gratitudine per le sollecitazioni che ci regalano, ma anche con le altre Organizzazioni eventualmente interessate a finirla con gli insulti e a sottoporre alla Banca una proposta forte, realizzabile e vantaggiosa per tutti.