L’ora zero
Pubblicato in orario_di_lavoro smartworking · Lunedì 31 Lug 2023 · 6:45
L’ora zero
- "I giovani devono socializzare"
- GSP: indennità soluzione obbligata
- Flessibilità individuali (a scadenza)
- Il finto decentramento del 12/120
- Il grilletto facile di Stranamore
La riunione della Commissione Banca-Sindacati sullo stato di applicazione del modello ibrido ha offerto spunti interessanti: paradossalmente, specie dove sono mancate le risposte alle domande, tanto era l’imbarazzo dei rappresentanti della Banca.
Cominciamo dai temi su cui GEP ha proferito verbo.
LA PERCENTUALE-OBIETTIVO Tra i pochi dati centellinati che l’Amministrazione ha concesso, quello sull'utilizzo complessivo dice che da gennaio a maggio 2023, la percentuale delle giornate lavorative da remoto a livello di Istituto è stata il 35%: di fatto, la percentuale-obiettivo che nei vari “libri bianchi” la Banca aveva indicato come ottimale a livello di Istituto (comprese le strutture dove per forza il lavoro da remoto è minimo). Questo, se non altro, toglie alibi alla bava alla bocca di alcuni Alti Dirigenti presi da scompensi nervosi quando sentono parlare di lavoro da remoto.
LA SOCIALIZZAZIONE E I GIOVANI Nonostante tutto, la Banca ha elogiato il modello (pensa se non gli piaceva, ndr), subito evidenziando però la permanenza del drammatico problema della socializzazione (che i Vertici della Banca d’Italia considerano tema largamente prioritario rispetto all'impatto ambientale e al cambiamento climatico). Problema che la Banca avverte in particolare per i più giovani e i neo assunti, al punto da immaginare, per il futuro, un divieto di alcuni mesi per i nuovi assunti di accedere al lavoro da remoto (!!!).
Ci siamo presi la briga di far notare, agli scienziati che avevamo davanti, che la possibilità e la quantità di giornate di lavoro da remoto sono oggi, per molti ragazzi/e che già hanno un lavoro, un criterio dirimente per decidere se entrare o no in Banca. Già oggi, molti di loro rifiutano l’impiego, e molti lo lasceranno a breve per non perdere il periodo di aspettativa dall’esterno, per la rigidità con la quale la Banca anti-smart si muove su un terreno che dovrebbe essere flessibile, adattivo, identicamente incentivante al lavoro - che sia esso da remoto o in presenza. Solo che alla Banca piace tanto pagare a peso d’oro colleghi già in servizio, per trasferirli a tappare i buchi: guarda caso, nei “trasferimenti con dichiarazione di disponibilità” le uniche destinazioni sono divisioni con lavoro da remoto ridotto o minimo. L’efficienza, quando si tratta di strizzare l’occhio a qualche Direttore, alla Banca non interessa.
FLESSIBILITÀ (DA CONSUMARSI ENTRO IL) Per gestire situazioni particolari, l’Amministrazione distingue tra situazioni ex L. 104 o i cosiddetti “fragili” per disposizione di legge - rispetto alle quali ha definito un iter semplificato (le persone fragili sono 122), e per le quali l'arco temporale di concessione delle misure è più lungo (sempre entro i termini di legge). Tutto il resto viene incluso in un calderone da cui possono emergere solo “situazioni eccezionali”, rispetto alle quali la soluzione proposta è sempre “temporanea”.
Abbiamo facilmente evidenziamo un punto non discutibile: il Regolamento del Personale prevede che siano oggetto di attenzione tutte le “particolari situazioni”, e “particolari” non può essere ridotto a sinonimo né di “eccezionali”, né di “temporanee” - tant'è che il Regolamento del personale fa riferimento a fattispecie “prioritarie” nell'accesso al lavoro da remoto che spesso sono (purtroppo) tutt’altro che temporanee.
E veniamo ai silenzi e ai vuoti (a perdere)
GSP: L’INDENNITA’ E' SOLUZIONE OBBLIGATA Come noto, le divisioni GSP sono state considerate a “minore lavorabilità da remoto”, decisione che abbiamo mille volte criticato perché poco coerente con la forte diversità sul territorio fra le attività svolte dai colleghi. Ma soprattutto, in corso di trattativa, il SIBC pose con forza il tema della parità di trattamento per i colleghi assegnati a quelle Divisioni, spesso per mero caso. La Banca respinse ogni richiesta di ristoro economico (indennità) o normativo (congedi aggiuntivi) con la motivazione che rotazione e mobilità erano esplicitamente previsti nell’accordo.
Abbiamo quindi chiesto quanti casi di mobilità e rotazione sono stati attuati, in 16 mesi dall’entrata in vigore del modello, per consentire ai colleghi la pari possibilità di accesso al modello ibrido. Il silenzio ha detto tutto.
Questa è la conferma matematica che le richieste avanzate da parte sindacale erano sacrosante, e la Banca ha ora il dovere, per rispetto verso i colleghi, di riconoscere i giusti ristori, perché GSP non può tramutarsi in una gabbia in cui scontare una pena ingiusta.
IL FINTO DECENTRAMENTO DEL 12/120 . Sebbene il modello attribuisca pieno potere di decisione ai Capi dei Servizi e delle Filiali, decisione specifica per ogni Divisione appartenente alla Struttura da essi guidata, la totalità delle Comunicazioni di Servizio qui disponibili evidenziano che le strutture passate alla fascia 12/120 sono TUTTE le Divisioni di TUTTI i Servizi di diversi DIPARTIMENTI dell’Amministrazione Centrale. Oltre a questi casi, si diffondono voci incontrollate, su singole Divisioni, di cui spesso gli stessi addetti restano ignari, manco ci fosse il segreto di Stato.
Per cui, alle domande:
Quante Divisioni sono passate a 12/120 senza che vi passasse tutto il Servizio?
Oppure: quanti Servizi sono passati a 12/120 senza che vi passasse tutto il Dipartimento?
Oppure: quante Divisioni di Filiale - che fanno lo stesso lavoro di quelle che a Roma sono a 12/120 - sono passate a 12/120?
La risposta è stata anche qui un silenzio imbarazzato, con palla in tribuna (“ci sembra che ci siano sempre le Comunicazioni di Servizio, richiameremo i responsabili a farlo sempre”), ma intanto anche qui il risultato pare ZERO (e che la motivazione sia "l’uniformità del Dipartimento" è stato affermato pubblicamente - come scusante - da numerosi Capi Servizio, allargando le braccia, come a dire, “avete ragione, ma tengo famiglia”).
IL GRILLETTO FACILE DEL DOTTOR STRANAMORE Perla dell’imbarazzo, il caso di una Divisione di Filiale della Campania il cui Titolare ha il grilletto facile e - usando all’impazzata l’arma del blocco totale al lavoro da remoto per singole giornate a causa di “incontri o eventi specifici” - ha paralizzato l’intera Divisione senza che sia stato programmato uno straccio di incontro o evento di qualsiasi rilievo, tanto da assentarsi dall'ufficio per buona parte del periodo. Alla domanda cosa pensa GEP di questo caso per fortuna isolato?, abbiamo percepito un imbarazzo di diversa natura: non solo “ci hai preso in castagna”, ma anche “non possiamo dire cosa pensiamo davanti a tutti, no?”.
Una prece.
In conclusione, sul piano formale l’Amministrazione ha ripetuto le promesse già non mantenute otto mesi fa: convocazione delle riunione semestrale entro sei mesi, disaggregazione dei dati per Servizi e Filiali, maggiore trasparenza informativa nel durante.
Sul merito delle questioni, invece, la Commissione è abbastanza inutile: bisogna citofonare ai piani alti dell’Amministrazione.
Per fortuna stabilimmo che l’accordo prevede una verifica del modello “nel secondo semestre 2024”. Ma nulla vieta che si correggano di comune accordo le storture più evidenti anche prima, specie se la Banca dovesse toccare con mano il rischio che perseverare nelle sue posizioni comporta un ulteriore rafforzamento del Sindacato Indipendente, unica vera difesa dei colleghi. Roba da farla correre ai ripari e fare cose giuste, prima che le manchi il terreno sotto i piedi.
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