Immaginarsi migliori - Gli inquadramenti colpevolmente trascurati
Pubblicato in carriera operativa · Lunedì 23 Ott 2023
Immaginarsi migliori
Gli inquadramenti colpevolmente trascurati: da dove partire
Per poter guardare al futuro, e immaginarsi migliore, la Banca dovrebbe partire dal guardarsi allo specchio. Riscoprire chi siamo, per sapere dove andiamo.
Guardiamo al personale dell'Istituto.
Da decenni, si entra da laureati a ogni livello, anche quelli più bassi nella gerarchia. Anche chi non lo è, ha ormai maturato un’esperienza lavorativa di assoluto rilievo, spesso raggiungendo anche significativi traguardi professionali.
Mai come oggi, quindi, livelli di istruzione, capacità professionali, attitudini lavorative sono state così omogenee all’interno del personale.
Il Regolamento del personale, in particolare nella parte II (Area Operativa) è ancorato a un mondo che non esiste più, quando ai gradi più bassi si poteva entrare con la terza media (!): salvo minimi aggiustamenti, gli inquadramenti sono ancora regolati con le frasi del Regolamento made in 1980.
La normativa vigente, quindi, confligge apertamente con la realtà dei fatti di oggi:
- confligge sul piano professionale, relegando tanti colleghi di straordinarie capacità in ambiti mansionistici modesti;
- confligge sui tempi di carriera, imponendo agli stessi colleghi una “trafila” temporale per gli avanzamenti, specie interni all’area operativa, che aveva senso quando bisognava “compensare” con l’esperienza interna i mancati studi esterni; oggi, invece, è solo una penalizzazione ingiustificabile;
- confligge sul piano retributivo, in quanto la forbice all’interno del personale della Banca d’Italia si è di molto ampliata rispetto agli anni ‘80, nonostante - in tutta onestà - ci sono tanti colleghi che già assolvono a compiti e mansioni pertinenti a gradi e segmenti superiori a quelli in cui si è inquadrati;
- confligge sul piano dello sviluppo professionale, in quanto non valorizza e non incentiva alcun processo formativo, leva indispensabile per eccellere in un mondo in costante e veloce cambiamento, nonché fattore decisivo di eccellenza, di cui è testimonianza ben più di gradi e segmenti puramente formali.
Per questo, con il vostro supporto il Sindacato Indipendente lavorerà affinché il nuovo Governatore abbia chiare, e affronti, le vere priorità dell’Istituto. Basta con la solfa dell’Amministrazione che continua a pre-mettere accordi di nessuna rilevanza “per toglierceli di mezzo e poterci dedicare alle carriere”. Primo, perché di mini-accordini su “la qualunque” se ne possono trovare migliaia. Ma soprattutto, perché significa non capire qual è la priorità dell'Istituto, come si coltiva il suo patrimonio più importante, da dove nasce e come si preserva la nostra eccellenza nel panorama grigio delle pubbliche amministrazioni.