CSR, le cose da non fare
Pubblicato in CSR_volantini_congiunti · Giovedì 20 Apr 2023
CSR, le cose da NON fare
In questi giorni, molti di voi hanno letto programmi, profili personali e approfondimenti delle liste che si candidano a governare la CSR per il prossimo triennio: la Lista 1 (che propone per la terza volta Omero Papi come presidente) e la Lista 2 (che propone invece Gianni Castaldi come presidente). Hanno anche letto volantini squallidi, che segnano un ulteriore imbarbarimento di quello che una volta era il sindacato di cui i dirigenti di Banca andavano fieri (ne diamo conto qui di lato).Ma restiamo sui temi: il SIBC ritiene necessario un forte cambio di indirizzo nella gestione della Cassa: per questo appoggiamo con convinzione la Lista n. 2, e invitiamo tutti i colleghi che non lo avessero ancora fatto, a votare sul sito CSR seguendo queste facili indicazioni pratiche.La qualità della squadra, e la ricchezza di esperienze che ciascuno apporterà al futuro Consiglio, è testimoniata dalle molteplici comunicazioni nelle quali i candidati della Lista n. 2 si sono concentrati sulle cose da fare, sui progetti da portare avanti. E’ il segno che si ha voglia di fare, e non solo di vincere: bene così.E’ importante anche sottolineare le cose da NON fare, sulle quali la Lista n. 2 può dare a tutti i Soci garanzie sconosciute alla Lista Papi.Primo: non inventare panzane ridicole. Ancora non si è spenta l’eco delle risate per la rivendicazione, da parte della lista Papi (n. 1) di aver introdotto l’home banking in CSR (l’home banking preesiste a Papi di almeno un decennio) o la rivendicazione del merito dell’assicurazione sui mutui in caso morte (deliberata proprio dalla presidenza Castaldi, a lui precedente).Secondo: non giocare a scaricabarile sulle truffe. Ricordate le frodi che hanno colpito (e ancora continuano!) vari correntisti CSR? Ricorderete quindi l’autodifesa di chi guida la Cassa: prima, è colpa della credulità dei soci; poi, è colpa di informazioni uscite dagli addetti di Filiale. Infine (vedi il bilancio): la Cassa non è mai stata condannata per responsabilità proprie nelle truffe (e già è un falso, data la pluralità di concorsi di colpa a cui era stata condannata). Al contrario, abbiamo ora le motivazioni della sentenza con le quali la Cassa è stata riconosciuta interamente responsabile della truffa subita da un Socio, assistito legalmente dal SIBC, per superamento del massimale giornaliero sui bonifici istantanei (!!). A chi darà ora la colpa la Cassa?Terzo: non utilizzare i portieri dei palazzi Sidief per fare volantinaggio e pressioni al voto sugli incolpevoli inquilini-colleghi-Soci. Non crediamo che i portieri di Sidief - casualmente iscritti in massa alla CISL - abbiano questo compito nel loro mansionario. Dovesse vincere la Lista 1, è ovvio che i dipendenti Sidief - sempre così "amorevoli" con tutti i colleghi che si trovano ad avere a che fare con loro - passerebbero di nuovo all’incasso col nuovo Consiglio, reclamando a ragione nuove mirabolanti modifiche statutarie a danno dei Soci. Anche no, grazie.Quarto: non lasciare nel cassetto le carte utili a difendere il personale sui fringe benefit. Nel 2018, un Socio previdente chiese un parere alla locale Agenzia delle Entrate sull’applicabilità della normativa fringe sul proprio mutuo, e l’Agenzia, rispose con un parere scritto (sia pure senza la validità di una risposta a un interpello) in cui escludeva tale applicabilità. Il Presidente Papi mostrò questa carta al CdA? No. La mostrò al Collegio Sindacale? No. La mostro all’Amministrazione della Banca d’Italia, quando dopo pochi anni divenne di drammatica attualità la tassazione a carico dei colleghi? No. Su questo, sono state rivolte domande precise al Presidente Papi, che non ha risposto a nessuna.Tantomeno ha risposto alla richiesta di chiarimenti sugli esiti della recente ispezione di vigilanza, di cui si parla in termini assai negativi. Ma qui il silenzio è eloquente: pensate che, se fosse andata bene, o anche solo benino, non avremmo avuto proclami nelle comunicazioni/volantini della CSR e di CIDA-CISL-CGIL-DASBI?Devono aver pensato che l’unica speranza che hanno di far votare la Lista 1 è che i Soci votino all’oscuro di tutto.Bisogna davvero voltare pagina: in nome della trasparenza e del confronto costante con i Soci. Per questo, invitiamo tutti a votare subito per la Lista n. 2 e Castaldi Presidente!