Convocazioni & pollaio sindacale
Lunedì 09 Set 2024
Convocazioni & pollaio sindacale
...solo una vera trasparenza sconfigge gli inganni
Non merita di passare sotto silenzio l’inusuale modalità di convocazione su efficienza aziendale e IPCA. Saranno occupate due giornate: nella prima, un’oretta o due al mattino, il Servizio Organizzazione informerà tutti i sindacati insieme sui dati elaborati; nella seconda, partirà il negoziato (con le consuete regole di maggioranza e minoranza).
Inspiegato il motivo di questa novità. Ce ne vengono in mente un paio:
- è un atto di deferenza (sudditanza) verso il vero potere forte della Banca in questi ultimi anni (i vertici del Servizio Organizzazione), per cui gli si evita l’incomodo di passare l’intera giornata a ripetere più volte la filastrocca, n volte a n sindacati;
- è una nuova modalità di svolgimento degli incontri: informazioni a tutti insieme, poi il negoziato a chi tocca.
Pur temendo che la ragione vera sia la prima, speriamo nella seconda.
Chi è addentro alle dinamiche sindacali, penserà: ma non vi conviene, siete tavolo di maggioranza, venite prima degli altri!
Vero, ma converrebbe molto ai colleghi, però!
Pensate, ma è solo un esempio, al negoziato sulla riforma dell’Area Operativa. Sono mesi (anni, in realtà) che esiste una doppia (se non tripla) narrazione degli incontri, dalla quale i colleghi vengono non poco frastornati (e fuorviati) per l’assordante scampanare di volantini che raccontano verità tra loro inconciliabili.
Noi, che disonesti non siamo, siamo ogni volta arrovellati da un dubbio amletico:
- è il tavolo di minoranza (la Triplice confederale) che produce storielle per convincere i colleghi che, se le cose non vanno, è perché il tavolo di maggioranza è brutto, cattivo, “se ne frega dei Coadiutori” (quando parlano ai Coadiutori) o “pensa solo ai Coadiutori” (quando parlano a tutti gli altri)... - insomma, bassa propaganda che punta su bassa resilienza intellettuale; oppure
- è la Banca che fa il gioco del divide et impera, nel quale è maestra, e racconta A al primo tavolo, B al secondo, magari pure C al terzo, lasciando poi che i polli si becchino furiosamente nel pollaio?
Se all’incontro da tempo atteso (e incredibilmente ancora non convocato sull’argomento!) la Banca facesse un primo tempo tutti insieme, per fornire risposte in trasparenza a ogni proposta che le è pervenuta, almeno avremmo un momento di chiarezza e di verità, di cui i primi beneficiari sarebbero i colleghi. Ferma restando poi, naturalmente, la responsabilità dei diversi tavoli di valutare la situazione e assumere decisioni in un senso o nell’altro.
Almeno, però, il negoziato ripartirebbe da una base comune, non falsificabile con miseri giochetti di bottega, per definizione contrari all’interesse del personale.
Per questo, se già non bastassero tutti gli altri motivi, attendiamo ansiosamente la convocazione della Banca per il prosieguo del negoziato.