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Sventato il match-point, ora.... LA PALLA GIOCHIAMOLA NOI

Sindacato Indipendente Banca Centrale
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Sventato il match-point, ora.... LA PALLA GIOCHIAMOLA NOI

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Pubblicato in carriera _operativa · Giovedì 19 Dic 2024 · Tempo di lettura 4:15
Sventato il match-point, ora....
LA PALLA GIOCHIAMOLA NOI

L’incontro della giornata di ieri sulla riforma dell’Area Operativa ha finalmente segnato la conclusione dell’ennesima “ribollita” del progetto della Banca.

Un progetto rispetto  al quale - a quanto ci consta, anche alla luce dell’intervento a  sorpresa nel nostro webinar di ieri del Segretario Cgil - nessun sindacato offrirà disponibilità alla firma.

Tutti tranquilli, quindi? Non proprio. Che nessuno firmi questa precisa proposta della Banca, beh, ci mancherebbe pure.
Ma andrà chiarito da ognuno un punto chiave: di quanto e su cosa dovrebbe  cambiare il progetto Banca, affinché il negoziato possa riprendere, con  una fondata prospettiva di arrivare a conclusione?

Solo rispondendo a questo interrogativo potremmo capire se i negoziatori della Banca,  che vanno avanti da mesi a esporre una proposta che il SIBC ha già  bocciato formalmente e reiteratamente nel corso degli incontri, sono semplicemente accecati  dalla propria presunzione, o se hanno in mente "altri disegni", altre  aggregazioni sindacali, o baratti su altre materie, o chissà.

Riterremmo, ancora una volta, utile se tutte le Organizzazioni sindacali interloquissero in modo unitario con la Banca, almeno inviando una risposta chiara a questa “esposizione lunga 14 incontri” (cit. Martiello). Invieremo una proposta concreta a tutte le altre sigle.

Per quanto ci riguarda, la proposta formulata dalla Banca presenta criticità non risolvibili con aggiustamenti di “singoli punti” o mere “riformulazioni”:

  • occorre apportare modifiche all’impianto dell’Area, ossia al numero dei segmenti e al conseguente reinquadramento del personale in servizio.  L'impianto che uscirebbe dalla proposta Banca sarebbe unicamente  foriero di mortificazione di percorsi professionali e di fortissime  tensioni gestionali;
  • occorre ripensare le dinamiche di crescita professionale, sia all’interno dell’Area che verso quella Manageriale, sul piano delle modalità e su quello quantitativo. Dinamiche anche numericamente sparite dalla proposta della Banca, se non per la promessa risibile di essere “significativamente maggiori di oggi” (essendo oggi pressoché azzerate, si fa presto).

In assenza di tali elementi, non esisterebbero i margini per la prosecuzione del negoziato.

§§§

La Banca ha presentato nell’incontro una serie di slides promozionali, per sostenere che la migliore dinamica possibile derivante dalla propria proposta (sempre il livello ogni due anni e mai al terzo, sempre la dinamica aggiuntiva ogni 5 anni e mai oltre) sarebbe preferibile alla dinamica statica attuale.
Peccato  che l'esposizione grafica nasconda le dinamiche retributive  discrezionali che la Banca manovrerebbe a proprio piacimento, oltre a  nascondere la realtà dei futuri assunti.

Non una sola simulazione infatti,  tra le numerose presentate, è stata pensata per illustrare l’impatto  del rallentamento della progressione economica derivante da livelli “al terzo anno”, né quello della mancata dinamica aggiuntiva da formazione, né quello dei futuri livelli d’ingresso al ribasso, ecc.
Ci penseremo noi, durante le feste.

I trucchi ottici non bastano però a celare la paralisi di crescita professionale per le diverse componenti dell'Area, né criticità importanti anche sul piano retributivo.
La discrezionalità nell’attribuzione dei livelli biennali (che  sostituiranno gli odierni scatti annuali) non soltanto rappresenta la  premessa per una sostanziale e discrezionale riduzione del costo del  personale, ma rappresentano un’arma di minaccia, implicita o esplicita,  che rischia di inquinare il clima di lavoro nell’Area Operativa come e  più di quanto avvenuto nell’Area Manageriale, dove ci sono “cuscinetti  economici” di ben altro peso. E si tratta di uno dei punti che la Banca ha dichiarato di non essere disponibile a modificare!

Questo vale, naturalmente, anche per il livellino aggiuntivo  pensato per il futuro Segmento superiore (in cui andrebbero i  Coadiutori), che invece di 2.672 euro ogni 2 anni, ne percepirebbero  3.006 (sempre, come ovvio, con l’asterisco: potrebbero arrivare ogni tre  anni!).

A margine dell’incontro, pressato sul punto dal SIBC, il Segretario generale ha fornito una rilevante novità relativa alla tempistica di integrazione Banca d’Italia-IVASS, che sarebbe attesa già all’interno della “Legge di Bilancio” in discussione in Parlamento.

Sarebbe sommamente ipocrita chiudere un negoziato sugli inquadramenti del personale di Banca, fingendo di ignorare questa variabile.
Abbiamo quindi dichiarato doveroso prevedere norme a salvaguardia del personale presente oggi in Banca, che verrebbe di fatto scavalcato da  futuri colleghi che godono di inquadramenti non allineati con quelli  del personale di Banca avente pari capacità, competenze, esperienza.

§§§

La Banca ha dichiarato di attendere ora risposte da tutte le Organizzazioni sindacali: la palla dobbiamo giocarla noi, ora.
Organizzazioni che,  essendo “rappresentative del personale”, al personale dovranno rendere  conto del proprio operato, compresa la sensatezza di continuare ad agire  separatamente davanti a chi trae solo vantaggio dal “divide et impera”.


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