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State tranquilli ....ci pensano la Banca con Cisl & Co.

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State tranquilli ....ci pensano la Banca con Cisl & Co.

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Pubblicato in Filiali · Giovedì 20 Feb 2025 ·  4:30
State tranquilli
 ....ci pensano la Banca con Cisl & Co.


State tranquilli è il mantra che la Banca diffonde, veicolato anche dai suoi “portavoce”, alle colleghe e ai colleghi della Rete periferica.
Davanti a tanta certezza, chi siamo noi per dubitare? “State tranquilli”, dunque.

Già il 19 marzo 2024, i tre Confederali, dopo il primo incontro con il Governatore, annunciavano trionfanti Buona la prima. Chissà cos’era successo al loro incontro, se inebriati si spinsero a scrivere: “ è giunto il momento di offrire a tutti i lavoratori della Banca un’alternativa alla gestione ultra ventennale dei sindacati autonomi.
E poi, venendo alle cose terrene: “Il dott. Panetta sul fronte dell’assetto organizzativo delle Filiali ha affermato che è iniziato al vertice un ragionamento per evitare altre chiusure rilanciando il ruolo delle filiali con compiti nuovi o attualmente svolti dal Centro.”
Ottime prospettive, quindi: c’era proprio da stare tranquilli.

Sei mesi dopo la Banca presenta il progetto di sotto-sviluppo della Rete Territoriale che prevede, come tutti sanno, la chiusura di 2 Filiali e la chiusura (in altre realtà) di Divisioni di vitale importanza, avviando così le relative strutture a una lenta agonia e future chiusure.
Dopo un'iniziale posa di indignazione (le scuole teatro fanno miracoli), è bastato un incontro con il Governatore e un mini-supplemento di confronto, per far tornare la tranquillità, almeno a CISL e CGIL. Poco importa che, da quel mini-confronto, nessuno dei lavoratori delle Filiali interessate abbia visto modificare di una virgola il proprio destino personale e professionale.
La CISL, folgorata dal nuovo metodo di non-confronto della Banca, il 29 gennaio 2025 affermava: “Le modifiche apportate tengono conto delle osservazioni che tutti i Sindacati hanno formulato...(?!?)”.
Insomma, state tranquilli: “… per la prima volta nella lunga storia delle modifiche organizzative, un piano approvato (??) viene modificato (???)”.
Curioso: eravamo convinti che le proposte formulate per salvaguardare la professionalità dei colleghi della rete territoriale (collaborazioni di vigilanza, nuclei, permanenza della divisione tra GSP e Segreteria) e il rispetto delle esigenze personali (creazione di uffici con tempi più dilatati per la chiusura), fossero state tutte ignorate.

Il tanto agognato giorno della convocazione per le misure di accompagnamento, il mantra State tranquilli ha fatto un salto di qualità: da parole vuote a risultati concreti.
Il primo è che la CGIL ha subito cestinato la lunghissima lista delle criticità duramente contestate nella corso della procedura di raffreddamento e rinuncia rapidamente alla sua proverbiale qualità “esterna” di lotta.
Il secondo è che la CISL ha promesso un esercito di sindacalisti “…pronti alla consultazione capillare dei colleghi e delle colleghe”.
Il terzo è che Martiello gli ha regalato una bilancia: “..le misure andranno infatti bilanciate tra chi privilegia la sede di lavoro (chiusa o rimodulata) e chi il mantenimento del percorso professionale”. Chiaro? Anche chi è in una Filiale “rimodulata” dovrà scegliere: o la residenza, o il percorso professionale.
Far passare questo aut-aut aziendale come un’acquisizione e una “disponibilità” indica un fenomenale stato di tranquillità zen (salvo non sia un modo di turlupinare i colleghi, ma questo lo escludiamo, giusto?).

Rassicurante, al solito, la CISL: arriverà una “fase di consultazione e ascolto in cui nessuno verrà forzato ad accettare una soluzione piuttosto che un’altra soprattutto in tema di mobilità”.  
Chiosa giuliva la CGIL: evitando azioni drastiche. Insomma, niente spargimento di sangue. Aggiungendo, qualunque cosa significhi in italiano, una frase sibillina: “Ove necessario, si cercherà di accontentare le richieste di chi desidera spostarsi volontariamente”.
Più tranquilli, adesso?

Se però vi state chiedendo perché in passato le chiusure erano attuate con tempi rispettosi delle esigenze individuali, mentre ora - che abbiamo gestioni “umanocentriche” – si vuole chiudere senza dar tempo di riorganizzare la vita di decine di famiglie, e si vuole pre-chiudere parlando di “sviluppo della rete”...
… se volete preservare sia la residenza sia il lavoro nel quale avete investito, senza dover scegliere tra i due come vi intimano Banca & CISL, per cui il fatto che sia solo “preservata la privacy delle lavoratrici e dei lavoratori” (copyright CGIL) suona un tantinello beffardo…
… e se i messaggi che alcuni rappresentanti CGIL stanno diffondendo su mirabili misure di sostegno migliorate vi sembrano in lieve contraddizione con quanto scriveva di recente un altro sindacato (uh che strano, si chiamava anche quello CGIL) sul rischio che fossero invece “molto peggiorative per i colleghi coinvolti”...

Ecco, se pensate cose così e quindi troppo tranquilli non state, allora è il momento di dire basta alla disinformazione a danno dei lavoratori.

Ancora una volta esortiamo i colleghi ad aderire massicciamente allo sciopero. Se non ci ribelliamo ora siamo destinati a subire sempre con maggiore frequenza questo approccio arrogante e indifferente della Banca.
Tranquilli, qui ci sono solo la Banca e “certi” Sindacati.


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