Logo o immagine
Questo sito utilizza i cookie necessari e cookie di performance per migliorare la tua esperienza di navigazione. Non raccogliamo tramite i cookie nessun dato personale o di tracciabilità. Puoi rifiutare l'uso dei cookie di performance cliccando "Rifiuta". Se accetti condividi la nostra privacy policy, che rispetta il GDPR.

Leggi la nostra Privacy Policy
Vai ai contenuti

Odiosi e invasivi. Meglio la Banca. Perchè la normalità in Banca è scandalosa

Sindacato Indipendente Banca Centrale
Salta menù

Odiosi e invasivi. Meglio la Banca. Perchè la normalità in Banca è scandalosa

sibc_raccolta comunicazioni
Pubblicato in relazioni_sindacali · Mercoledì 04 Dic 2024 · Tempo di lettura 3:45
Odiosi e invasivi. Meglio la Banca.
Perché la normalità in Banca è scandalosa

Di solito, per prevenire gastriti, acidità di stomaco e attacchi d'ansia, non leggere i volantini sindacali (o almeno, non leggerli tutti), è una scelta di rara efficacia.
Nelle  ultime settimane, però, leggere "tutto di tutti" sarebbe stato il modo  migliore per aumentare la consapevolezza sul contesto in cui lavoriamo.
E’ successo che abbiamo dato scandalo, per aver chiesto tre cose che in un mondo normale sono banali:
  • un tavolo unitario per le riforme;
  • trasparenza delle posizioni di ognuno sulle proposte avanzate;
  • salvaguardia del personale di Banca di fronte all'imminente integrazione con IVASS.

Risultato: siamo messi all'indice, perché disturbare il manovratore non è mai privo di conseguenze.

E’ infatti uno  scandalo, in questa Banca, chiedere un confronto pubblico sulla  questione dell’inquadramento di quasi 400 dipendenti dell’assorbenda  IVASS, che hanno la caratteristica di avere in media  gradi assai più elevati dei nostri, ma livelli stipendiali inferiori. La  scelta di "come inquadrare" in Banca questi futuri colleghi rischia di aggravare le difficoltà di sviluppo del personale  dell’Area Manageriale, e di aggiungere un ulteriore strato di cemento  armato al “soffitto di cristallo” per tutto il personale dell’Area  Operativa.

E’ uno  scandalo ragionare con la testa propria e non scodinzolare dietro quella  delle “risorse umane”, osando presentare un progetto alternativo all’ennesima versione, peraltro sempre la stessa, della proposta di Banca sulla riforma dell’Area Operativa a costo zero.

E' uno  scandalo segnalare agli amici della FALBI - che magari s’era assopita -  che la Banca ha già bocciato da mesi le modifiche proposte da FALBI-SIBC a giugno scorso.
Far finta di  niente, oltre a essere ingannevole per i colleghi, serviva alla FALBI a  rimanere nel solco della proposta aziendale, che sembra infatti  condividere.

E’ stato  quindi uno scandalo, di conseguenza, sollecitare le altre Organizzazioni  a non limitarsi a discutere sempre e solo delle proposte aziendali, e ragionare (anche) sul progetto nostro, proponendo tutte le modifiche in modo trasparente davanti ai colleghi (trasparenza? altro scandalo).

E' stato poi uno scandalo proporre a tutti di svolgere incontri a tavolo unitario, così  da rispondere all'arroganza della Banca e toglierle (anche) la  possibilità di raccontare A a Tizio, B a Caio e C a Sempronio. Un tavolo  prodromico a una proposta unitaria che tenesse conto dei contributi di tutte le Organizzazioni.

Cose normalissime, e utili per i colleghi, giusto?

Bene. Di seguito la lista degli epiteti che per conseguenza ci sono arrivati da vari "attori":
odiosi
strumentali
in conflitto di interesse” (sull'IVASS... essendo gli unici sprovvisti di interessi, siamo noi in conflitto di interessi, ndr)
invasivi
fagocitanti
inefficienti
inconcludenti
infantili
arroganti
Siamo inoltre quelli che “la buttano in caciara” e che vogliono “la patente a punti”.

Ieri la FALBI ha di fatto rotto il tavolo di maggioranza, confermando quanto avevamo già capito: se  il dottor Martiello ripete da mesi la stessa proposta, è o perché vuol  perdere tempo, o perché ha già in tasca una maggioranza alternativa.  Come diceva quello, è “la seconda che hai detto”.

La  verità è che di tutte le sciocchezze sindacali e le fumisterie sui  tavoli negoziali, alle persone che lavorano non importa (giustamente) un  fico secco.
Quello che preoccupa i lavoratori della Banca d’Italia è che, al netto degli epiteti:
  • pur di non rispondere sul progetto sottoposto all’attenzione di tutti dal SIBC, si preferisce lasciare che sul tavolo negoziale della riforma ci sia la sola proposta della Banca
  • non c’è risposta neppure all’appello di salvaguardare il personale dell’Istituto per evitare possibili penalizzazioni conseguenti all’ingresso di 400 persone dall’esterno
  • non c’è una risposta persino alla proposta di tavolo unitario per la trattativa sulla riforma.

Dobbiamo aggiungere altro? Il personale deve salvaguardare se stesso.
E’ pericolosissimo sostenere chi preferisce fare sponda all'Amministrazione,  e per far ciò impapocchiare alchimie di maggioranze secondo  l’occorrenza. E per far questo, sacrificare principi essenziali  destinati a finire nell'oblio, davanti al prossimo spuntare di "inaspettate" convergenze.
Un film già visto, e dai disastrosi risultati.
Noi badiamo ai fatti.  Puntiamo a tutelare i colleghi. Puntiamo a garantire loro un futuro in  Banca migliore. E’ il dovere di tutti, e speriamo tutti vorranno agire  di conseguenza.


Sindacato Indipendente Banca Centrale
siamo in Via Panisperna, 32 - 00184 Roma

telefono 0647923071

mail - segreteria@sibc.it
PEC - segreteria.sibc@actaliscertymail.it
Torna ai contenuti