Le polemiche sindacali per impedire la dialettica
Pubblicato in relazioni con altri sindacati · Martedì 30 Lug 2024 · 2:45
Le polemiche sindacali per impedire la dialettica
Senza polemiche, senza peggioramenti
Voi avete voglia di altre polemiche tra sindacati? Noi per niente. Quindi non ci faremo trascinare da chi non coglie l’ironia o è allergico alla dialettica, e spara un messale allucinante di polemiche solo perché abbiamo osato cogliere la singolarità del fatto che - dopo che da due anni la Banca preannuncia ad horas di parlare di Filiali - la CGIL pubblica una precisa data di convocazione (settembre 2024), all’insaputa dei più.
Siamo noi limitati, che quando la Banca disse che delle Filiali avrebbe parlato “entro la primavera prossima” (era fine 2022), annotammo sul calendario “entro giugno 2023”. Il fuso orario del Direttorio, che la CGIL evidentemente ben conosce, impone di addizionare 15 mesi alle date dichiarate. Scacciamo quindi dalla mente l’idea malevola che questo sia l’ennesimo caso di “permeabilità informativa” dell’Amministrazione verso certe sigle sindacali.
Per il resto, confermiamo che agitare spauracchi e aumentare le preoccupazioni dei colleghi senza alcun fondamento (rischio di “significativo peggioramento” delle condizioni di chiusura) non vuol dire “non capire il problema”, come scrive la CGIL, sempre scevra da polemiche. Forse, è il contrario: conosciamo perfettamente il problema dei colleghi, che è in primis l’incertezza assoluta che su trascina da anni, senza che il Vertice abbia saputo pronunciare parole chiare né rassicuranti (in particolare l’intoccabile ex Governatore, dal momento che il nuovo florilegio di progetti di riorganizzazione è nato sotto il suo “regno”).
Far balenare anche l’ansia di peggioramenti non ha senso, se non si hanno notizie sottobanco in proposito (che quindi, a questo punto, pos-
siamo escludere... giusto?).
Ci permettiamo solo di ricordare agli amici della CGIL che quando parlano di “ulteriori peggioramenti” (quindi ce ne sono già stati...) ci confondono non poco, dal momento che - se non andiamo errati - i precedenti accordi sulle chiusure riportano la firma della CGIL stessa.
A tal punto ci confondono, che ci sfugge del tutto il parallelismo tra il SIBC e “l’attuale governo”, il che è un peccato perché quella era di sicuro la parte più interessante del volantino, essendo da sempre il ruolo di certi sindacati quello di fare politica, con gli interessi dei lavoratori ridotti a mero pretesto. avvolto da una bandiera rossa.
PS: Riguardo alle esortazioni della CGIL, confermiamo ai Colleghi che il SIBC continuerà a lavorare nell’esclusivo interesse di tutte le Lavoratrici e di tutti i Lavoratori della nostra Istituzione, anche se questo ci impedisce di fare un mischione con Sindacati che in modo carbonaro invitano i colleghi a cancellarsi dalle altre OO.SS., o con Sindacati che si alleano nell’Area manageriale con chi persegue obiettivi opposti a quanto loro fingono di rivendicare nell’Area operativa.
C'è un limite all'ipocrisia. Almeno per noi.