I FUGGITIVI DI PALAZZO KOCH - IPCA, efficienza, carriere, IVASS, polizza sanitaria, welfare, lavoro da remoto
Pubblicato in negoziati · Lunedì 09 Dic 2024 · 4:30
I FUGGITIVI DI PALAZZO KOCH
IPCA, efficienza, carriere, IVASS, polizza sanitaria, welfare, lavoro da remoto
Giorno nove di dicembre dell’anno di grazia 2024: negli ultimi 45 giorni, la Banca è riuscita a convocare una sola riunione negoziale, oltre a due di tipo informativo:
- una per dirci (due mesi dopo rispetto a quando l’avevano saputo) che Previgen ha rifiutato la proroga del contratto e bisognerà negoziare un nuovo accordo per far partire la nuova gara d’appalto;
- l'altra per consegnare dati di dettaglio sul piano di riforma della rete territoriale.
In un mese e mezzo, quindi, battuto ogni record di inefficienza negoziale, fatto ancor più provocatorio se si considera la quantità e la rilevanza delle questioni per le quali è doveroso pervenire a una conclusione all’altezza del personale dell’Istituto.
Chiediamo formalmente che la Banca convochi immediatamente le OO.SS. per il riconoscimento dell’IPCA e dirami un calendario di convocazioni serrate per affrontare tutti i temi di rilievo qui elencati.
IPCA - Fissata dall’ISTAT a inizio giugno, dopo 6 mesi la Banca ancora deve attribuire al personale dell’Istituto quanto dovuto (+1,9% strutturale sulla retribuzione). Sono infatti tenute in ostaggio somme significative (ostaggio fruttifero per la Banca, quindi) e nell’unico incontro sul tema il loro rilascio è stato condizionato, in modo arbitrario e ricattatorio, all’accettazione dell’efficienza aziendale.
EFFICIENZA AZIENDALE - Per effetto di un calcolo che la Banca si cucina nel tinello di casa propria pensando a risparmiare; di “dimenticanze” su una serie di lavori che la procedura Astra(tta) non censisce; del bizzarro calcolo che fa gravare sull’efficienza il costo dell’assunzione dei neoassunti, quest’anno l’Amministrazione vorrebbe “gratificare” i suoi dipendenti con la più bassa efficienza aziendale della storia della Banca d’Italia.
Essendo la prima a sapere che quella cifra non è rappresentativa della realtà lavorativa, la Banca pone la sua accettazione come condizione per dare l’IPCA dovuta.
RIFORMA DELL’AREA OPERATIVA - Per i più giovani: sono decenni che i più avveduti hanno capito la necessità di una riforma dell’Area Operativa. Tra i più avveduti non c’è la Banca, che ogni volta si presenta al tavolo con proposte più misere sul piano economico, penalizzanti sul piano mansionistico, eteree sul piano delle prospettive di crescita, offensive sul piano della considerazione dei colleghi dell’Area.
La mancanza di disponibilità a un confronto reale da parte della Delegazione aziendale è una posizione oltranzista che ostacola qualunque accordo, salvo naturalmente non ci sia già un accordo sottobanco con altre Organizzazioni. Da questa Banca c’è da aspettarsi di tutto.
IVASS - E’ indecoroso il fatto che l’Amministrazione voglia far passare sotto silenzio le modalità del reinquadramento di 400 persone nel nostro ordinamento, in gradi anche elevati, gradi negati da anni ai nostri colleghi dell’Area Operativa e Manageriale. Un’Area, quest’ultima, nella quale rischia di aumentare a dismisura la competizione e di allungare i tempi di crescita professionale.
Sul tema, a tutela della posizione di tutte le parti interessate, va aperto un confronto urgente.
POLIZZA SANITARIA - A proposito di urgenze: a settembre la Banca ha saputo che Previgen non era intenzionata ad accettare la proroga richiesta. Ce lo ha comunicato con calma, a novembre, salvo farci sapere che i tempi per varare un nuovo accordo sulla base del quale far partire una nuova gara d’appalto erano strettissimi. Talmente stretti che sono passati 20 giorni, e non si è visto più nessuno.
WELFARE AZIENDALE - A proposito di gare d’appalto: dal 1° gennaio ci sarà quindi un nuovo operatore e soprattutto un nuovo contratto. Cosa conterrà il nuovo contratto? Mistero. La gara si basava su un accordo (estremamente positivo) firmato a inizio anno, ma quell’accordo prevedeva punteggi aggiuntivi per l’assegnazione dell’appalto per chi avesse incluso nell’offerta dei contenuti aggiuntivi di valore. Si può sapere cosa è stato offerto? Inoltre: quali saranno le convenzioni già in essere e quali no? A meno di un mese dall’avvio del contratto, un’informativa dettagliata a tutti i colleghi appare doverosa.
MODELLO IBRIDO LAVORO DA REMOTO - A proposito di doveri: l’accordo negoziale di dicembre 2021 impone, entro il secondo semestre 2024, che sia svolta una verifica sull’applicazione del modello, al fine di rimuoverne le criticità. Poiché alcune criticità sono emerse da un pezzo, la Banca fugge pure dalla verifica. Nel frattempo, molti colleghi di Dipartimenti romani sono tuttora in attesa delle comunicazioni di servizio relative ai massimali per il 2025. Nel frattempo, i colleghi delle GSP attendono un gesto di equità rispetto a un’applicazione penalizzante dell’accordo.
A fronte di tali e tante urgenze, un solo incontro negoziale in 45 giorni rappresenta la misura dell’attenzione al personale di questa Amministrazione.
Il bello è che dicono a noi di “abbassare i toni”, poiché nelle nostre comunicazioni osiamo utilizzare l’arma dell’ironia. Ma non conosciamo toni più alti e sgradevoli di quelli di un datore di lavoro che fugge dalle responsabilità verso il proprio personale.