Filiali: la sceneggiata (finta) e lo smantellamento (vero)
Pubblicato in Filiali · Lunedì 10 Feb 2025 · 4:15
Filiali:
la sceneggiata (finta) e lo smantellamento (vero)
Il progressivo ritiro della Banca d'Italia dai servizi resi alla comunità diffusa sul territorio prosegue con determinazione pari all’irragionevolezza delle scelte adottate.
Curiosamente, tutta la sceneggiata dei gruppi di lavoro e delle task Force, delle consultazioni con le funzioni e con uno sparuto numero di rappresentanti della rete, del presunto ascolto dei rappresentanti del personale, delle presuntissime riflessioni e, infine, dell’approvazione teleguidata da parte del Consiglio Superiore, non ha spostato di più di 10 cm il piano originariamente partorito, e nemmeno di 24 ore la data già nota ai Carabinieri da mesi (prima di tutta la sceneggiata!!) per la disdetta dalle filiali da chiudere.
La nuova operazione di smantellamento della rete avvicina l'obiettivo di trasformare la Banca d'Italia in un service della BCE altamente tecnologico in materia di pagamenti ed elaborazioni statistiche. Tutto il resto, direbbe il cantante, è noia.
Si tratta di un processo che emerge con chiarezza dagli ultimi due Piani strategici dell’Istituto, e che implica il taglio sistematico delle tradizionali funzioni core svolte sul territorio: contante e vigilanza bancaria e creditizia.
Questo ci porta ad una riflessione, tutt’altro che secondaria.
NESSUNA REALTÀ DELLA RETE PERIFERICA PUO’ PIÙ SENTIRSI AL SICURO
Questo vale per le piccole come per le grandi Filiali. Figurarsi quando sfila funzioni essenziali, sostituendole con piccole toppe a colori.
Oggi altre due Filiali vengono azzerate, e con esse vengono sconvolte le vite private e professionali di tanti colleghi di cui il Vertice ignora persino i nomi. Trattati come pedine sacrificabili, pur di avere qualche pacca sulle spalle “da fuori”. Come se questo fosse un gioco da tavolo, di quelli che si fanno a Natale con gli amici, o gli esperimenti di miliardari irresponsabili (Una poltrona per due). La loro forza è nel fatto di non dover rendere conto a nessuno del risultato delle proprie scelte gestionali, né giustificare compulsive modifiche all'organizzazione, motivate in modo poco coerente.
Stessa sorte per le colleghe e i colleghi delle Divisioni Vigilanza in dismissione. Tanti i progetti per sviluppare tale professionalità, ma nessuno avrebbe immaginato un epilogo tanto misero. Il vero prologo a una futura chiusura è esattamente questa scelta di depotenziamento.
I colleghi delle segreterie e di GSP che saranno unificati sono attesi dall'incubo dell'ampliamento mansionistico (per entrambi) con una applicazione sempre più “lasca” del Regolamento del personale. Resistere ad atti illegittimi esporrà le persone a forti pressioni (o vere e proprie vessazioni) da parte del management locale, interessato a conseguire i suoi obiettivi di performance via via più stringenti.
Per il personale dell'Area manageriale, che già i numeri delle nostre analisi hanno dimostrato essere privo di adeguati sbocchi professionali in Filiale, c’è la certezza di averne domani molti meno, e per di più con la consapevolezza di dover svolgere compiti disprezzati in Banca, con immancabili conseguenze professionali ed economiche. Le Banche sono due (o più), e non comunicano tra loro.
Non si sentano al sicuro, per lo scampato pericolo, quelle Filiali regionali oggi "solo" depotenziate. Basta guardare indietro, anche in anni recenti, per rendersi conto che anche loro sono state avviate lungo un percorso di lenta eutanasia. E ad ogni tornata le incertezze professionali aumentano, come aumenteranno le distanze geografiche tra le poche Filiali superstiti che residueranno nella Rete periferica.
E paradossalmente, anche le colleghe e i colleghi delle altre 9 Filiali Capoluogo di Regione - oggi risparmiate (in un solo caso potenziata) - nel medio-lungo tempo dovranno affrontare il rischio dello spiazzamento geografico e professionale. Se è vero che un giorno ne resteranno solo due, una al Nord (Milano) e una al Sud.
Ogni riorganizzazione ha posto sempre di più i lavoratori interessati di fronte a difficoltà crescenti – geografiche, economiche, professionali - con un sempre minore sostegno da parte della Banca. D’altro canto, le stesse misure di sostegno oggi, fossero anche quelle del 2009, non sono più in grado di fronteggiare i problemi che i colleghi si troveranno ad affrontare. Nel 2009 le persone hanno scelto dove andare (con distanze minime e spesso tornando anche a casa), hanno scelto cosa fare nella nuova realtà, hanno fruito di un contesto pensionistico diverso e per l’età avanzata hanno potuto scegliere in massa per soluzioni pre-pensionistiche.
Oggi è un altro giorno!!
Un’altra realtà, molto più complessa e difficile da gestire e sopportare.
Nessuno si senta più protetto di altri. È un falso mito destinato a sconfiggere ciascuno di noi.