Carriere operativa: chi pensa cosa? E' ora di fare chiarezza
Pubblicato in carriera _operativa · Martedì 12 Nov 2024 · 2:15
Carriere operative: chi pensa cosa?
E' ora di fare chiarezza
“Troppi politici diventano parte dell’establishment. Tradiscono la loro base, tradiscono il loro mandato, in definitiva tradiscono se stessi. E’ un’industria di promesse mancate e pratiche scorrette”.
E’ una frase del prossimo Vice Presidente degli Stati Uniti, che ben si applica a chiunque abbia un dovere di rappresentanza. Merita una riflessione? Sì.
Tutti i sindacati dicono giustamente che una riforma della carriera operativa è necessaria, perché il sistema ormai non funziona più, da tempo. Non funziona per i colleghi, ancor meno funziona per la Banca, anche se chi la gestisce fa finta di niente.
La proposta dell’Amministrazione, per come è impostata, si è rivelata insufficiente per una soluzione condivisa.
La scorsa settimana abbiamo proposto noi una diversa impostazione, basata su un quadro mansionistico più ragionevole, riconoscimenti economici certi e progressioni di carriera definite e incentivanti.
Che la Banca non risponda subito, ci sta. Ci mettono una settimana a risponderti se gli chiedi che ore sono, figuratevi se la richiesta è un tantino più complessa.
Ma i sindacati? Non abbiamo chiesto di aderire acriticamente alle nostre proposte, ma di arricchirle, proporre modifiche, o proporre anche idee completamente diverse (purché fattibili: astenersi perditempo).
Finora un solo sindacato ha espresso le proprie idee, purtroppo in linea con la struttura di inquadramenti proposta dalla Banca, pur ribadendo sacrosante richieste di modifiche che la Banca ha già sonoramente respinto.
Per il SIBC è quindi necessario andare oltre e superare quell’impostazione. E’ necessario fare meglio.
Ci piacerebbe però sapere cosa pensano anche gli altri sindacati: della proposta della Banca, e di quella che abbiamo avanzato pubblicamente la scorsa settimana (per chi l’avesse persa, è qui).
Trasparenza con i colleghi imporrebbe di dichiarare le proprie idee pubblicamente. Idee che necessariamente si evolvono, con l'evoluzione di un negoziato che ha evidenziato i punti critici, ha svelato obiettivi e vincoli della Banca, ma non ha sinora valorizzato le aspettative del personale, di cui forse la più importante è che si faccia il nostro lavoro con onestà intellettuale.
Quali altre idee sono in campo, oggi?
Non vorremmo che tutto sia messo in stand-by in attesa che esploda la "mina Filiali" e quindi per qualche mese si possa fuggire dal rompicapo delle carriere.
Noi non ci rassegniamo a diventare parte di “un’industria di promesse mancate e pratiche scorrette”.