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Sindacato Indipendente Banca Centrale
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Sindacato Indipendente Banca Centrale
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E’ ancora consentito parlare dei temi reali che interessano i colleghi?
Il frastuono di inutili polemiche sindacali “serve” soprattutto a questo: a mettere in secondo piano le questioni che riguardano ognuno di voi.
Serve pure a gettare discredito sul movimento sindacale nel suo complesso, a prescindere dai torti e dalle ragioni perché non tutti hanno il tempo di analizzare e distinguere gli uni dagli altri.
I più avveduti hanno già capito che l’input arrivato da “Chissà chi” (“scrivi qualunque sciocchezza, basta che attacchi il SIBC”) è partito perché abbiamo posto questioni reali, senza fare sconti alla controparte (che dovrebbe essere controparte di tutti):

⭕ una riforma delle carriere a perdere per il personale: per i Coadiutori, per i Vice Assistenti, per gli Assistenti e chi ha maturato expertise mai riconosciute,
⭕ l’IPCA tenuta in ostaggio ed efficienza azzerata,
⭕ una riforma della rete territoriale senza costrutto, di cui ora è affiorata la punta di un iceberg ben più corposo,
⭕ il mutismo sull’impatto dell’ingresso di 400 dipendenti IVASS sulle prospettive di Esperti, Consiglieri e naturalmente di tutta l'Area Operativa.
Di solito, per prevenire gastriti, acidità di stomaco e attacchi d'ansia, non leggere i volantini sindacali (o almeno, non leggerli tutti), è una scelta di rara efficacia.
Nelle ultime settimane, però, leggere "tutto di tutti" sarebbe stato il modo migliore per aumentare la consapevolezza sul contesto in cui lavoriamo.
E’ successo che abbiamo dato scandalo, per aver chiesto tre cose che in un mondo normale sono banali:
✅un tavolo unitario per le riforme;
✅trasparenza delle posizioni di ognuno sulle proposte avanzate;
✅salvaguardia del personale di Banca di fronte all'imminente integrazione con IVASS.

Risultato: siamo messi all'indice, perché disturbare il manovratore non è mai privo di conseguenze.
Nella vita bisogna sempre fare attenzione a toni e parole, a forma e sostanza.
Anche nei volantini sindacali.

Dal volantino SIBC dopo l’incontro sulla riforma della carriera operativa:
"Ribadiamo formalmente all’Amministrazione (i colleghi lo hanno capito benissimo), che la sua proposta NON ha il consenso del SIBC.
Continuare a esporla significa voler perdere tempo, o ritenere di poter contare, alla bisogna, su una maggioranza alternativa per firmarla."
Dal volantino CISL-CGIL-UIL, dopo il medesimo incontro:
"Queste Organizzazioni Sindacali… hanno ribadito la propria disponibilità a proseguire il negoziato e hanno invitato la Delegazione aziendale a concludere quanto prima l’esposizione complessiva della proposta.
È comunque necessario discutere da subito delle proposte volte a migliorare le criticità già emerse."

Noi non vogliamo pensare male, anche se... - come diceva quello - spesso ci si azzecca.
Abbiamo trovato sorprendente che - in esito a una riunione che ha aggiunto un altro problema colossale a quelli già esistenti - si sia sentito il bisogno di offrire “disponibilità” su un negoziato che, allo stato, è imperniato sulla proposta Banca, della quale - nota bene - ci si propone solo di “migliorare” le criticità già emerse (non eliminarle, ndr).
Per riassumere l’incontro di ieri sulla riforma dell’Area Operativa e per raccontare questa Amministrazione, basterebbero le due slides più sotto commentate, o la frase che ci siamo sentiti rivolgere dalla Delegazione aziendale “voi dovete dare ai vostri iscritti la sensazione che con questa riforma ci saranno più promozioni per tutti”.
“Tu chiamale se vuoi… sensazioni”, canterebbe Battisti.

L’incontro, per il resto, ha offerto un modesto specchietto per le allodole, e numerosi e pesantissimi passi indietro per tutti, in termini di impatti della valutazione sulla retribuzione di ciascuno.

Lo specchietto per le allodole è la riduzione da 20 a 10 anni del tempo per avere il requisito di scrutinabilità per il passaggio da Segmento Addetto a Segmento Specialisti dell’Area Operativa. Come tutti sanno perfettamente, si può facilmente essere scrutinabili e rimanere fermi a vita: basta mantenere come oggi lo zerovirgola percento di promozioni annue.
Quanto dichiarato da una O.S. quest’oggi a proposito dell’integrazione dell’IVASS in Banca d’Italia fa chiarezza per due ordini di ragioni.
La prima è perché conferma il carattere carbonaro dell’operazione. Fino a quando il SIBC non ha sollevato il problema, nessuno parlava dell’argomento. Ora improvvisamente si scopre che alcuni conoscono molti particolari su questo progetto di integrazione con annessa sottoposizione del 70% del personale di Banca ai nuovi ingressi.
La seconda ragione di chiarezza è il fatto che questa O.S. propone (o comunica?) un progetto di integrazione allarmante. “Prevede” la creazione di un ulteriore Dipartimento (la crescita incontrollata di Dipartimenti e Servizi “isolati” segna la fine del modello dipartimentale e si accompagna allo scempio della rete territoriale), il “Dipartimento Assicurativo” (c’è già il nome) che a detta di quella Organizzazione “… potrà garantire sviluppi di carriera e posizioni di avanzamento dedicate”. Tenuto conto dei gradi elevatissimi di accesso, è singolare vengano previsti pure percorsi dedicati a tutela delle crescite individuali, invece di essere comparati con gli attuali colleghi di Banca, cui resta il percorso di carriera irto e complicato a cui sono già attualmente destinati.
Anche quest’anno il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’ONU nel 1999, è contrassegnato da numeri agghiaccianti: nel nostro Paese, come in molti altri Stati nel mondo.

Secondo i dati pubblicati dal Ministero dell’Interno, dal 1° gennaio e fino al 17 novembre del 2024 in Italia sono stati commessi 269 omicidi; in ben 98 casi (il 36,5% del totale) le vittime erano donne, 84 donne sono state uccise in contesti familiari o affettivi e per 51 di esse l’assassino era il partner o l’ex partner.
Di gran lunga maggiori i numeri legati alle molteplici forme che può assumere la violenza di genere: in Italia sono attivi 10.458 braccialetti elettronici di cui 4.677 per stalking. Solo a Milano e provincia, la Procura ha ricevuto oltre 6.000 denunce per violenza da parte di donne.
Quando recentemente abbiamo denunciato per primi e pubblicamente il fatto che l’imminente assorbimento dell’IVASS determinerà impatti non trascurabili sul personale dell’Area Operativa e su quello dell’Area Manageriale, si è rotto il silenzio su argomento sul quale, fino a quel giorno, vigeva un omertoso riserbo.

Sollecitare una pubblica discussione su scelte gestite nelle segrete stanze dei piani alti della Banca serve a rendere i colleghi più consapevoli dei termini in cui vengono trattate certe questioni determinanti per la loro vita professionale. Siamo ben felici di continuare su questa operazione-trasparenza, che chiaramente disturba alcuni, ma che continueremo a svolgere in modo sempre più incisivo e al servizio dei colleghi.

Dell’IVASS ha parlato lo stesso Governatore, sostenendo che per svolgere le funzioni dell’IVASS non avremmo bisogno di assorbire l’IVASS, dato che in gran parte le svolgiamo già: basterebbe un “memorandum of understanding”. Salvo poi ribadire che il problema che poniamo non esiste (ma onestamente non abbiamo capito perché), basta quella premessa per azzerare la retorica di certi Sindacati secondo cui la confluenza “serve alla Banca” per avere nuova visibilità, per salvare le Filiali, forse anche per combattere la fame nel mondo e metter fine alle guerre.
Interrogarsi sulla reale portata dell’ entrata dell’IVASS in Banca d’Italia è invece un dovere.
Non è il caso di prendersela con chi scribacchia su giornaletti di modesta importanza una serie inesauribile di dati errati e omissioni che la metà basterebbe, in un Paese normale, a levargli il patentino di giornalista.
Siamo in Italia, suvvia.

Chiediamoci invece perché viene sparata ora, non una settimana fa, o un mese fa, o quando è uscito il bilancio della Banca, la sciocchezza sullo "stipendio medio" di 149.039 euro.

Chiediamoci soprattutto perché la Banca d'Italia non interviene con un comunicato pubblico in cui spiega l'abc a rettifica per tutte le testate online che hanno ripreso l’articoletto, magari evidenziando che in Banca parecchi colleghi hanno stipendi pari a un sesto di quella somma, parecchi altri pari a un quinto, altri (più fortunati?) pari a un quarto. In Area Manageriale, "privilegiati" che non sono altro, molti hanno un terzo di quella cifra.
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