Capita a volte di leggere volantini di cui non si capisce la logica.
Il problema è nostro, sia chiaro, che modestamente saremmo convinti che le cose funzionerebbero meglio se ci si concentrasse nel “fare”, invece di indugiare in chiacchiere malmostose.
Pensiamo all’incontro odierno sul welfare aziendale, istituto nato nel 2018 con la firma preliminare di SIBC e FALBI, e definitivamente varato nel 2019 con il contributo positivo e la firma di tutte le Organizzazioni sindacali. Ora, alla prima scadenza contrattuale, stiamo negoziando acquisizioni importanti a beneficio di tutti (e in particolare delle famiglie con figli).
Il problema è nostro, sia chiaro, che modestamente saremmo convinti che le cose funzionerebbero meglio se ci si concentrasse nel “fare”, invece di indugiare in chiacchiere malmostose.
Pensiamo all’incontro odierno sul welfare aziendale, istituto nato nel 2018 con la firma preliminare di SIBC e FALBI, e definitivamente varato nel 2019 con il contributo positivo e la firma di tutte le Organizzazioni sindacali. Ora, alla prima scadenza contrattuale, stiamo negoziando acquisizioni importanti a beneficio di tutti (e in particolare delle famiglie con figli).
Figuriamoci se le cose fossero davvero così semplici: in Banca, poi...
Però, non è proprio casuale che la crescita delle retribuzioni di tutto il personale (sia pure parziale rispetto al reale andamento del costo della vita) sia coincisa con una nuova stagione di crescita del SIBC che ci ha portato, per la prima volta nella nostra storia, a diventare il secondo sindacato della Banca d’Italia.
Nei mesi scorsi, non tutti lo sanno, la Banca ha espresso più volte una forte insofferenza per il modello contrattuale, la cui prassi applicativa ormai consolidata la vincola a riconoscere nelle buste paga l’aumento dell’IPCA.
Però, non è proprio casuale che la crescita delle retribuzioni di tutto il personale (sia pure parziale rispetto al reale andamento del costo della vita) sia coincisa con una nuova stagione di crescita del SIBC che ci ha portato, per la prima volta nella nostra storia, a diventare il secondo sindacato della Banca d’Italia.
Nei mesi scorsi, non tutti lo sanno, la Banca ha espresso più volte una forte insofferenza per il modello contrattuale, la cui prassi applicativa ormai consolidata la vincola a riconoscere nelle buste paga l’aumento dell’IPCA.
Il Sindacato Indipendente non ha bisogno di farsi bello.
Il Sindacato Indipendente agisce esclusivamente nell’interesse del personale.
Questa cosa manda ai matti quelli che non sopportano il personale (ricambiati) e quelli che vorrebbero plasmarlo a propria immagine e somiglianza.
Per questo, per il SIBC è fondamentale comprendere i bisogni e le aspettative delle persone: per questo ascoltiamo con grande attenzione quello che ci dite nei webinar, o che ci scrivete nelle mail.
E da lì partiamo, ogni giorno, per cercare sempre di fare la cosa giusta: quel che i colleghi vorrebbero fare da soli, ma che da soli non hanno il potere di fare.
Per questo nascono i sindacati, e anche se alcuni ne hanno il nome ma non la sostanza, non ci dobbiamo vergognare di essere quello che siamo: un’associazione libera di persone libere che vogliono rispetto e riconoscimento per il loro lavoro, per la loro dignità, per le norme che ne regolano il rapporto di impiego.
Il Sindacato Indipendente agisce esclusivamente nell’interesse del personale.
Questa cosa manda ai matti quelli che non sopportano il personale (ricambiati) e quelli che vorrebbero plasmarlo a propria immagine e somiglianza.
Per questo, per il SIBC è fondamentale comprendere i bisogni e le aspettative delle persone: per questo ascoltiamo con grande attenzione quello che ci dite nei webinar, o che ci scrivete nelle mail.
E da lì partiamo, ogni giorno, per cercare sempre di fare la cosa giusta: quel che i colleghi vorrebbero fare da soli, ma che da soli non hanno il potere di fare.
Per questo nascono i sindacati, e anche se alcuni ne hanno il nome ma non la sostanza, non ci dobbiamo vergognare di essere quello che siamo: un’associazione libera di persone libere che vogliono rispetto e riconoscimento per il loro lavoro, per la loro dignità, per le norme che ne regolano il rapporto di impiego.