Quelle verità di troppo - arriva puntuale l'ennesimo articolo scandalistico....
Pubblicato in relazioni sindacali · Giovedì 21 Nov 2024 · 2:30
Quelle verità di troppo
arriva puntuale l'ennesimo articolo scandalistico....per silenziare il sindacato
Non è il caso di prendersela con chi scribacchia su giornaletti di modesta importanza una serie inesauribile di dati errati e omissioni che la metà basterebbe, in un Paese normale, a levargli il patentino di giornalista.
Siamo in Italia, suvvia.
Chiediamoci invece perché viene sparata ora, non una settimana fa, o un mese fa, o quando è uscito il bilancio della Banca, la sciocchezza sullo "stipendio medio" di 149.039 euro.
Chiediamoci soprattutto perché la Banca d'Italia non interviene con un comunicato pubblico in cui spiega l'abc a rettifica per tutte le testate online che hanno ripreso l’articoletto, magari evidenziando che in Banca parecchi colleghi hanno stipendi pari a un sesto di quella somma, parecchi altri pari a un quinto, altri (più fortunati?) pari a un quarto. In Area Manageriale, "privilegiati" che non sono altro, molti hanno un terzo di quella cifra.
Vedete, c’è un pattern, uno schema ricorrente. Certi articoli escono fuori sempre e solo quando la schiena dritta sindacale infastidisce qualcuno. Se diamo fastidio, di regola in Banca è perché si è detta qualche verità di troppo.
Chiediamoci quindi: quale sarà stato stavolta il peccato per il quale, con tanto di foto, vari giornaletti online pubblicano il nostro volantino che richiama la Banca a rispettare il contratto vigente sull’IPCA (particolare sventuratamente omesso, ma che importa), cioè meno del mero recupero dell’inflazione (che comprende i rialzi dei beni energetici), ben lontani da qualunque aumento reale.
Quale verità ha fatto saltare la mosca al naso tanto da spingere a una nuova campagna di delegittimazione e intimidazione a mezzo stampa?
Aver fatto saltare il giochetto preordinato sulla riforma delle carriere a perdere?
Aver svelato al personale della Banca d’Italia quello che sull’IVASS nessuno intendeva rivelare, cioè l’impatto potenziale dell’immissione nei ruoli della Banca di 400 persone?
Aver messo in luce l’incredibile silenzio di due mesi sulla mancata proroga della copertura sanitaria?
O appunto, aver denunciato il mancato rispetto del contratto per la parte relativa alle retribuzioni e all'IPCA?
Forse non è nemmeno così importante sapere la risposta giusta.
Siccome il mestiere di sindacalista, se lo si fa con onestà, è un mestiere complicatissimo, cerchiamo di semplificarci la vita basandoci su principi elementari. Diciamo la verità. Poniamo problemi seri. Proponiamo soluzioni ragionevoli. Lavoriamo con trasparenza.
Non sarà che se a qualcuno diamo fastidio, chiunque sia, è perché la verità, la serietà, la ragionevolezza, la trasparenza sono incompatibili con la sua idea della Banca d’Italia, del sindacato, della vita?
