Incontro su organici 2024

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Incontro su organici 2024

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Pubblicato in organici · Lunedì 27 Nov 2023
INCONTRO SU ORGANICI 2024
1 - Due mondi separati a confronto
2 - Quello che ha detto la Banca
3 - Quello che dice il Sibc

L’incontro su organici, assunzioni e avanzamenti 2024 ha messo a confronto due mondi separati. Uno vive la vita di tutti i lavoratori, che si arrabattano per conciliare la vita personale con un lavoro che ne prosciuga tempi ed energie, che hanno diritti diminuiti in termini di lavoro da remoto a causa della totale insufficienza nell’organico della loro struttura, che si vedono costretti a fare straordinario (e se da casa, nemmeno pagato) per non lasciare il lavoro incompiuto,  lavoratori che fanno lavori molto più qualificati di quelli previsti dalle mansioni del loro grado e che si sentono dire che di dipendenti del grado superiore la Banca non ha bisogno.
Vi è poi l’altro mondo, quello regolato dai strani algoritmi, svincolati dalla vita dei colleghi e dalla  realtà lavorativa, di cui hanno una mera presunzione di conoscenza, conoscenza che invece è approssimativa, se non colpevolmente mancante.

Il confronto tra i due mondi è stato soltanto apparente, subito vanificato dalla sottolineatura dell’Amministrazione: “non si tratta di una sede negoziale”, per cui i numerelli vergati nel decreto regio in esame erano intoccabili. Ogni volta che la realtà tentava di fare capolino in quella narrazione astratta, veniva arrestata dal definitivo “non è questa la sede” per parlarne. Verissimo, non era quella la sede per parlare della fuga della Banca dalla riforma degli inquadramenti degli operativi. Non era quella la sede per parlare della mancata verifica della  riforma 2016 dell’Area Manageriale, a 7 anni di distanza dalla sua  definizione (che prevedeva una verifica dopo 3, ma tant’è…). Nemmeno era  la sede per parlare del lavoro che si fa nelle Filiali, della loro centralità e della loro prospettiva.

Il problema è che la sede, in  realtà, non c’è. Non c’è perché in questa Banca il Vertice è abituato a  non confrontarsi sulle grandi questioni. In questa Banca alcuni  sindacati possono sperticarsi in complimenti per l'informativa (?!?) o  dedicare volantini su volantini per sostenere l'ardita tesi che un  collega va inquadrato al di sotto delle mansioni che svolge da anni (!) e  pure se supera una prova selettiva (!!), pur di non affrontare il  problema vero, ossia il sottoinquadramento pluriennale di migliaia di colleghi in termini di riconoscimento mansionistico, retributivo, di prospettive di carriera.
§§§

Per la cronaca, la Banca ci ha detto che:
  • i numeri di assunzioni e avanzamenti sono  coerenti con la pianta organica definita per il triennio, che porterà  la Banca a 7.150 dipendenti (ora siamo a ridosso delle 7.000 unità);
  • i numeri nascono dal confronto tra la funzione del personale e organizzazione con i responsabili delle strutture (pensa te…);
  • gli organici definiti coprono ben il 99% dei fabbisogni teorici (sic!!);
  • la riduzione delle posizioni a disposizione per il passaggio a Consigliere (da Coadiutore) dipende dai risultati delle prove di questi anni (scarsi, evidentemente);
  • la riduzione delle posizioni a Coadiutore dipende dal fatto che i Coadiutori sono in surplus rispetto ai fabbisogni della Banca;
  • statisticamente solo l’1% del personale dell’Area Manageriale prende il livello al terzo anno, e che la scelta di ridurre al minimo i livelli al 1° anno è “perfettamente legittima” per evitare appunto i terzi anni, è assunta dai gestori “nella loro autonomia” (la proverbiale autonomia di dire signorsì);
  • non è dato sapere oggi quale sarà la percentuale effettiva di Esperti che passerà a Consigliere nei prossimi anni, per tenere conto del tendenziale aumento della popolazione scrutinabile.

§§§

Noi lavoratori del SIBC diciamo , invece, che questa manovra sugli organici:
  • non è in grado di valorizzare il personale dell’Area Operativa,  che merita una considerazione ben superiore e generalizzata di quella  del numero esiguo di colleghi cui è concesso di superare la prova a  Esperto
  • pone una pietra tombale sulle prospettive di riforma degli inquadramenti,  se la Banca da un lato continua a impedire il reinquadramento opzionale  dei Coadiutori nell’Area manageriale, e dall’altro blocca tutti gli  altri operativi perché “i Coadiutori sono in surplus
  • la Banca può permettersi di dire di non aver bisogno di “altri Coadiutori” solo perché, da anni, moltissimi Assistenti (e Vice Assistenti!) svolgono già quelle mansioni: senza riconoscimento alcuno, e ora anche con la beffa di vedersi ridurre le possibilità di passaggio
  • fa venir meno il principale meccanismo di “riconoscimento del merito” nell’Area Manageriale,  dal momento che i livelli del primo anno, comunque modesti, saranno  depennati per impedire che un numero consistente di colleghi finisca al  terzo anno
  • il venir meno del “riconoscimento del merito” si somma al venir meno della “dual ladder”, ossia della pari dignità tra professional e manager, e al venir meno della rotazione e contendibilità degli incarichi. Ci dicano Lorsignori: cosa resta della riforma 2016?
  • non assicura, in tante strutture dell’A.C. e di Filiali anche importanti, le risorse già oggi mancanti per svolgere adeguatamente le attività al servizio della collettività
  • dimostra una paurosa mancanza di cognizione di quello che si fa nella rete territoriale,  della tensione negli organici e dei carichi di lavoro in moltissime  unità operative, nelle GSP, nelle segreterie, in vigilanza, ecc.  (mancanza di cognizione già dimostrata annualmente dagli stessi  altissimi dirigenti nel classificare le diverse Divisioni rispetto al  lavoro da remoto, creando insopportabili discriminazioni tra colleghi).

§§§

In conclusione, una manovra sul personale sbagliata, perché sbagliato è il suo presupposto: una pianta organica che parte dalla modesta conoscenza della realtà, del lavoro e dell’impegno profuso dai colleghi.
L’unico momento di verità è stata quando il Capo del Servizio SVP ha ammesso l’esistenza di “vincoli alla valorizzazione delle risorse operative, derivanti dai limiti dell’attuale quadro normativo”. Non avremmo saputo dire meglio, salvo aggiungere una domanda: chi è che da 8 mesi scappa dal confronto su una modifica migliorativa dell’“attuale quadro normativo”?


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