Liquidazione delle missioni - la Banca risponde e ... allude
Pubblicato in travel_policy · Giovedì 20 Giu 2024 · 6:00
Liquidazione delle missioni
La Banca risponde, conferma e... allude
1. Le richieste e le proposte articolate avanzate dal SIBC
Il 15 maggio scorso avevamo denunciato all'Amministrazione gli ingenti e diffusi ritardi nella liquidazione delle missioni che – già oggetto di consistenti tagli nei numeri, nei partecipanti, nelle durate e nei costi – subiscono sempre più spesso il rinvio dell’erogazione “a quando possibile”.
Fra le cause di questa situazione, avevamo indicato i carenti organici delle Segreterie e l’onerosità dei controlli sulle spese, di norma concentrati su aspetti puramente formali da cui scaturisce un florilegio di richieste, pareri, interpretazioni degni di miglior causa.
Avevamo anche proposto un ampio ammodernamento della travel policy e la razionalizzazione dei processi di controllo; più nello specifico, che fosse consentito al dipendente di viaggiare dal luogo di lavoro o dal luogo di residenza, allineandosi alle prassi BCE e azzerando la farsa degli extracosti e degli annessi adempimenti; l’introduzione di deleghe autorizzative per i capi di gruppi ispettivi; la previsione di forme di autorizzazione generale per singola missione; la reintroduzione degli acconti, a suo tempo eliminati con la promessa di una tempestiva liquidazione delle missioni; il superamento del vincolo di autorizzazione a un solo rientro mensile dall’estero.
2. La risposta della Banca: è tutto vero, ma dipende dal passato, dalla stratificazione, dagli UFO
La Banca ha risposto confermando l’esistenza dei ritardi da noi segnalati, senza rassicurare sull’idoneità quantitativa degli organici di segreteria, né fornire numeri o dati sulla situazione attuale, né indicare azioni di rimedio: “risulta evidente che i vincoli ed adempimenti lamentati derivano dall’attuale impianto normativo e non sono superabili in assenza di una revisione dello stesso” e, come emerge dalla risposta inviata al SIBC, i ritardi che i colleghi sperimentano quotidianamente sarebbero da imputare a un quadro normativo “particolarmente complesso”, conseguenza di “diversi istituti che si sono stratificati nel tempo”. La Banca liquida la riforma del trattamento di missione, realizzata nel 2014, come “una prima semplificazione” insufficiente a risolvere i problemi.
La risposta della Banca appare “lunare” e fuorviante: quando si addebitano i problemi alla “stratificazione degli istituti”, pensiamo che ci si riferisca a fenomeni avvenuti nel secolo scorso, visto che l’unico accordo significativo in tema di “missioni” di questo secolo risale a 10 anni fa e fu tutto orientato a "semplificare" le previsioni regolamentari: comportò la soppressione della diaria intera e di quella “a un terzo” mantenendo la sola diaria “a due terzi” con un bel risparmio per la Banca; sono saltati interamente gli oneri gestionali legati al rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno, avendo la Banca da allora esternalizzato questi servizi alla travel agency con la promessa che “ciò avrebbe sgravato le segreterie e migliorato la vita dei colleghi”; il contributo di viaggio per missioni all’estero è stato reso fisso e non varia più per Paese o città di destinazione, semplificando i relativi adempimenti; è stato soppresso il rimborso “a forfait” per le spese non documentate nei casi in cui il dipendente viaggi a spese proprie; sono venuti meno i controlli dovuti al collegamento fra rimborso dell’alloggio e trattamento di diaria da riconoscere; è stato pressoché precluso l’utilizzo del mezzo proprio, facendo venir meno i riscontri sui pedaggi, sui parcheggi e sulle indennità chilometriche. Non ci pareva poco, come “prima semplificazione” !
3. La situazione attuale: nulla cambia da 10 anni, ma i ritardi esplodono. Il caso ItTaxi
Oggi esiste un’unica diaria di importo distinto per grado gerarchico, e un unico contributo di viaggio; tutto il resto non c’è più o quasi. Le due pagine del Regolamento del personale che elencano le misure economiche per le missioni - semplici tabelline ed enormi spazi bianchi - non ci sembrano affatto complesse! Soprattutto, non si comprende come la Banca spieghi l’esacerbarsi dei ritardi delle liquidazioni nell’ultimo anno e mezzo, a fronte di un quadro normativo invariato da dieci anni. I potenti sistemi informatici della Banca non sono più in grado di implementare una tabellina in SAP che raccordi il grado del dipendente, l’importo del trattamento da riconoscere e i giorni di missione? Lo escludiamo. Più probabilmente, è cresciuta l’ossessione per il controllo anche dell’ovvio. Ma a che serve la stessa nota spese in Primis, firmata digitalmente dai colleghi sotto la loro responsabilità? A che servono i mille adempimenti e le mille segnalazioni che sempre più la Banca scarica sui colleghi?
In tema di adempimenti e controlli inutili, il capolavoro si è raggiunto imponendo l’app ItTaxi per la prenotazione dei taxi nelle principali città italiane: l’applicazione, foriera fin da subito di disservizi, è prima stata autoritariamente imposta, poi difesa a spada tratta pur tra mille reclami salvo, infine, comunicare informalmente agli utenti che se ne può prescindere con idonea autodichiarazione scritta di indisponibilità del servizio ItTaxi, con conseguenti controlli ossessivi sulle ricevute cartacee.
Facciamo a tal proposito sapere all’Amministrazione che l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, nel suo parere 33/2024 rilasciato il 30 maggio scorso a Roma Capitale, ha fatto emergere che nel 2023 sulla sola piazza di Roma ci sono state oltre 4 milioni di richieste di corse rimaste inevase pari al 30,26% di quelle pervenute con “valori più elevati (media 49,8%) nei mesi estivi”. Davanti a queste notizie e in vista del Giubileo 2025, per il quale è previsto l’arrivo nella capitale di 35 milioni di pellegrini, che facciamo? Continuiamo a tenere in piedi la farsa di ItTaxi e annesse autodichiarazioni fatte dai colleghi per poter presentare le ricevute cartacee al rimborso o questa almeno potremo risparmiarcela? Li sopprimiamo almeno questi controlli burocratici?
4. Arriverà un'altra semplificazione, "anche" per fluidificare il processo. E anche cos'altro?
Ci piacerebbe credere che la Banca comprenda la necessità, dopo tanti anni, di unificare e rivalutare i trattamenti di missione, fermi da lustri (al netto delle rivalutazioni monetarie), riconsiderando il rapporto costi/benefici di forme di controllo "eccessive", ma subodoriamo una manovra di altro tipo: la Banca continuerà a complicare la vita e a tenere in ostaggio le liquidazioni dovute, fino al punto che in cambio della “semplificazione” i colleghi siano disposti anche a ulteriori tagli.
La nota della Banca preannuncia laconicamente che “l’Amministrazione sta valutando un’ipotesi di semplificazione normativa del trattamento di missione (un’altra…ndr) e del processo anche con l’obiettivo di fluidificare l’attività di liquidazione”.
Anche. E anche che cos’altro?