
E’ davvero il caso di dare il benvenuto in Banca d’Italia e augurare buon lavoro alla neo Vice Direttrice Generale, Chiara Scotti, nominata ieri dal Consiglio Superiore della Banca d’Italia.
Sia chiaro: siamo convinti che anche al nostro interno (più spesso lontani da quelli papabili per grado, ndr) ci fossero colleghi con straordinarie doti di saggezza, equilibrio, competenza e capacità che avrebbero potuto ridare ricchezza e sensibilità al Direttorio attuale.
Sia chiaro: siamo convinti che anche al nostro interno (più spesso lontani da quelli papabili per grado, ndr) ci fossero colleghi con straordinarie doti di saggezza, equilibrio, competenza e capacità che avrebbero potuto ridare ricchezza e sensibilità al Direttorio attuale.

CGIL-CISL-UIL cavalcano da settimane uno scandalo inventato da loro stessi, che assume ormai connotati di una soap opera piuttosto ripetitiva.
La suddetta Trimurti ci accusa, nell’ultima puntata di ieri, di aver fatto un “accordo sottobanco” con la Banca, per l’“assunzione a Coadiutore” di un collega contrattista, con una soluzione “inedita” che non ha precedenti.
La suddetta Trimurti ci accusa, nell’ultima puntata di ieri, di aver fatto un “accordo sottobanco” con la Banca, per l’“assunzione a Coadiutore” di un collega contrattista, con una soluzione “inedita” che non ha precedenti.

Ha destato scalpore il messaggio urbi et orbi dell’Amministrazione per contenere gli straordinari e i plus orari del personale.
Premessa: gli straordinari e i plus orari (dimezzati rispetto all'era ante-Covid, perché a chi lavora da casa non vengono proprio riconosciuti) sono un onere che grava su chi si trova a dover rimediare, con lavoro eccedente, a organici paurosamente carenti, a un’organizzazione deficitaria, a una cattiva gestione e programmazione del lavoro delle strutture.
Giustamente, non pochi si sono chiesti se non si rischi così, in nome del risparmio a tutti i costi, di penalizzare la Banca d’Italia nello svolgimento dei suoi innumerevoli compiti.
Premessa: gli straordinari e i plus orari (dimezzati rispetto all'era ante-Covid, perché a chi lavora da casa non vengono proprio riconosciuti) sono un onere che grava su chi si trova a dover rimediare, con lavoro eccedente, a organici paurosamente carenti, a un’organizzazione deficitaria, a una cattiva gestione e programmazione del lavoro delle strutture.
Giustamente, non pochi si sono chiesti se non si rischi così, in nome del risparmio a tutti i costi, di penalizzare la Banca d’Italia nello svolgimento dei suoi innumerevoli compiti.

Esattamente un mese fa, il SIBC segnalava ai colleghi (e ad altre eventuali Organizzazioni sindacali) che numerosi provvedimenti di estensione del lavoro da remoto a 120 gg, previsto da normativa in tutte le strutture il cui contenuto lavorativo lo consente, contenevano una data di scadenza che ne caducava gli effetti (quasi tutti al 31 dicembre prossimo, pochissimi altri tra maggio e giugno 2024).
Segnalavamo inoltre che quasi tutti i provvedimenti si riservavano un’analisi sugli "sconquassi operativi" prodotti da cotanta libertà solo dopo la scadenza dei provvedimenti di estensione citati.
Questo, in Banca, significa solo dilungarsi in nuovi mesi di oziose indagini sul nulla e - nel migliore dei casi - riproporre a 2024 in corso ulteriori provvedimenti di estensione per la frazione d’anno residua, riparametrando i 120 giorni e disapplicando la lettera e la sostanza del Regolamento del Personale dell’Istituto.
Segnalavamo inoltre che quasi tutti i provvedimenti si riservavano un’analisi sugli "sconquassi operativi" prodotti da cotanta libertà solo dopo la scadenza dei provvedimenti di estensione citati.
Questo, in Banca, significa solo dilungarsi in nuovi mesi di oziose indagini sul nulla e - nel migliore dei casi - riproporre a 2024 in corso ulteriori provvedimenti di estensione per la frazione d’anno residua, riparametrando i 120 giorni e disapplicando la lettera e la sostanza del Regolamento del Personale dell’Istituto.

Insieme a quella per i concorsi per tre profili ICT, il SIBC offre una preparazione specialistica anche per il concorso per l'assunzione di 12 Operai di III Jr.
La preparazione sarà centrata su seminari in diretta online, con docenti specializzati negli argomenti oggetto del programma del corso.
La preparazione sarà centrata su seminari in diretta online, con docenti specializzati negli argomenti oggetto del programma del corso.

Per i Coadiutori, in barba agli impegni assunti dalla Banca nel 2016 con i firmatari di quella riforma (subito o il giorno dopo, tutti tranne il SIBC), è venuta meno qualsiasi “pari dignità” e qualsiasi “percorso parallelo” con l’equivalente segmento degli Esperti.
Al contrario, la politica perseguita dall’Amministrazione ha progressivamente mortificato il ruolo e i colleghi inquadrati, sotto innumerevoli aspetti:
L'accesso al grado, con posti ridotti e per lo più destinati a professionalità considerate “minori” (la bistrattata funzione della circolazione monetaria o compiti più complessi ma prettamente operativi) pur con una prova tra le più selettive, oltre all’eventuale mobilità con vincolo di permanenza;
Al contrario, la politica perseguita dall’Amministrazione ha progressivamente mortificato il ruolo e i colleghi inquadrati, sotto innumerevoli aspetti:
L'accesso al grado, con posti ridotti e per lo più destinati a professionalità considerate “minori” (la bistrattata funzione della circolazione monetaria o compiti più complessi ma prettamente operativi) pur con una prova tra le più selettive, oltre all’eventuale mobilità con vincolo di permanenza;

Il SIBC offre percorsi di formazione specializzata per i nuovi concorsi pubblici in Banca d'Italia nel settore ICT. Il nostro approccio si basa sulla preparazione accurata, con particolare enfasi sulla comprensione approfondita degli argomenti e sulla capacità di collegare concetti in modo organico.
I nostri corsi sono condotti da docenti universitari e hanno contribuito al successo di numerosi professionisti attualmente impiegati presso la Banca d'Italia.
I nostri corsi sono condotti da docenti universitari e hanno contribuito al successo di numerosi professionisti attualmente impiegati presso la Banca d'Italia.

La Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento che mira a trovare soluzioni sulla questione del fringe benefit applicato ai mutui concessi ai dipendenti dalle banche, e sventuratamente anche sui mutui concessi dalla Csr ai dipendenti della Banca d'Italia.