
E’ il caso di tornare sul rispetto delle regole da parte del nostro Istituto. Queste servono a tutelarne nella sostanza il futuro, insieme all’indipendenza e all’autonomia che sarebbero sancite da norme europee e da leggi nazionali.
A tal proposito, il Trattato sul funzionamento dell'UE (art. 123), lo Statuto del SEBC e quello della BCE (art. 21) vietano alle Banche Centrali persino la concessione di scoperti di conto alle amministrazioni dello Stato, agli enti regionali o locali.
La Banca d'Italia non ha bisogno di concedere scoperti di conto allo Stato. Gli trasferisce gli utili di esercizio… più le tasse. Lo fanno anche altre Banche Centrali, ma da noi, in sei anni, le risorse destinate allo Stato hanno superato i 40 miliardi di euro (quaranta miliardi), sfruttando al massimo l’effetto delle passate politiche monetarie espansive, che hanno gonfiato i bilanci del SEBC e consentito i cospicui trasferimenti allo Stato, alimentati anche comprimendo al massimo le risorse necessarie a svolgere nel modo migliore le funzioni istituzionali che la Banca ha garantito.
A tal proposito, il Trattato sul funzionamento dell'UE (art. 123), lo Statuto del SEBC e quello della BCE (art. 21) vietano alle Banche Centrali persino la concessione di scoperti di conto alle amministrazioni dello Stato, agli enti regionali o locali.
La Banca d'Italia non ha bisogno di concedere scoperti di conto allo Stato. Gli trasferisce gli utili di esercizio… più le tasse. Lo fanno anche altre Banche Centrali, ma da noi, in sei anni, le risorse destinate allo Stato hanno superato i 40 miliardi di euro (quaranta miliardi), sfruttando al massimo l’effetto delle passate politiche monetarie espansive, che hanno gonfiato i bilanci del SEBC e consentito i cospicui trasferimenti allo Stato, alimentati anche comprimendo al massimo le risorse necessarie a svolgere nel modo migliore le funzioni istituzionali che la Banca ha garantito.

Per capire dove va il mondo, e dove va la Banca d’Italia, è sufficiente analizzare i temi spinosi della modalità di lavoro e del tempo di lavoro.
Il mondo e l’Italia vanno in una direzione ben precisa.
Uno: conta il lavoro e non dove lo si fa.
Due: conta il lavoro e non la pretesa di distribuirlo per forza su cinque giorni a settimana, aventi stesso orario e stesso tutto.
Una rivoluzione, no? La possibilità di liberare tempo, o giornate dal lavoro e migliorare così le condizioni dei lavoratori era già nel pensiero di Marcuse, filosofo di scuola marxista quasi un secolo fa. Lo attua oggi, fra gli altri in giro per il mondo, anche il governo Meloni, di natura conservatore: “il governo spinge su smart working e settimana corta”, scrive pure Repubblica.
Il mondo e l’Italia vanno in una direzione ben precisa.
Uno: conta il lavoro e non dove lo si fa.
Due: conta il lavoro e non la pretesa di distribuirlo per forza su cinque giorni a settimana, aventi stesso orario e stesso tutto.
Una rivoluzione, no? La possibilità di liberare tempo, o giornate dal lavoro e migliorare così le condizioni dei lavoratori era già nel pensiero di Marcuse, filosofo di scuola marxista quasi un secolo fa. Lo attua oggi, fra gli altri in giro per il mondo, anche il governo Meloni, di natura conservatore: “il governo spinge su smart working e settimana corta”, scrive pure Repubblica.

Mettiamola così: in Banca, a certi livelli, di gente che dice (o scrive) le cose che pensa ce n’è pochina. Capita però, per uno scherzo del fato, che a furia di credersi infallibili e intoccabili, si faccia qualche errore, mettendo nero su bianco quel che non si potrebbe. I piani alti del Servizio Organizzazione, nei giorni scorsi, hanno diramato una serie di slides per stampigliare la mission aziendale nella mente dei vari sottoposti.
Vi è riportato, infatti, che uno dei punti chiave della mission aziendale è “MASSIMIZZARE LE RISORSE RETROCESSE ALLO STATO”.
Vi è riportato, infatti, che uno dei punti chiave della mission aziendale è “MASSIMIZZARE LE RISORSE RETROCESSE ALLO STATO”.

A oltre un mese dal via libera della fascia 12/120 in alcuni Servizi dell’Amministrazione Centrale, che impiegano circa 2.000 colleghi, desta sconcerto l’inattività e il silenzio di tutti gli altri.
Desta sconcerto il fatto che - alle nostre lettere - nessun Capo Servizio e nessun Direttore di Filiale ha avuto il coraggio di rispondere che no, nel suo Servizio o nella sua Filiale non è ancora possibile, per questo, quello o quell’altro motivo. Anzi, a essere precisi: l'anno scorso "è andato male" per questo o quell'altro motivo, e quindi quest'anno si riduce il massimale mensile a 8,3 gg/mese (non passare a 120 gg significa esattamente questo: ridurre rispetto al 2022!). Un po’ di coraggio, suvvia!
Desta sconcerto il fatto che - alle nostre lettere - nessun Capo Servizio e nessun Direttore di Filiale ha avuto il coraggio di rispondere che no, nel suo Servizio o nella sua Filiale non è ancora possibile, per questo, quello o quell’altro motivo. Anzi, a essere precisi: l'anno scorso "è andato male" per questo o quell'altro motivo, e quindi quest'anno si riduce il massimale mensile a 8,3 gg/mese (non passare a 120 gg significa esattamente questo: ridurre rispetto al 2022!). Un po’ di coraggio, suvvia!

Non vorremmo sembrare il grillo parlante che rovina i sogni di Pinocchio, sostenendo che non esiste "l'albero degli zecchini d'oro": tanto più che faremmo arrabbiare Pinocchio e pure il gatto e la volpe, ma siccome in Italia tutti sono Pinocchio o Gatto o Volpe, tutti si guardano bene dal dire le cose come stanno.
Visto che però nessuno vi rispetta quel poco che basta a parlare il linguaggio della verità, ci prendiamo noi l’incarico di dirvi che la “proposta concreta” sui Fringe Benefit diffusa ieri da un’altra sigla sindacale deve essere frutto di un’allucinazione pesante.
Visto che però nessuno vi rispetta quel poco che basta a parlare il linguaggio della verità, ci prendiamo noi l’incarico di dirvi che la “proposta concreta” sui Fringe Benefit diffusa ieri da un’altra sigla sindacale deve essere frutto di un’allucinazione pesante.

A settembre 2022, 9 mesi fa, noi del SIBC – primo fra tutti i Sindacati, e anche unico, fino alle ultime ore - richiamammo l’attenzione sui pericoli gravanti sui gradi inferiori della presunta “Area manageriale”, singolare agglomerato che mette insieme i Dirigenti e quelli che portano l'acqua ai Dirigenti (Esperti e Consiglieri).
Facemmo così, da soli, un’autentica verifica dell’Area manageriale, quella che era prevista nel contratto 2016 firmato da CIDA-DASBI-CISL e che gli stessi hanno "dimenticato" di pretendere dalla loro controparte. La nostra verifica era basata interamente su numeri, fatti, analisi, statistiche (ne trovate alcuni esempi nei link in alto).
Facemmo così, da soli, un’autentica verifica dell’Area manageriale, quella che era prevista nel contratto 2016 firmato da CIDA-DASBI-CISL e che gli stessi hanno "dimenticato" di pretendere dalla loro controparte. La nostra verifica era basata interamente su numeri, fatti, analisi, statistiche (ne trovate alcuni esempi nei link in alto).

Mettiamola così: finché non succede niente, tutti stanno tranquilli.
Quando invece, dopo un lavoro di tessitura paziente, spesso tenuto sotto i radar per evitare le veline e gli strilloni dei giornali, si “rischia” di fare filotto su una serie di temi di grande rilievo per il personale, allora partono le intemerate di alcune organizzazioni sindacali, perché l'imbarazzo di vedere smentite le previsioni nefaste e dimostrata la strumentalità delle continue polemiche contro il tavolo di maggioranza prevale di gran lunga sul raziocinio.
Quando invece, dopo un lavoro di tessitura paziente, spesso tenuto sotto i radar per evitare le veline e gli strilloni dei giornali, si “rischia” di fare filotto su una serie di temi di grande rilievo per il personale, allora partono le intemerate di alcune organizzazioni sindacali, perché l'imbarazzo di vedere smentite le previsioni nefaste e dimostrata la strumentalità delle continue polemiche contro il tavolo di maggioranza prevale di gran lunga sul raziocinio.

No, non crediamo sia una nuova linea di comunicazione. La linea di comunicazione aziendale è ferma e riconoscibile, come descritta dal SIBC (vedi da ultimo, qui e qui).
Potrebbe però essere una nuova linea per risparmiare. Invece di costose consulenze che magari contengono pure pareri sgraditi, meglio consulenze che arrivano gratis e numerose, al solo costo di un concorso esterno.
Con lo scritto del concorso per l'assunzione di Esperti nel campo della “Psicologia del lavoro e delle organizzazioni”, è stata infatti chiesta a qualche centinaio di candidati una consulenza su un tema molto specifico, e che - guarda caso - coincide con i timori di molti e con alcuni rumors che circolano a giorni alterni.
Potrebbe però essere una nuova linea per risparmiare. Invece di costose consulenze che magari contengono pure pareri sgraditi, meglio consulenze che arrivano gratis e numerose, al solo costo di un concorso esterno.
Con lo scritto del concorso per l'assunzione di Esperti nel campo della “Psicologia del lavoro e delle organizzazioni”, è stata infatti chiesta a qualche centinaio di candidati una consulenza su un tema molto specifico, e che - guarda caso - coincide con i timori di molti e con alcuni rumors che circolano a giorni alterni.