
Per conquistare la fiducia delle persone, siamo convinti che lo strumento migliore sia quello di parlare il linguaggio della verità. Il linguaggio della verità, peraltro, dovrebbe essere un obbligo per tutti, quando si affrontano temi particolarmente sensibili per le persone, come l’orario di
lavoro e il modello ibrido.
Spesso i colleghi neoassunti chiedono: a che servono i sindacati in Banca d’Italia? Innanzitutto: c’è sindacato e sindacato. Noi siamo (insieme ad altri) il sindacato che ha permesso in 800.000 casi in 21 mesi, di lavorare da casa a colleghe e colleghi che altrimenti sarebbero stati costretti a lavorare in presenza. Punto. Accordo imperfetto? Eccome! Ma non firmandolo, non avrebbe avuto un briciolo di libertà in più chi ancora oggi ne è escluso o quasi : saremmo semplicemente tornati alla situazione ante Covid. Bel successo!
lavoro e il modello ibrido.
Spesso i colleghi neoassunti chiedono: a che servono i sindacati in Banca d’Italia? Innanzitutto: c’è sindacato e sindacato. Noi siamo (insieme ad altri) il sindacato che ha permesso in 800.000 casi in 21 mesi, di lavorare da casa a colleghe e colleghi che altrimenti sarebbero stati costretti a lavorare in presenza. Punto. Accordo imperfetto? Eccome! Ma non firmandolo, non avrebbe avuto un briciolo di libertà in più chi ancora oggi ne è escluso o quasi : saremmo semplicemente tornati alla situazione ante Covid. Bel successo!

Esattamente un mese fa, il SIBC segnalava ai colleghi (e ad altre eventuali Organizzazioni sindacali) che numerosi provvedimenti di estensione del lavoro da remoto a 120 gg, previsto da normativa in tutte le strutture il cui contenuto lavorativo lo consente, contenevano una data di scadenza che ne caducava gli effetti (quasi tutti al 31 dicembre prossimo, pochissimi altri tra maggio e giugno 2024).
Segnalavamo inoltre che quasi tutti i provvedimenti si riservavano un’analisi sugli "sconquassi operativi" prodotti da cotanta libertà solo dopo la scadenza dei provvedimenti di estensione citati.
Questo, in Banca, significa solo dilungarsi in nuovi mesi di oziose indagini sul nulla e - nel migliore dei casi - riproporre a 2024 in corso ulteriori provvedimenti di estensione per la frazione d’anno residua, riparametrando i 120 giorni e disapplicando la lettera e la sostanza del Regolamento del Personale dell’Istituto.
Segnalavamo inoltre che quasi tutti i provvedimenti si riservavano un’analisi sugli "sconquassi operativi" prodotti da cotanta libertà solo dopo la scadenza dei provvedimenti di estensione citati.
Questo, in Banca, significa solo dilungarsi in nuovi mesi di oziose indagini sul nulla e - nel migliore dei casi - riproporre a 2024 in corso ulteriori provvedimenti di estensione per la frazione d’anno residua, riparametrando i 120 giorni e disapplicando la lettera e la sostanza del Regolamento del Personale dell’Istituto.

Perché la Banca d’Italia, che vanta una regolamentazione del lavoro da remoto più avanzata della generalità delle pubbliche amministrazioni in Italia e anche delle Banche Centrali nazionali europee, ha un approccio tanto “tirato” nell’applicazione della relativa disciplina normativa?
Sarebbe facile rispondere: perché quanti gestiscono il personale e le singole strutture hanno una mentalità chiusa alle novità, di fatto si tratta di un accordo che queste persone hanno subìto sotto l’effetto della pandemia, che all’epoca della firma ancora mostrava i suoi strascichi, e che mai avrebbero avallato a bocce ferme.
Sarebbe facile rispondere: perché quanti gestiscono il personale e le singole strutture hanno una mentalità chiusa alle novità, di fatto si tratta di un accordo che queste persone hanno subìto sotto l’effetto della pandemia, che all’epoca della firma ancora mostrava i suoi strascichi, e che mai avrebbero avallato a bocce ferme.

Se, per una volta, la Banca “fa la cosa giusta” in materia di lavoro da remoto, non ci facciamo scappare certo l’occasione di dirlo.
Chi ci conosce sa che non risparmiamo critiche verso l’Amministrazione, ogni volta che fa di tutto per meritarle: molto spesso, quindi. Ma chi ci conosce sa anche che non siamo i professionisti del “va sempre tutto male, sempre e comunque”. La credibilità e la serietà dell’impegno sono la nostra forza, e quindi ben volentieri segnaliamo una notizia positiva, quando c’è.
La notizia è la pubblicazione delle nuove FAQ sul lavoro da remoto, che - sia pure a mesi di distanza da quando ponemmo il problema - risponde positivamente alle nostre osservazioni puntuali sul “buco applicativo” delle norme sul modello ibrido, in particolare per i casi in cui patologie di rilievo del dipendente, o dei familiari stretti, sorgono (o sussistono) in situazioni nei quali ci si trova ad aver esaurito il massimale annuale.
Chi ci conosce sa che non risparmiamo critiche verso l’Amministrazione, ogni volta che fa di tutto per meritarle: molto spesso, quindi. Ma chi ci conosce sa anche che non siamo i professionisti del “va sempre tutto male, sempre e comunque”. La credibilità e la serietà dell’impegno sono la nostra forza, e quindi ben volentieri segnaliamo una notizia positiva, quando c’è.
La notizia è la pubblicazione delle nuove FAQ sul lavoro da remoto, che - sia pure a mesi di distanza da quando ponemmo il problema - risponde positivamente alle nostre osservazioni puntuali sul “buco applicativo” delle norme sul modello ibrido, in particolare per i casi in cui patologie di rilievo del dipendente, o dei familiari stretti, sorgono (o sussistono) in situazioni nei quali ci si trova ad aver esaurito il massimale annuale.

A una settimana dall’invio di novanta lettere (mittente: il SIBC, destinatari: tutti i novanta Capi Servizio e Direttori di Filiale), 1.400 colleghi hanno beneficiato del passaggio ai 12/120 giorni dei massimali ordinari di lavoro da remoto, mensili e annuale, a partire dal 1° giugno.
L'ennesimo esempio di come in Banca si ottengano risultati solo rendendosi antipatici (sì, anche scrivere una lettera rispettosissima che cita articoli del Regolamento del Personale è considerato antipatico), perché purtroppo nemmeno il miglior ragionamento del mondo penetra nella logica di Neanderthal.
La logica di Neanderthal viene scalfita solo da fastidi reali, quale dev’essere stato l’allarme dei Vertici al pensiero che alcuni Capi delle Strutture, da persone civili, rispondessero in autonomia alle lettere loro pervenute.
L'ennesimo esempio di come in Banca si ottengano risultati solo rendendosi antipatici (sì, anche scrivere una lettera rispettosissima che cita articoli del Regolamento del Personale è considerato antipatico), perché purtroppo nemmeno il miglior ragionamento del mondo penetra nella logica di Neanderthal.
La logica di Neanderthal viene scalfita solo da fastidi reali, quale dev’essere stato l’allarme dei Vertici al pensiero che alcuni Capi delle Strutture, da persone civili, rispondessero in autonomia alle lettere loro pervenute.