
Si è tenuto in data odierna l’incontro sul piano triennale della Banca 2023/2025. Il documento presentato - sicuramente di elevato livello - era in buona parte scontato: ci saremmo meravigliati se i progetti della Banca non fossero rivolti alla modernizzazione, alla tecnologia, all’efficienza e all’internazionalizzazione.
Al contrario, carente ed omissivo è apparso il documento presentato circa le concrete azioni che la Banca intende adottare, gli strumenti da predisporre per raggiungere gli obiettivi indicati e, di conseguenza, le condizioni di vita e di lavoro prospettiche dei Dipendenti.
Presupposto del piano, come affermato in sede di confronto, è quello di ottenere una qualità elevata a costi minimi. Un ossimoro che ribadisce le più volte dichiarate indisponibilità a considerare seriamente il tema della valorizzazione delle risorse umane, non foss’altro che per
tenere conto del particolare momento e delle conseguenze devastanti che sta avendo sulle retribuzioni delle Colleghe e dei Colleghi
Al contrario, carente ed omissivo è apparso il documento presentato circa le concrete azioni che la Banca intende adottare, gli strumenti da predisporre per raggiungere gli obiettivi indicati e, di conseguenza, le condizioni di vita e di lavoro prospettiche dei Dipendenti.
Presupposto del piano, come affermato in sede di confronto, è quello di ottenere una qualità elevata a costi minimi. Un ossimoro che ribadisce le più volte dichiarate indisponibilità a considerare seriamente il tema della valorizzazione delle risorse umane, non foss’altro che per
tenere conto del particolare momento e delle conseguenze devastanti che sta avendo sulle retribuzioni delle Colleghe e dei Colleghi